INCENERITORE, MA ORA TUTTI POSSONO ASCOLTARE TUTTO

Giacomo Mangoni
Giacomo Mangoni

AGLIANA. Ecco la registrazione audio della sessione del Tavolo Istituzionale del 5 scorso, quello a cui Mangoni ci ha impedito di assistere; quello nel quale non sono stati ammessi i cittadini in semplice audizione.

Oggi possiamo comprendere meglio la sua “esigenza di riservatezza” ma dobbiamo correggerlo: proprio perché si parlava della salute dei cittadini, lui non doveva dare adito a dubbi o sospetti con un comportamento opaco e diffidente.

La relazione della dottoressa Elisabetta Chellini è stata eloquente e ha confermato, purtroppo, tutti i nostri timori per una errata impostazione dell’indagine epidemiologica, fatta oltre un anno fa. L’indagine – dice l’autorevole epidemiologa preposta dall’Usl 3 alla “supervisione generale” – è solo uno “studio descrittivo” (cioè comparativo), perché manca di uno studio di coorte e ha una elencazione parziale delle malattie riferibili all’incenerimento dei rifiuti, qual è il tumore al colon retto, richiamato dal consigliere di opposizione del M5S, Bartoli.

Le ipoteche poste sullo studio sono numerose, perché portate da diverse variabili fra di loro intersecabili in modo oggi non comprensibile, perché ignote. È necessaria una georeferenziazione (spazio-temporale) dei malati che – reggetevi forte – dovrebbe essere fatta dagli stessi Comuni (proprietari dell’impianto che le causa?).

La dottoressa Chellini è stata introdotta quale responsabile Ispo dal luglio del 2014 e, dunque, solo oggi riscontra delle così eminenti incongruenze? Ma niente paura: queste criticità dovrebbero (forse) venir sanate da un lungo e complesso lavoro dell’Arpat, chiamato “modello previsionale di ricaduta”.

È stato poi con piacere che il sindaco in pectore di Pistoia e Assessore regionale Fratoni abbia assicurato la “copertura finanziaria” delle spese di elaborazione che dovrà comprendere parametri temporali storici, non più disponibili e quindi assolutamente precari.

L’Assessore ha preso due piccioni con una (piccola) fava: una pennellata di populismo al prezzo di 10mila € e un bel rinvio per la conclusione dell’indagine, stimabile in un paio di anni almeno.

Il dottor Coppi dell’Arpat ha messo le mani avanti: i parametri storici delle emissioni non sono disponibili e quindi lo “studio medellistico” sarà molto approssimativo, dedotto e durevole, ma anche – aggiungiamo noi – impugnabile e contestabile.

Sono intervenuti a Carabinieri chiamati dai cittadini.
Sono intervenuti i Carabinieri chiamati dai cittadini

Ricordiamocelo tutti e così prepariamoci a rassegnarci alla previsione già annunciata a denti stretti: l’indagine è morta ancor prima di nascere. Spiace dover, proprio noi, constatare che nel consesso degli specialisti presenti, nessuno ha pronunciato la magica parola “biomagnificazione” (metabolizzazione delle diossine nell’organismo tramite la catena alimentare), così bene e correttamente riferita dal dottor Roberto Biagini (Usl 3, presente nell’assemblea) nel Convegno dedicato del dicembre 2011.

Altra magica parola dimenticata è stata la morbilità (frequenza delle malattie, anche curate) e noi, ci permettiamo umilmente di ricordarla per la prossima sessione prenatalizia.

Commoventi gli interventi dei Sindaci di Montemurlo e Montale Lorenzini e Betti. Il primo ha detto chiaro e tondo che era lì come invitato, quasi un semplice uditore (il silenzio a Montemurlo è stato costante, anche se l’Arpat stabilì nel 2008 che il comune è sottovento e quindi è territorio di massima ricaduta) e ha spalmato la retorica come Nutella sul pane per suggestionare il consesso; struggente il pensiero di Betti che ha chiesto di “fare presto”: i cittadini, potrebbero pensare a una farsa (… cattivoni!), ritenendo che tutte queste problematiche siano introdotte in modo strumentale con la finalità di procrastinare i lavori e, di conseguenza, le conclusioni tanto attese dalla cittadinanza frustrata.

Betti ha chiesto delle date, presentandosi sinceramente preoccupato per la popolazione amministrata: ma non si ricorda più di avere lui negato l’accesso ai fondi della Fondazione Caript per lo studio delle polveri fini?

Presente anche il referente dell’Ordine dei Medici, al cui presidente vogliamo fare noi, ora, una domanda: è vero che i suoi associati medici generici riferiscono un’alta prevalenza (parametro relativo alla numerosità dei tumori tra i cittadini) in costante aumento e oggi intorno al 10,5% in questo disgraziato territorio della Piana?

Ascolta da qui: http://www.romitilegno.it/doc/tavolo_istituzionale.mp3

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