informazione & asl 3. QUANDO UN DIPENDENTE CREDE DI ESSERE L’AZIENDA STESSA

Intersindacale cattiva e bugiarda
Intersindacale cattiva e bugiarda

PISTOIA. «Quanto dichiarato in merito (dall’Intersindacale Medica – n.d.r.) sarà valutato nelle opportune sedi al fine di tutelare l’immagine del servizio e dei professionisti e della AUSL3»: che farà l’Asl? Licenzierà democraticamente chi esprime le proprie opinioni secondo l’articolo 21 della Costituzione? Ecco: basterebbe semplicemente questa frase a dover far scattare un’inchiesta, ma seria, per decidere se a parlare è l’Asl stessa o un dipendente che crede di essere l’Asl. E per far prendere, in ambedue i casi, le dovute decisioni di bacchettare chi soffre di deliri di onnipotenza.

L’Intersindacale Medica di Pistoia interviene secondo le sue precise prerogative e un dipendente – il supermegadirettore galattico dell’informazione aziendale locale e ora, sembra, oltre – si erge a Torquemada confondendo il suo ruolo di informatore con quello di giudice e sostenitore del potere politico che non deve essere soggetto a osservazioni o reclami.

Ecco a cosa ha portato la sanità rossa del Granduca Rossi che sta negando ai toscani il diritto alla salute e alle cure e, ai professionisti della salute, il diritto di poter criticare le scelte, a nostro giudizio, vergognose della Giunta Regionale di sinistra.

Non intendiamo togliere né un punto né una virgola dal comunicato inviatoci da Daniela Ponticelli, ma dobbiamo ancora una volta sottolineare che questa collega (e lo dobbiamo dire a malincuore, succeda quel che succeda) sta confondendo sacro e profano, diavolo e acquasanta o – per usare un’espressione icastica, ma pur sempre continente anche se qualche beghina inorridirà – culo e quarant’ore. Del resto, anche nel mondo variegato dei giornalisti, molti sono gli ignoranti che non conoscono il linguaggio e il suo valore storico-espressivo.

Leggete con attenzione il comunicato che segue: è un misto di frustate e minacce, sottolineato, a un certo punto, da un bel “noiplurale majestatis quasi papesco, con cui l’Izvestija Toskowskaja (agenzia ufficiale toscana del partito del rosso-Rossi) afferma «ribadiamo che i costi sostenuti…», come se fra addetto stampa e azienda nessuna differenza vi fosse: fra l’altro – e ve ne diamo la prova con l’allegato da scaricare: 01-www1-pt-usl3-toscana-it-8080 – la responsabile del servizio è, contestualmente e contemporaneamente, senza soluzione di continuità e, perciò stesso, senza distinzione alcuna di ruoli e in coordinata, «addetta stampa» & «portavoce del Direttore Generale» in perfetto spregio delle normative della legge 150/2000 e delle più elementari regole deontologiche della nostra professione di informatori.

Tra l’altro l’azienda ha anche gratificato questa figura della «posizione organizzativa» (surplus di emolumenti mensili), pur se, fino a poco tempo fa, nessun altro giornalista aveva alle sue dirette dipendenze e suoi ordini – ma questa è tutt’altra storia che (ripeto) vi sarà narrata in separata sede e con la dovuta dovizia di particolari perché rientra in un bell’esempio di malcostume italico.

Per ora, contentatevi. E buona lettura, compagni!

Edoardo Bianchini

 

ANCORA L’INTERSINDACALE MEDICA

CONTRO LA DIREZIONE AZIENDALE DELLA ASL3

 

PAROLE CHE AVVILISCONO

IL LAVORO QUOTIDIANO DI CENTINAIA DI OPERATORI

 

La prima facciata del comunicato Asl 3
La prima facciata del comunicato Asl 3

Scritto da Daniela Ponticelli, martedì 15 dicembre 2015, ore 16,30

 

PISTOIA. Ancora l’Intersindacale medica contro la Direzione Aziendale della AUSL3 di Pistoia. Lo scorso lunedì, nell’ambito di una conferenza stampa, i rappresentanti delle maggiori sigle sindacali mediche hanno nuovamente portato all’attenzione dell’opinione pubblica la questione relativa al complesso contenzioso per i presunti mancati versamenti nei fondi del trattamento economico accessorio della dirigenza medico veterinaria.

Si tratta di un difficile e complicato ricorso giudiziale relativo alle modalità di alimentazione dei fondi contrattuali destinati al pagamento della retribuzione di posizione risultato e accessorie, che va avanti dal 2010 e che, tuttavia, non ha né bloccato né intaccato le retribuzioni accessorie mensili stipendiali a nessun dirigente medico. 

Mettere in relazione il suddetto contenzioso con altri aspetti (ad esempio quello sull’applicazione della legge europea sulle 11 ore di riposo) che rappresentano non un problema locale ma nazionale è apparso invece puramente strumentale: rispetto a questa specifica questione tutte le Aziende Sanitarie, è risaputo, si stanno organizzando, anche con l’assunzione di nuovo personale, per garantire i riposi e le turnazioni.

