incongruenze. LA POLITICA PUÒ TUTTO, ANCHE FAR CONVIVERE CHI NE BUSCA E CHI LE DÀ

I leghisti erano cattivissimi: si sentivano “perculati” dal Trio Benesperi-Aveta-Ciottoli. E avevano deciso di rovesciare il tavolo del poker. In realtà sembra che abbiano fatto ben poker se tuttora lo «schiaffeggiatore di via dell’Impero« (citazione da Totò) è lì e il Silvio Buono è stato rabbonito dall’uso dell’emblema del sindaco…


Come un nastro può compiere un miracolo

 

«CHI TIRA COZZOTTÓN VADA ALLA STRIGLIA!»

STRILLI, PODÓPO BACI: OH, MERAVIGLIA!

È STATO UN TEMPORÀL CO’ UN SOLO TUONO

CHE HA RABBONITO INFINO SILVIO… BUONO

 


 

Se la prendono tutti con noi di Linea Libera perché deridiamo l’incongruenza, l’incoerenza, la non-vergogna di mostrare una faccia indegna: ma che altro possiamo fare, se non frustare con la satira, ridendo e deridendo i costumi osceni di chi dovrebbe invece dare ogni giorno l’esempio e non lo fa?

 

PEGGIO di una piazzata tra allegre comari di Windsor, la sceneggiata Lega-Agliana Civica. Anche questi hanno fatto come il Benesperi e il Ciottoli: son partiti lancia in resta con l’idea di arruffare Agrùmia, e hanno finito per ritrovarsi poi tutti a mangiare costolato di maiale e salsicce all’Osteria del Gambero Rosso, d’amore e d’accordo.

Diceva il Mattaccino (altro soprannome della Piana, detto per il sostituto Giuseppe Grieco) che se il prete era in grado, con un pizzico di sale, di trasformare l’acqua in acqua santa, lui poteva benissimo mangiare la carne di venerdì, cosa che all’epoca era proibita, senza fare peccato mortale.

Perché lui – e lo sottolineava con la profonda irriverenza tipica del mondo contadino – con un pizzicotto di sale e un po’ di pepe trasformava una bistecca in baccalà.

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]


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