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MONTALE. [a.r.] Riceviamo dal capogruppo di “Sinistra Unita per Montale” il seguente comunicato stampa che sembra confermare le segnalazioni pervenuteci riguardo all’indagine epidemiologica in corso nella Piana. Una procedura viziata che fa “acqua da tutte le parti”. Da qui le dimissioni del consigliere di opposizione montalese. Ecco il testo:
Al Sindaco del Comune di Montale
Ai capogruppo consiliari
e p.c. ai sindaci di Agliana e Quarrata
Oggetto: revoca adesione e partecipazione Gruppo consiliare “Sinistra Unita per Montale” al tavolo istituzionale relativo all’indagine epidemiologica.
Con la presente sono a inviare formale revoca della partecipazione dal mio Gruppo consiliare al tavolo istituzionale sull’indagine epidemiologica sulle patologie ambiente-correlabili nell’area di ricaduta delle emissioni dell’inceneritore di Montale. Tale decisione è dettata da due motivazioni:
- Quanto accaduto in data 05/10/2015 ad Agliana, giorno in cui era stata convocata una seduta del tavolo, rappresenta per questo Gruppo consiliare un avvenimento inaccettabile, frutto di decisioni incomprensibili, alle quali ci siamo formalmente opposti verbalmente. La decisione di non far partecipare i cittadini interessati, come uditori, ai lavori del tavolo, costituisce a nostro avviso una grave violazione al processo di trasparenza amministrativa portato avanti dallo Stato e sancito in apposite leggi, tanto più che nel protocollo di istituzione di detto tavolo non si fa cenno alla segretezza dei lavori o a chiusure di alcun tipo. La giustificazione fornita sul fatto che i rappresentanti istituzionali (consiglieri e quant’altro) possono poi relazionare e che comunque saranno convocate apposite commissioni consiliari, ci sembra grave nella sua stessa espressione e in contraddizione nei termini: a cosa serve allora il tavolo istituzionale se poi tutto sarà riportato nelle commissioni consiliari? La “relazione” eventuale, poi, dei consiglieri presenti, non è incompatibile con la presenza di quei cittadini che vogliono assistere in prima persona. Perché non consentire la partecipazione? Tutto questo alimenta, nella cittadinanza, un clima di sospetto e di giusta indignazione alla quale Sinistra Unita si sente del tutto estranea e che è contraria ai nostri principi costitutivi e ideologici, che si basano sulla promozione della partecipazione, dell’accesso della cittadinanza agli atti decisionali e sulla assoluta trasparenza dell’operato delle amministrazioni pubbliche
- Per tutto quanto relazionato fino a questo momento, Sinistra Unita per Montale esprime estremo sconcerto per un’indagine dalle troppe “falle” e dai dati incerti e del tutto parziali, assolutamente non in grado di dare risposte – ne a breve ne a lungo termine – su quanto la popolazione attende e cioè conoscere se vi è un legame diretto e scientificamente provato fra l’impianto di incenerimento e le principali malattie tumorali o cause di morte. I pochi dati raccolti (talmente confusi che hanno richiesto un super-lavoro all’Ispo), i pochi casi di malattie prese in considerazione (alcune delle quali il mondo scientifico esclude a priori che possono essere correlate con la presenza di inceneritori), i tempi ancora lunghissimi (alla data di ieri si parla di mesi per l’elaborazione e mancano elementi essenziali quali la georeferenziazione e la ricostruzione della storia residenziale dei casi – che ancora i Comuni devono fare – nonché il modello diffusionale storico delle emissioni dell’impianto, essenziale per una corretta lettura dei dati, ancora a livello di ipotesi di lavoro e che Arpat farà se saranno trovato le risorse!) ci inducono ad abbandonare un tavolo istituzionale relativo ad un’indagine che, a nostro avviso, non può né potrà fornire nessuna risposta certa né scientificamente attendibile, visti i pochi casi presi in considerazione ed il lavoro che resta ancora da fare. Indagine alla quale si è pensato “bene” di legare la presenza o meno dell’impianto sul nostro territorio e nei confronti della quale, oggi, il nostro Gruppo consiliare si distanzia, esprimendo tuttavia stima e ringraziamento nei confronti della dott.ssa Chellini, medico dell’Ispo, la quale sta lavorando in coscienza su dati che “fanno acqua da tutte le parti”.
Lara Bilenchi
Gruppo Consiliare “Sinistra Unita per Montale”