INCIDENTI IN VIA SESTINI: UN SILENZIOSO BOLLETTINO DI GUERRA

Ultimo incidente in Via Sestini
Ultimo incidente in via Sestini, 11 maggio 2015

PISTOIA. Non c’è pace per via Bartolomeo Sestini: un furgone, tra la notte di mercoledì 10 maggio e giovedì 11, quasi all’alba, è sbandato, portando via tutta la ringhiera di protezione dei pedoni e delle case della località “sei Arcole”, presso la rotonda di San Rocco.

Per essere precisi si tratta della strada provinciale numero 5, chiamata Montalese, impropriamente usata come una delle principali arterie di collegamento, anche pesante, tra Pistoia e Prato.

Solo che la strada, denominata appunto via Sestini da Pistoia fino a Pontenuovo, tra quest’ultima frazione e la rotonda di San Rocco, dove cioè è stato realizzato, senza adeguata viabilità (cosa li paghiamo a fare i dirigenti all’urbanistica e alla mobilità?), il mega centro commerciale Panorama, è a tutti gli effetti una strada urbana.

Segni dell'ultomo incidente in Via Sestini-San Rocco
Segni dell’ultimo incidente in via Sestini-San Rocco

Una strada urbana senza neppure l’adeguata larghezza della sede, che si vede percorsa da bilici, tir con rimorchio, autobus, macchine e ciclisti: vi si affacciano però attività commerciali e civili abitazioni. La segnaletica è a malapena visibile, poco chiara e i pedoni spesso e volentieri sono letteralmente ostacolati da auto in sosta privati della disponibilità di marciapiedi o protezioni.

La storia va avanti da vent’anni: quando non ci sono feriti gli incidenti non vengono nemmeno segnalati; intanto il Comune promette, promette e promette senza arrivare a qualcosa di concreto, giocando spesso con la Provincia, che pure ha competenze gestionali in quanto strada provinciale, a rimpallarsi le responsabilità.

I politici ritmicamente omaggiano il rito della proverbiale promessa da marinaio, assicurando che qualcosa, dissuasori di velocità, punti luce o messa in sicurezza delle fermate dei bus, comunque si farà.

Uno dei volantini promesse & sogni
Uno dei volantini “Promesse & sogni”

Così, per poter tutelare finalmente l’incolumità dei residenti, il Comitato di Pontenuovo ha deciso di muoversi per vie legali, richiedendo innanzitutto la certificazione della sicurezza stradale secondo le vigenti normative italiane e europee: un’azione doverosa che servirà come presupposto per costringere l’amministrazione comunale a adottare tutte le misure necessarie a evitare ulteriori incidenti e pericoli per la popolazione.

I diritti di cittadinanza, del resto come tutti gli altri, non sono mai ottenuti una volta per tutte e garantiti da astratte istituzioni, ma devono essere costantemente riaffermati e (ri)conquistati, a volte anche con impegno e sacrificio…

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