Per quanto riguarda invece il funzionamento dei servizi e dei percorsi assistenziali secondo la Direzione Aziendale il Sindacato ha espresso parole che avviliscono il lavoro quotidiano di molti colleghi: in particolare di quelli del pronto soccorso dell’Ospedale di Pescia. Quanto dichiarato in merito sarà valutato nelle opportune sedi al fine di tutelare l’immagine del servizio e dei professionisti e della AUSL3.

Quanto al tema delle sale operatorie del San Jacopo – altra questione più volte sollevata – si precisa che non sono utilizzate al 50% come ha falsamente dichiarato l’Intersindacale.

Il blocco operatorio dell’Ospedale di Pistoia com’è noto ha 12 sale operatorie: 9 sono ordinarie e 3 di Day Surgery. A queste va aggiunta la sala annessa al Blocco Parto che viene utilizzata per l’attività ostetrica di emergenza urgenza.

Le urgenze chirurgiche vengono effettuate in una sala dedicata aperta 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno, le rimanenti 8 sale ordinarie sono occupate, normalmente, al mattino all’85% circa, mentre al pomeriggio vengono utilizzate a rotazione dalle varie specialità in base alla programmazione concordata nelle riunioni settimanali, a valenza aziendale.

Le tre sale di day surgery sono destinate alle sedute di oculistica che svolge quotidianamente la sua attività, mentre nelle altre due sale si svolgono attività che vanno da quella endoscopica alla radiologia interventistica.

Pur confermando che il blocco operatorio del presidio ospedaliero San Jacopo di Pistoia ha margini per incrementare ulteriormente le attività chirurgiche, ribadiamo che i costi sostenuti dall’Azienda USL3 di Pistoia in merito ai servizi accessori di pulizia e sterilizzazione sono congrui rispetto all’attività svolta e che i quantitativi utilizzati sono assolutamente in linea con i minimi garantiti previsti dal contratto di concessione, senza che vi siano sprechi.

Daniela Ponticelli
Capo Ufficio Stampa – Azienda USL3 Pistoia – Azienda USL10 Firenze
Coordinamento uffici stampa Area Vasta Centro

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INTERSINDACALE MEDICA ASL 3

PRECISAZIONE DEL DOTTOR CATALANI

 

PISTOIA. In merito all’articolo dal titolo “L’intersindacale medica Asl 3 punta il dito contro la riforma di Rossi” uscito sul nostro giornale, il dottor Corrado Catalani, sulla frase «Ho lavorato a Kathmandu e posso dire che lì il pronto soccorso funzionava meglio di quello di Pescia», dichiara di aver detto: «Ho lavorato a Kathmandu e posso dire che lì il pronto soccorso funzionava meglio di quello di Pescia prima dei lavori di ristrutturazione».

[Alessandra Tuci]

Vedi anche: https://www.linealibera.it/sanita-ipasvi-necessario-investire-sugli-infermieri/

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7 thoughts on “informazione & asl 3. QUANDO UN DIPENDENTE CREDE DI ESSERE L’AZIENDA STESSA

  1. Notate, inoltre, nel titolo: ANCORA.
    Ma i medici non la smettono mai di pensare col loro capo e dire quello che pensano?
    Non hanno proprio faccia…

  2. Vabbè…qui non siamo alle Olimpiadi e non vale il motto “l’importante è partecipare”, quindi, al netto dell’aria fritta, due cose:
    – Non è vero che ” tutte le Aziende Sanitarie, è risaputo, si stanno organizzando, anche con l’assunzione di nuovo personale, per garantire i riposi e le turnazioni.”…per il semplice motivo che il provvedimento che lo dovrebbe consentire dovrebbe far parte della Legge di Stabilità (che dovrebbe portarci dritti, dritti ad accumulare altro deficit che pagheremo caro, carissimo a breve, se l’economia torna in recessione mondiale come sembra da numerosi segnali degli ultimi mesi…ma questa è un’altra questione) che ncora non è nota a noi comuni mortali.
    – A noi interessa sapere se quando ci si cura il S.Jacopo è ok quindi date un’occhiata qua:
    https://www.doveecomemicuro.it/index.php

  3. Sottolineo il particolare forse più marginale di tutti in questa vicenda: quello in cui si indica come la sig.ra Daniela Ponticelli goda anche dei benefici connessi ad una Posizione Organizzativa (magari “pesante” o collegata ad un alto livello di professionalità che dir si voglia).
    Direi che ciò sia perfettamente “normale” per una persona che si fregia del titolo di “Capo Ufficio Stampa” all’interno del “Coordinamento Uffici Stampa Area vasta Centro”.
    In Regione, per esempio, dove le prime Posizioni Organizzative, elargite circa quindici anni fa e che dovevano durare, se non sbaglio, due anni prima di essere rimesse in discussione, su questa materia, sono state fatte cose che definire indegne è un eufemismo da salotto. Hanno goduto della P.O, nel tempo, personaggi assolutamente improponibili, semplicemente perché erano in quota ad un sindacato (spesso la C.I.S.L), oppure per argomenti da far accapponare la pelle ( Es. Pesca in acque dolci, vale a dire trote, cavedani e ghiozzi, o broccioli come meglio si dice a Pistoia e sulla nostra montagna).
    Per cui, è normale che una fedele e zelante servitrice di regime come la Daniela Ponticelli goda di P.O. Ci va già bene che non sia dirigente.
    Colgo l’occasione, prima di chiudere, per invitare l’amico Edoardo a mettere davvero, per quanto possa, il dito in questa piaga purulenta legata alle Posizioni Organizzative ed alle modalità con cui vengono concesse all’interno dei vari enti.
    Piero.

