MONTALE-AGLIANA. Mentre il Sindaco Betti convoca la Commissione Ambiente sull’inceneritore, il Comitato denuncia omissioni e reticenze anche nei confronti dei commissari. Questo il comunicato stampa diramato dal comitato antinceneritorista.
Dopo la nota di diffida del “Comitato Emas” di Ispra del 4.8.17 è imminente la nuova convocazione della Commissione ambiente presso il Comune di Montale che questo Comitato deve biasimare, anticipando debite proteste proprio per l’organizzazione opaca e in assenza di pubblicità degli atti relativi al blocco impianto del 20 Agosto.
La Commissione ambiente sarà ancora una volta “tenuta all’ombra” se non al “buio” degli aggiornamenti dei riservatissimi fatti/eventi della “organizzazione” Ladurner. Questa ultima ha recentemente protocollato una relazione al Comune, anche sui fatti già contestati da Arpat (Gruppo Lavoro 2016) e da Ispra (Comitato Emas) che formano – ovviamente – oggetto di trattazione della Commissione ambiente. Intanto che, da Roma, hanno prescritto provvedimenti per l’eliminazione delle deficienze funzionali sancite da Arpat, l’inceneritore ha avuto un ulteriore grave episodio di fermo impianto il 20 Agosto scorso, probabilmente ancora da relazionare all’Istituto per la Protezione Ambiente di Roma.
Tornando alla nostra Piana, sono da denunciare le lacune organizzative artatamente assicurate per impedire ai commissari e consiglieri dei quattro Comuni esposti, di esercitare la loro attività di controllo e sindacato sull’inceneritore e la sicurezza d’impianto.
Come potranno i commissari argomentare la relazione di Ladurner a loro consegnata solo poche ore dalla sessione in calendario e dunque non debitamente studiata per mancanza di tempo? Con quale conoscenza potranno eccepire le incongruenze che saranno – o meglio dovrebbero – essere oggetto di valutazione, analisi e considerazione nel merito delle scelte relative alla futura gestione dell’impianto?
- La relazione di Ladurner non è ancora sul sito istituzionale del Comune (così come successe nella precedente sessione del 18 febbraio scorso) e non è stata trasmessa ai commissari, in perfetto stile bulgaro.
- La commissione sarà tenuta a Montale in modo esclusivo e, solo successivamente, sarà programmata ad Agliana, impedendo così la fruizione congiunta dei commissari al contraddittorio, negando la soddisfazione delle esigenze di efficienza efficacia sulla comprensione degli eventi accaduti, per le tutele della comunità.
- La convocazione della Commissione è stata solo “ventilata” alle orecchie di alcuni consiglieri, mancando – a soli 6 giorni, alla data del 27 prossimo – ogni conferma ufficiale di data, luogo e soggetti partecipanti.
- La lettera del Comitato Emas è stata redatta con una serie di “condizioni sospensive” insolite e incredibili: le “raccomandazioni” disposte dal Comitato Emas (Ispra), sono di tale gravità da prevedersi ben diversamente una misura drastica di ritiro dell’Autorizzazione Integrata Ambientale. Ciò dimostra una significativa sottovalutazione della malagestio dell’impianto assicurata dalla gestione e le Amministrazioni proprietarie complici.
- In questo panorama, colpisce l’inerzia di Arpat che sembra aver demandato i chiarimenti del “blocco impianto” di Agosto allo stesso soggetto controllato.
Il Comitato denuncia quindi con sdegno l’ennesimo tentativo di sterilizzazione della critica tecnica e dell’azione politica sull’impianto di incenerimento, impegnando le opposizioni a sollecitare la pubblicazione totale dei documenti disponibili e la calendarizzazione della sessione a una nuova data in rispetto alle esigenze di studio e comprensione delle relazioni dedotte.
Montale/Agliana 21/9/2017
[Comitato Chiusura Inceneritore di Montale]