INDICE COMUNALE DEI PREZZI AL CONSUMO: L‘ISTAT PUBBLICA I DATI DEFINITIVI

prezzi al consumoPISTOIA. Dal 2004 il Comune di Pistoia è autorizzato dall’Istituto nazionale di statistica a pubblicare autonomamente il proprio indice mensile dei prezzi al consumo.

L’indice comunale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic) costituisce un importante strumento per conoscere in modo approfondito il territorio. Ognuna delle dodici divisioni di spesa (precedentemente definite dall’Istat “capitoli di spesa”), relative a beni e servizi rappresentativi dei consumi delle famiglie (prodotti alimentari e bevande analcoliche; bevande alcoliche e tabacchi; abbigliamento e calzature; abitazione, acqua, energia elettrica e combustibili; mobili, articoli e servizi per la casa; servizi sanitari e spese per la salute; trasporti; comunicazioni; ricreazione, spettacoli e cultura; istruzione; servizi ricettivi e di ristorazione; altri beni e servizi), è accompagnata dalle relative variazioni tendenziali (variazioni percentuali rispetto ai dati rilevati nello stesso periodo dell’anno precedente) e congiunturali (variazioni percentuali rispetto ai dati rilevati nel mese precedente).

A Pistoia, l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nel mese di ottobre 2015 è invariato rispetto a ottobre 2014, mentre registra un calo pari a -0,1% rispetto a settembre 2015.

Le voci che riportano i cambiamenti più significativi sono: abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,9%), istruzione (+0,5%), abbigliamento e calzature (-1,4%), trasporti (-0,7%).

Prodotti alimentari e bevande analcoliche. L’indice dei prezzi registra un incremento pari a +0,2% rispetto a settembre 2015 e a +1,9% in confronto all’anno precedente.

Gli aumenti più significativi riguardano il costo di prodotti di panetteria e pasticceria diversi dal pane (+0,3%), di pizze e quiche (+0,8%), della carne bovina (+0,1%), di carni diverse da quella bovina, suina, ovina, caprina e dal pollame (+0,6%), dei salumi (+0,6%), dell’olio di oliva (+0,5%), di altri oli alimentari (+0,6%), della frutta (+0,3%), dei vegetali (+1,1%), del cioccolato (+0,9%), dei gelati (+0,1%), del caffè (+0,1%), delle acque minerali (+0,8%) e dei succhi di frutta e verdura (+0,3%).

È invece diminuito il costo del riso (-0,4%), di pasta secca, pasta fresca e preparati di pasta (-0,5%), della carne suina (-0,2%), della carne ovina e caprina (-0,3%), del pollame (-0,5%), di pesci e prodotti ittici (-0,3%), del latte fresco (-0,4%), dello yogurt (-0,9%), di formaggi e latticini (-0,1%), delle uova (-0,5%), delle patate (-0,4%) e delle bevande analcoliche (-0,6%).

Bevande alcoliche e tabacchi. La variazione è pari a +0,2% rispetto a settembre 2015 e a +3,8% in confronto all’anno precedente.

Aumenta il costo dei vini (+1,7%) mentre diminuisce quello di alcolici e liquori (-0,4%) e delle birre (-1,3%). Resta invariato il prezzo delle sigarette.

prezzi al consumoAbbigliamento e calzature. La variazione è pari a -1,4% rispetto a settembre 2015 e a -0,4% in confronto all’anno precedente.

Diminuiscono i prezzi degli indumenti per uomo (-0,8%), per donna (-0,1%) e per bambini dai 3 ai 13 anni (-4,5%), delle calzature per uomo (-8,3%) e di quelle per neonato e bambino (-2,1%).

Abitazione, acqua, energia elettrica e combustibili. La variazione è pari a +0,9% rispetto a settembre 2015 e a -0,8% in confronto all’anno precedente.

Aumenta il prezzo dell’energia elettrica (+3,0%), del gas (+2,3%) e di altri combustibili solidi (+0,9%) mentre diminuisce il costo delle spese condominiali (-1,4%) e del gasolio per riscaldamento (-0,5%). Resta invece invariato il costo degli affitti, di prodotti e servizi per la riparazione e manutenzione della casa, dei servizi di fornitura dell’acqua e raccolta dei rifiuti.

Rispetto a ottobre 2014 risultano inferiori le spese condominiali (-5,9%), per l’energia elettrica (-0,3%), il gas (-3,6%) e il gasolio per riscaldamento (-17,1%), ma sono superiori quelle che riguardano i servizi di fornitura dell’acqua (+6,4%) e raccolta dei rifiuti (+4,1%).

Mobili, articoli e servizi per la casa. La variazione è pari a -0,1% rispetto a settembre 2015 mentre l’indice dei prezzi è invariato in confronto all’anno precedente.

Aumenta il costo degli articoli per l’illuminazione (+0,1%), di lavatrici, asciugatrici e lavastoviglie (+0,8%), di accessori vari (+0,2%) e di altri articoli non durevoli per la casa (+0,3%).

Diminuisce la spesa per l’acquisto della biancheria da tavola e da bagno (-2,1%), degli articoli domestici non elettrici (-2,0%) e dei prodotti per la pulizia e la manutenzione della casa (-0,6%).

