inceneritore. PERIZIA DESMOS LIBERAMENTE DIVULGABILE DA CHIUNQUE

estratto del secondo parere

 MONTALE. La relazione Desmos è un atto che non spiega molto sul “blocco dell’impianto” del 20 Agosto e le incongruenze riportate la rendono un documento irreale sul piano tecnico, ma molto adeguato a rappresentare il climax intorno all’impianto di via Tobagi, ovvero alla storia dei suoi ripetuti “blocchi”.

Sembra confermato che alcuni cittadini, residenti a Stazione di Montale, si sono recati dai Carabinieri per rilasciare la loro diretta testimonianza sullo “stato dei luoghi” nel pomeriggio del 20 agosto, allorquando il contesto meteo appariva più che consueto alla giornata ferragostana.

L’iniziativa, potrà sembrare ridondante, ma non lo è stata affatto. La lettura della relazione Desmos, permette di convincersi che l’incendio, sull’argine del torrente Agna, sarebbe stato contemporaneo a una tempesta di vento: come avrebbero potuto delle chips vegetali “incombuste” volare via e raggiungere, precisamente la griglia di aerazione della centrale tecnica di alimentazione dell’impianto e causare un arco elettrico? Nemmeno l’Usl Centro ci ha creduto, anche se dura fatica a ripetere la autentica significanza della condizione di una forte perplessità.

Ora che il Sindaco Betti ha finalmente dato seguito alle prescrizioni del Difensore regionale, pubblicando la relazione in questione nella tarda mattina del 20 ottobre, i cittadini possono stare tranquilli e consultarla liberamente, anche divulgandola.

Il Difensore civico regionale Maria Pia Perrino è infatti nuovamente intervenuta con una nota spedita al Comitato antinceneritorista, ribadendo che la diffida apposta sul frontespizio è “priva di fondamento”.

Tutto questo con buona pace dell’Avvocato del foro di Bergamo della Ladurner srl e del Segretario Generale Donatella D’Amico che, dopo l’oscuramento, fece sapere che avrebbe chiesto un parere a un gruppo di giuristi specialisti, in evidente surroga alle sue funzioni.

Donatella D’amico

Quindi, rassicuriamo i cittadini che erano anche loro “perplessi” sulla possibilità di divulgare la famigerata relazione: potranno essere finalmente liberati da ogni dubbio, consultando con soddisfazione l’allegato 4 del laboratorio Ecolstudio di Lucca, una vera chicca.

Speriamo che la lunga e defatigante istruttoria presso il Difensore Civico abbia permesso al Segretario Comunale e al Sindaco di Montale di fare esperienza vissuta, evitando ulteriori atti di illegittimità per l’oscuramento di atti amministrativi, con ulteriori incresciosi interventi dei Difensori della cittadinanza a tutela del pubblico interesse.

[Alessandro Romiti]

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