inceneritore. IL COMITATO SI APPELLA A TOMASI

PISTOIA-MONTALE. Riceviamo il comunicato stampa del Comitato per la Chiusura dell’Inceneritore di Montale che saluta l’elezione del Sindaco Alessandro Tomasi:

La Presidente del Comitato per la Chiusura dell’Inceneritore di Montale, Paola Gelli

Gentile Sindaco Tomasi,
il Comitato ha salutato con un moderato, ma sincero entusiasmo, questa elezione per le potenzialità che si verranno a liberare in attuazione al necessario progetto di attuazione di una gestione “circolare” delle materie prime, strumentalmente note come “rifiuti”. Pistoia è da sempre l’esempio dell’ignoranza e incompetenza più profonda, grazie alle politiche di programmazione inceneritorista attuate dalle precedenti amministrazioni.

Non intendiamo farle la scandalosa antologia degli esempi di sperpero di denaro pubblico – con aumento della tassazione – spregio alla salute pubblica ( ovvero all’articolo 32 della Costituzione), resi possibili grazie alla sistematica esercitazione della menzogna più fraudolenta (l’ultima è stata la promessa in commissione ambiente che l’inceneritore restava “fuori dal perimetro” della fusione in Alia) perpetrate dalle amministrazioni dem sull’impianto di Montale.

Si tratta di comportamenti arroganti e spregiudicati fondati sull’inganno della pubblica fede (lo ha dimostrato la questione dello sformanento del 2007, attribuito strumentalmente ai carboni attivi, oggi assolti) e che hanno impedito l’attuazione di una virtuosa politica dei rifiuti nella volontà – dimostrata per atti – di voler ampliare l’impianto di incenerimento di Montale. Tale ipotesi è molto verosimile, soprattutto oggi, visto che quello programmato in Case Passerini è “deragliato” grazie alla resipiscenza di un altro sindaco responsabile, sensibile e accorto, seppur di altra fazione politica.

I cittadini della Piana metropolitana e anche i pistoiesi, sono da sempre abbandonati al più profondo vuoto programmatico sul tema ambientale, ma confidano che la nuova amministrazione sia responsabile, informata e innovativa, ispirandosi quindi all’indirizzo di una revisione profonda sulla “gestione smaltimento rifiuti” partendo da una necessaria rivoluzione delle nuove poltrone in Cda dell’Ambito territoriale ottimale Centro Toscana, passando dalla programmazione di una virtuosa politica del riciclo e recupero dei rifiuti, negata con una sequela di contraddizioni della politica più squallida e mercenaria.

Chiudiamo il nostro appello, che le viene rivolto dalla comunità dei residenti, attendendo un segnale di forte discontinuità politica e amministrativa con l’avvio di una nuova programmazione delle “politiche ambientali”, confidando così nella ponderazione della serie di fresche esperienze disponibili (Parma, Scarlino – Gr) che attestano il fallimento dell’incenerimento per gli alti costi di esercizio e la minaccia della salute pubblica.

Comitato per la Chiusura dell’Inceneritore di Montale

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