Servizi sanitari e spese per la salute. La variazione è pari a -0,2% rispetto a settembre 2015 e a +0,5% in confronto all’anno precedente.

Aumenta il costo di occhiali e lenti a contatto correttivi (+0,7%) e diminuisce il prezzo dei prodotti farmaceutici (-0,5%). Invariato il costo di servizi medici, paramedici, dentistici e dei laboratori di analisi mediche e centri per esami radiografici.

Trasporti. La variazione è pari a -0,7% rispetto a settembre 2015 e a -3,1% in confronto all’anno precedente.

deflazioneAumenta il prezzo delle automobili (+0,1%), degli pneumatici (+0,2%) e dei lubrificanti (+2,3%).

Diminuisce la spesa per l’acquisto del gasolio per mezzi di trasporto (-0,7%), della benzina (-1,2%), di altri carburanti (-2,4%) e del trasporto ferroviario di passeggeri (-1,2%).

Comunicazioni. Non c’è variazione nella categoria sia rispetto a settembre 2015 che all’anno precedente.

Aumenta il costo dei servizi postali (+2,8%) e dei servizi di telefonia mobile (+0,1%) mentre cala il prezzo degli apparecchi per la telefonia mobile (-0,2%).

Ricreazione, spettacoli e cultura. La variazione è pari a +0,3% rispetto a settembre 2015 e a +0,2% in confronto all’anno precedente.

Incrementa il costo degli apparecchi per il trattamento dell’informazione (+2,4%), degli accessori per il trattamento dell’informazione (+1,5%), dei supporti che consentono registrazione di suoni, immagini e video (+25,1%), di giochi e hobby (+6,9%), delle piante (+1,3%), dei fiori (+4,7%), dei prodotti per animali domestici (+4,8%), di cinema, teatri e concerti (+0,6%), della narrativa (+2,9%) e di riviste e periodici (+0,2%).

Diminuisce il costo di macchine fotografiche e videocamere (-0,3%), degli articoli sportivi (-8,3%), dei servizi sportivi (-0,3%) e dei pacchetti vacanza (-7,9%).

Istruzione. La variazione è pari a +0,5% rispetto a settembre 2015 e a +1,4% in confronto all’anno precedente. Aumenta il costo dell’istruzione universitaria, escluso il dottorato di ricerca (+0,9%).

Servizi ricettivi e di ristorazione. La variazione è pari a -0,3% rispetto a settembre 2015 e a +0,7% in confronto all’anno precedente.

Diminuisce il prezzo di ristoranti, pizzerie e simili (-0,2%), di alberghi, motel, pensioni e simili

(-0,3%) e di villaggi vacanze, campeggi e ostelli della gioventù e simili (-5,1%).

Altri beni e servizi. L’indice dei prezzi è non cambiato rispetto a settembre 2015, mentre la variazione è pari a +0,7% in confronto all’anno precedente.

consumi_alimentariAumenta il prezzo di rasoi elettrici, taglia-capelli e altri apparecchi (+0,7%), mentre diminuisce il costo di apparecchi non elettrici (-0,2%), dei prodotti di bellezza (-0,6%) e della gioielleria (-0,3%).

In base alla frequenza di acquisto, i prodotti considerati dall’Istat possono essere suddivisi in tre macro-categorie.

La tipologia 1 (alta frequenza di acquisto) comprende generi alimentari, bevande alcoliche e analcoliche, tabacchi, spese per l’affitto, beni non durevoli per la casa, servizi per la pulizia e la manutenzione della casa, carburanti, trasporti urbani, giornali e periodici, servizi di ristorazione, spese di assistenza.

La tipologia 2 (media frequenza di acquisto) comprende spese di abbigliamento, tariffe elettriche, acqua potabile e smaltimento rifiuti, medicinali, servizi medici e dentistici, trasporti stradali, ferroviari, marittimi e aerei, servizi postali e telefonici, servizi ricreativi e culturali, pacchetti vacanza, libri, alberghi e altri servizi di alloggio.

La tipologia 3 (bassa frequenza di acquisto) comprende elettrodomestici, servizi ospedalieri, l’acquisto di mezzi di trasporto, servizi di trasloco, apparecchi audiovisivi, fotografici e informatici, articoli sportivi.

La variazione dei prezzi rispetto a settembre 2015 è pari a -0,1% per i prodotti con alta frequenza di acquisto, -0,1% per quelli con media frequenza di acquisto e +0,1% per i prodotti a bassa frequenza di acquisto.

Rispetto all’anno precedente, invece, la variazione dei prezzi è pari a -0,1% per i prodotti con alta frequenza di acquisto, immutata per quelli con media frequenza di acquisto e pari a +0,8% per i prodotti a bassa frequenza di acquisto.

I beni di largo consumo che hanno registrato il calo più consistente da settembre sono quelli non durevoli per la casa, come i prodotti per la pulizia e la manutenzione dell’abitazione (-0,6%), i carburanti (-1.0%) e i servizi di ristorazione (-0,3%). Tra quelli di medio consumo è necessario menzionare abbigliamento e calzature (-1,4%), medicinali (-0,5%) e pacchetti vacanza nazionali (-7,9%).

[comune pistoia]

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