inceneritore. ROGNE IN VISTA NEI BILANCI DEI COMUNI PER LA PARTECIPATA CIS?

Sembra che all’inceneritore ci siano dei grossi mal-di-pancia a carico soprattutto del presidente dei sindaci revisori, Lorenzo Gerace (e presto, sembra, anche del revisore Roi Giorgi). La questione (ma non sola) sarebbe quella della mancata redazione di “fuori bilancio” da tre milioni di euro nei tre comuni proprietari dell’ecomostro di Montale, quello su cui la procura di Pistoia, da sempre, mantiene un felice «basso profilo del silenzio». E le commissioni bilancio ne sono ancora all’oscuro



 

SOLO CIANCIA E FUFFA VAGA

TANTO È IL POPOLO CHE PAGA!

 


 

Lorenzo Gerace sembra che sia in guerra con la società Cis. Qualcosa che non va nei conti?

 

QUARRATA- MONTALE-AGLIANA. Un lettore riferisce che all’inceneritore di Montale ci sarebbero bombe come su Kiev, lanciate da Franceschi anche sul già sindaco revisore Lorenzo Gerace, del quale ci siamo occupati in relazione alla questione dell’arbitrato milionario tra Cis e Ladurner.

Un arbitrato davvero anomalo aperto e poi richiuso dalla PresidentA di commissione, avvocataA Lisabetta Bujani che ci spiegò che non si capiva di ingegneria ma di codici legali (dunque perché la nominarono?). L’avvocata chiuse i libri presentando una notula per la liquidazione di oltre 7 mila euro.

Nella sessione del 28 dicembre di Commissione Ambiente al Comune di Agliana, il Presidente Franceschi spiegò – con il candore di chi maneggia nitroglicerina – che l’arbitrato era stato definito in 3 milioni di euro (6 miliardi delle vecchie lire); e la chiuse lì, senza spiegare niente ad alcuno, anzi, ci sembra, cercando di eludere le essenziali spiegazioni sulla natura del pagamento, ignoto a tutti.

Abbiamo fatto le nostre congratulazioni al consigliere Riccardo Coppini, che fece la spinosa domanda al Presidente.Ma la cosa riemerge oggi dopo la lite intestina tra il Gerace, quale presidente del collegio sindacale e la società. Chissà qual è il problema che cova sotto la cenere e rende tatto irritato il già docente del Capitini?

Inoltre è da osservare – e non importa essere dei commercialisti affermati per capirloné dei Ctu del tribunale sotto rischio di arresti – che il Franceschi ha esordito in una formale commissione con una notizia davvero esplosiva, per la sua precedente tenuta di riservatezza e negazione di atti dovuti (ai consiglieri Fabrizio Nerozzi e Fabrizio Baroncelli, l’ultimo quando era all’opposizione, non è stata mai consegnata la copia dell’accesso all’atto per quanto, forse, sarebbe imbarazzante!).

Essa metterebbe in mutande i tre sindaci revisori: infatti la hanno messa all’attenzione delle “Commissioni bilancio” dei tre Comuni proprietari tra le partite di costi straordinari “extra” da prevedersi come potenziali?

Benesperi copre il fuori bilancio del Nesti ma non quello dell’arbitrato…

Betti parla e non dice: nega gli atti e incassa i benefit dell’inceneritore (risarcimenti 350 mila annui)

Mazzanti, oltre ai progetti-chiacchiera, pensa anche al milione e mezzo che i suoi concittadini dovranno tirare fuori dalle loro tasche?

Saranno infatti i cittadini dei tre Comuni che andranno a pagare i 3 milioni di euro: ne dovranno toccare circa 1,5 milioni circa a Quarrata, come dono d’uscita del sindaco Mazzanti; 840 lina euro al comune di Agliana per Benesperi che soffre di epigastralgìe; e 720 mila euro al Comune del sindaco “più rigido della piana” (quello che s’indigna se gli si dà del “merluzzo” per le sue negazioni di atti) ovvero don Ferdinando Betti.

