inceneritore. DI TUTTO, DI PIÙ!

 

Ferdinando Betti, Sindaco di Montale

PIANA. Nessuno sa niente. Betti, ama il “basso profilo” e difende la totale opacità di Ladurner. Ieri alle 16,00 si è chiuso in Comune con i suoi della giunta e gli uomini di Ladurner per svolgere una riunione “tecnica” a porte chiuse. Ma se era tale cioè tecnica, e non politica, perché questo silenzio? La riunione avrebbe dovuto essere maggiormente fatta a porte aperte, anzi avvalendosi del piccolo stadio di calcio che meglio poteva ospitare i numerosi cittadini preoccupati per le continue deficienze dell’impianto, che risiedono tra Agliana, Montale e Montemurlo.

Il risultato della riunione è prevedibile, non sanno dire niente sulle cause e rinviano agli oracoli: questa volta hanno saggiamente evitato di citare tra le cause i carboni attivi (lo fecero il 22 agosto 2017 poi ritrattando subito) e l’Enel ha subito smentito il tentativo di insinuazione di una interruzione della linea, anticipando la stessa Ladurner. Tutto come avevamo precedentemente previsto su questo schermo: se la relazione di causa è ignota, il problema non esiste.

Sull’inceneritore, tavoli istituzionale a iosa

Arpat starà buona e osserverà da Pistoia. Ora chiameranno un altro autorevole studio di consulenza ambientale dove un paio di super-ingegneri ambientali – profumatamente pagati dalla società di Bolzano – attesteranno che il guasto è dovuto a un evento di forza maggiore, magari stagionale chissà, forse la migrazione dei rospi dalla Bure all’Agna che avrebbe messo in corto qualche transistor con qualche rospo che si è avventurato nel quadro elettrico.

Intanto che la Presidente del Comitato Paola Gelli, assicura di provvedere alle comunicazioni del caso al Comitato Ecolabeling di Ispra, l’impianto resta chiuso: si tratta di una inutile misura “psicologica”, non sapendo nulla delle cause, si potrà solo ripulire il forno, niente di più. Una misura placebo che serve a lenire lo stato di ansia indotto dalla mancata capacità di governance della proprietà Cis spa, sempre in ostaggio della Ladurner, senza alcuna capacità contrattuale di rivendicazioni, o prerogative.

Serve dunque una figura diversa e noi, visto il teatrino in corso, ci permettiamo di suggerire la chiamata del divino mago Otelma che, potrebbe intervenire con uno studio sulla congiuntura astrale del periodo: costerà sicuramente meno dei due ingegneri.

Se vi piace così!

[Alessandro Romiti]

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