  4. Bravo Piero!…ma si rende conto che ormai ogni singolo ente o entità o ectoplasma ha il suo bravo ufficio stampa, portavoce ecc….? Ai vecchi tempi, quando il passaggio era Stato- Province-Comuni, non esistevano e non mi sembra che ci fosse il caos e la polemica continua che c’è ora, ne che si buttassero nel cesso i soldi come si fa ora…(parentesi: il capo supremo ha assicurato che rimborserà tutti gli obbligazionisti delle 4 banche fallite….e certo…facile coi soldi dei cittadini…)

  5. Parlo in qualità di Presidente del Crest, come infermiere, ex sindacalista Cgil e attivista per la difesa della Sanità “Pubblica”, di cui c’è rimasto poco in Toscana.
    Sinceramente non ho un solo aggettivo per definire il modo e quello che viene scritto dalla responsabile dell’Ufficio Stampa dell’Asl di Pistoia, dottoressa Ponticelli.
    Penso che se l’Asl di Pistoia avesse intenzione di acquistare un Cane da Guardia non ne abbia bisogno, basta che rovisti nel… canile di casa.
    Tra dobermann e pastori maremmani penso ci sia un’ampia gamma di scelta, basta andare a ricercare i vari articoli in difesa della bellezza dell’ospedale San Jacopo oppure degl’ospedali distrutti, vedi Ospedale Pacini o delle Unità Operative soppresse, vedi Pediatria ed articolo a difesa di Agostiniani.
    Quello che risalta agl’occhi di tutti comunque è il tono e le velate minacce all’Intersindacale Medica per aver violato la verginità, la liceità e la bellezza dell’ operato dell’Asl 3 Pistoiese.
    A me che ero infermiere in corsia nel lontano 1975 quando ci riunivamo in corsia con i Comitati di Gestione dell’Ospedale e risolvevamo i problemi direttamente dalla fonte vedere la deriva antidemocratica non solo delle Asl ma dell’intera Regione Toscana fa veramente senso.
    Quelli che erano ospedali che davano il servizio gratuito a tutti e con cui ti potevi confrontare civilmente ottenendo risposte esaustive a breve termine oggi sono diventati fonte d’interessi privati e bunker inespugnabili, dove non bastava che a far la voce grossa ci pensasse il Direttore Generale.
    Infatti oggi c’è un vero e proprio esercito a disposizione di ogni Asl con tanto di Generali, Colonnelli, Marescialli e giù giù Dirigenti d’ogni tipo, ovviamente il tutto a costi ridotti così come tenta di spiegarci la dottoressa Ponticelli arrampicandosi sugli specchi, che non solo produce risultati che vedono solo le dirigenze, ma sanno anche difendere l’onorabilità di ciò che non danno.
    E guai a denunciare disfunzioni o malservizi, o disagio dei dipendenti per carenze prodotte dall’Asl, anche se a farlo è un’associazione sindacale, “una volta inattaccabile per la Costituzione, per lo Statuto dei lavoratori e per il Contratto di lavoro”, perché se non ti minaccia il Direttore Generale, il Direttore Sanitario o Qualche altro Dirigente, ci pensa l’addetto stampa dell’Asl che si sente tutti loro allo stesso tempo.
    Strano concetto dei propri obblighi, doveri e di… a cosa servisse un Ufficio stampa dell’Asl.
    Ingenuamente avrei creduto che dovesse servire per essere utile ai cittadini, oggi chiamati clienti dall’Azienda Sanitaria e per fornirgli informazioni e notizie utili sui servizi sanitari e sul loro accesso e corretto utilizzo.
    È probabile che con il passare del tempo non mi sia accorto della trasformazione di quella che era la Sanità Toscana invidiata da tutto il mondo e regina delle classifiche, prima dell’avvento Rossiano.
    Allora attenti, o voi, a criticare il Servizio Sanitario Toscano o qualsiasi delle… rimanenti Asl chiunque voi siate, perché l’Ufficio Stampa dell’Asl potrebbe, può, può darsi…..!?!
    Degli ospedali distrutti o delle U.O. soppresse vedi ad esempio articolo di Agostiniani.

    j o Degl’ Ospedali distrutti o delle U.O. soppresse vedi ad esempio articolo di Agostiniani

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