Nessuno – ovviamente – sa dire perché sono dovuti tali pagamenti: risarcimento di danno? Mancati incassi? O cosa di altro? Come possiamo vedere, la teoria e tecnica dei bassi profili alla Dell’Anno ha lasciato le sue tracce e i suoi strascichi – e molto peggiori del furto presentuo di una chiavA! (interpolazione del direttore).

Benesperi si preoccupa di 135 mila euro per il Nesti, ma non vede la questione dell’arbitrato da 840 mila! Vedete l’estratto della relazione del bilancio comunale

Il team degli analisti contabili che dovranno qualificare la situazione denunciata dal Franceschi. Risponderanno? La tabella è tratta dal sito della società Cis Spa

Inoltre c’è da riflettere assai anche su altri aspetti non secondari: e non importa essere dei commercialisti affermati per capirlo.

E il piddino Giorgi che dice? Va tutto bene così?

Stupisce, in primo luogo, che a Quarrata Mazzanti voglia spendere 5 milioni in progetti, fra cui rientra anche un teatro nuovo di zecca, quando i suoi cittadini ne dovranno pagare 1 e mezzo sonante di tasca loro; mentre Benesperi il perseguitato da Linea Libera, mette a bilancio solo 135 mila euro per il pagamento dell’eventuale dovuto sulla sentenza per un risarcimento al comandante (Nesti) Nesti, decisione poi negata dal giudice del lavoro dottor Barracca. Forse la dissenteria attribuita alle persecuzioni immaginarie da Argante di Molière, deve avergli offiscato anche la vista (interpolazione del direttore).

I Comuni della Piana, le cosiddette «autorità costituite», li hanno messi a bilancio quei tre milioni di euro o li pagano con la lotteria e i punti della carta Coop?

E ora alcune domande :

  • Cosa hanno al Cis da far tribolare il presidente collegio sindacale Lorenzo Gerace, che ci riattaccò il telefonino perché non voleva riferirci niente sulle vicende dell’arbitrato a lui sicuramente noto ma, purtroppo, “dimenticato”?
  • Ci sono altre “partite” in sospeso (per esempio l’altro arbitrato da 1,6 milioni per la mancata produzione di energia) e qualcosa d’altro e di più ingombrante che non fa dormire la notte?
  • Che ne pensano i sindaci proprietari Mazzanti-Benesperi-Betti? La partita dell’arbitrato che aveva una originaria consistenza fino a 4,7 milioni, non avrebbe richiesto, per obbligo, un inserimento nei bilanci pregressi di un lustro fa e ciò subito dopo l’incardinamento dell’arbitrato stesso, esperito nel 2014 e poi abortito?
  • L’odierno sindaco revisore Roi Giorgi, esponente del Pd locale, che ne pensa? Anche i revisori dei conti dei tre Comuni proprietari ne sono informati? E i segretari Comunali D’Amico, Aveta e Guerrera, hanno il diritto di tacere?
  • E la Corte dei Conti? O il nucleo finanziario delle “Fiamme Gialle”? Se ne staranno zitti e a bocca cucita come il Ferdinando Betti che non ci ha mai fatto vedere la certificazione sbandierata, a firma procura di Pistoia (diceva), quando chiamò, ad ascoltarlo in conferenza-stampa con la comandantA Nanni, tutti i giornalisti attovagliati al potere? (interpolazione del direttore).

Qualcuno risponderà a queste domande? O i cittadini della Piana, la famosa «gente comune» cara al dottor Tommaso Coletta, deve solo pagare e zitta, rispettando senza discutere le altrettanto famose  «autorità costituite» della Gip Patrizia Martucci? (interpolazione del direttore ad uso del PM Giuseppe Grieco)

Alessandro Romiti
[alessandroromiti@linealibera.it]


Non s’inzuppa nel latte trasparenza:

la chiarezza è questione di coscienza!


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