INCENERITORE. INTERROGAZIONE DI FDI-AN

Anticeneritoristi
Anticeneritoristi

AGLIANA. La vicenda dell’inceneritore di Montale sembra un romanzo di appendice con nuove sorprese a ogni puntata.

I consiglieri comunali registrano le numerose contraddizioni e violazioni con altrettante interrogazioni.

Riceviamo e pubblichiamo l’interrogazione del Consigliere del gruppo Fdi-An, Maurizio Ciottoli.

Nell’oggetto dell’interrogazione, l’esponente dell’opposizione scrive “Salute” (nome astratto) con la S maiuscola, ma non è stato un refuso: laddove i beni primari sono vilipesi e calpestati, devono essere richiamati a dignità partendo proprio dalle modalità di cifratura, ci dice Ciottoli, osservando anche che l’inceneritore sembra essere ancora sprovvisto del certificato di collaudo.

Ecco una parte del testo dell’interrogazione:

I N T E R R O G A Z I O N E

OGGETTO: Considerazioni in ordine alle notizie stampa sull’esito dello sforamento di inquinanti diversi (PCCD/NH3) dell’inceneritore di Montale e sul parere finale emanato da Arpat con apposita relazione tecnica. Provvedimenti urgenti per la tutela della Salute, a causa della minaccia sulla catena alimentare del territorio. Certificato di collaudo dell’impianto.

Maurizio Ciottoli
Maurizio Ciottoli

Sig. Sindaco,
l’odierna interrogazione, fa seguito alle inquietanti vicende d’inquinamento causate dall’inceneritore di Montale:

V I S T A

  • – La copiosa attività di informazione specificamente apparsa dal quotidiano on line LINEE FUTURE sulle vicende dell’inquinamento certo, indotto dalla fuoriuscita di microinquinanti organici;
  • – Il documento riepilogativo di Arpat, del 12 ottobre, purtroppo severo e assai eloquente, anche consultabile in linea:
    http://www.arpat.toscana.it/notizie/comunicati-stampa/2015/2015_10_14_Ladurner_Relazione.pdf
  • – Le dichiarazioni controverse e inconcludenti dei vertici dell’impianto di via Tobagi e il comportamento superficiale e imprudente del Sindaco di Montale Betti che aveva scelleratamente autorizzato la riapertura della linea 1 dell’impianto con delle carenze cognitive, oggi confermate dal parere di Arpat, come si evince dalla seguente nota stampa:
    https://www.linealibera.it/il-sindaco-betti-riaccende-la-linea-1-senza-autorizzazione-dallasl/
  • – L’increscioso esito della sessione (5 ottobre scorso) del Tavolo Istituzionale che ha ancora rinviato a futura data – ma non meglio prevista o prevedibile – la conclusione dell’indagine, ma che, appunto date le dichiarazioni dei partecipanti (fruibili in linea sempre sul quotidiano Linee Future), risulta chiaramente pregiudicato e viziato sul piano metodologico/scientifico, destinato a un sicuro fallimento sostanziale, per come privo del rispetto di indispensabili standard scientifici;
  • – Il parere finale di Arpat sulla conclamata malagestio nella quale appare versare la conduzione dell’impianto di incenerimento, come si evince chiaramente dall’articolo apparso oggi sul quotidiano Linee Future al link https://www.linealibera.it/inceneritore-larpat-smentisce-la-ladurner/ etc.

Per continuare scarica: Inceneritore-Ciottoli

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