AGLIANA. Avevamo già detto che la vicenda dell’inceneritore di Montale sarebbe stata – come al solito in periodo pre-elettorale – strumentalizzata e tirata da ogni parte.
Oggi Il Tirreno ci conforta e dimostra la correttezza delle nostre intuizioni. L’inceneritore chiuderà, sì, ma fra nove anni, quando sarà estinto il mutuo e gli effetti dannosi, avranno ancor più colpito la cittadinanza ignara.
La determinazione dell’Ato è categorica e non prevede riserve condizionanti o dubbi sospensivi: essa, infatti, non richiama ipotesi alcuna collegata all’indagine epidemiologica in corso di espletamento da parte della Usl 3. Non è a caso che la notizia viene data da una perfetta estranea: la Vicesindaca di Pistoia, Daniela Belliti, così da togliere dall’imbarazzo i compagni Sindaci di Quarrata e Agliana.
La salute dei cittadini della piana è un bene sindacabile e negoziabile sul quale si può trattare: sicuramente, quand’anche fosse dimostrato che c’è un aumento di mortalità nella nostra zona, l’Ato Toscana-Centro proporrà l’erogazione di così detti “ristori” economici. E dunque, di cosa vogliono lamentarsi i cittadini? Potrebbero acquistare le necessarie “chemio” con il contributo dell’Ato e sarebbero considerati più fortunati di quanti non vivono nei pressi del detestato impianto che se le dovranno pagare in proprio.
Spiace constatare come, la Sindaca Ciampolini, il candidato Mangoni, ma anche i candidati a Sindaco del Comune di Montale, abbiano già usato l’argomento in modo tanto suggestivo e demagogico, per il necessario appeal pre-elettorale: loro, sanno benissimo di essere pedine in mano alle amministrazioni di centrosinistra, che le useranno secondo le proprie strategiche intenzioni di più ampio rilievo per una utilitaristica programmazione della “gestione rifiuti” così come deciso dal Pirg.
Presto, torneremo sull’argomento con altri documenti che permetteranno di rimarcare la retorica e la reticenza diffusa sulle predicazioni elettoralistiche di questi giorni, dove i più accaniti inceneritoristi, sembrano essersi risvegliati e improvvisamente scoperti integri ambientalisti e strenui difensori della tutela della salute pubblica. Da lupi a pecorelle? Ci credete?
Ma le sorprese sulle determinazioni dell’Ato non sono ancora finite e presto cercheremo di farvele vedere…