informazione monocefala. QUANT’È BELLA LA DEMOCRAZIA A SENSO UNICO!

De Benedetti operazione tuono
De Benedetti Operazione tuono

PISTOIA. Leggendo l’articolo punctum dolens. la san[t]ità toscana e la luna di bologna, mi è venuto spontaneo constatare, facendo i dovuti distinguo e le dovute proporzioni, come l’informazione – anche quella – sia caduta nelle mani di pochi boss che attraverso il controllo, specialmente della carta stampata, “manipolano” tranquillamente la verità e la conoscenza dei fatti e delle cose.

È di questi giorni di illegalità governativa e quirinalizia, che oramai dura nel tempo, la concentrazione nelle mani della tessera n. 1 del P[artito] D[emoniaco], ingegner De Benedetti, dei quotidiani di informazione che si chiamano Repubblica-Espresso con La Stampa di Torino, Il Secolo XIX di Genova più un’altra miriade di giornali locali. Alla faccia di quel “manigoldo politico” che si chiama Eugenio Scalfari!

Anche tre radio fanno parte di questo concentrato informativo e presto l’Agcom e l’Antitrust dovranno pronunciarsi sulla legittimità della operazione, anche se già sappiamo come andrà a finire.

Grande assente e silente quell’Ordine dei Giornalisti che, anche in Toscana, e soprattutto in Provincia di Pistoia, sta “rompendo” i cabbasisi a Linee Future solo perché il direttore si permette di denunciare comportamenti che si configurano come quotidiano malcostume informativo o – se preferite – volgare velineria. Specialmente da parte dell’Asl 3 pistoiese, chiamata adesso con un altro nome che non ci interessa scrivere.

De Benedetti: «Ho una tessera nella manica»
De Benedetti: «Ho un ass… tessera nella manica»

Posso dirlo e scriverlo da privato cittadino che non è iscritto all’ordine dei giornalisti e non lo è per sua libera e motivata scelta: tanto più avendo dovuto assistere ad una audizione del Collegio di Disciplina dell’Ordine stesso in qualità di testimone – ovviamente preso per il fondo-schiena con altri quattro cittadini assudditati (meglio che petalosi) da Rossi & C.

In quella occasione ho ulteriormente maturato la convinzione che qualche “labbrata”, quando è il momento, ci starebbe proprio bene.

Gli intellettuali e gli spiriti liberi “di sinistra” dinanzi all’operazione di cui sopra, sono rimasti, da par loro, cioè da cialtroni, nel silenzio più totale. A differenza di quanto avvenne allorché la Mondadori acquisì la Rizzoli Libri, attraverso la sua Presidente Marina Berlusconi.

Già… Ma quella si chiamava Berlusconi, mentre il compagno De Benedetti è tutta un’altra cosa…!

Allora, diciamolo francamente: viva i tablet e gli smartphone che consentono la lettura di quotidiani come Linee Future e altri, in rete, perché il lettore potrà liberamente scegliere e liberamente valutare la qualità dell’informazione offerta. Oltretutto assolutamente gratuita.

L’estasi di San Benedetti
L’estasi di San Benedetti

Personalmente gioisco quando leggo che la stampa cartacea è sull’orlo del baratro come lettori e letture, e che solo il finanziamento dello Stato, cioè nostro (purtroppo!), consente la sopravvivenza di questi veicoli di disinformazione in base al paradosso di essere aiutati dalla collettività per garantire una “democratica informazione” di parte.

Questa concentrazione di potere a senso unico si riverbera nella società civile e nelle sue rappresentanze locali.

Ne parleremo quando saremo costretti a concordare con il Sindachino di Pistoia, che afferma di non volere nominare personaggi della società civile “non conformi”, e cioè non catto-comunisti, nelle rappresentanze comunali esterne.

Stavamo guardando i soci della Fondazione Caripit, ancora capitanata dal professor Ivano, per comprendere che abbiamo ragione da vendere.

Ne riparleremo, però: perché il “concetto” di democrazia a senso unico merita davvero ulteriori riflessioni.

[Felice De Matteis]

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