INNOCENTI: «DISASTRO SANITÀ MONTANA? TUTTA COLPA DI VENTURI!»

Sabrina Innocenti, Segretaria comunale Pd di San Marcello
Regione. La candidata Pd di San Marcello

Tornate alle vostre superbe ruine,
All’opere imbelli dell’arse officine,
Ai solchi bagnati di servo sudor…

Manzoni, Adelchi

 

SAN MARCELLO-MONTAGNA. Sabrina Innocenti candidata Pd alle prossime elezioni Regionali, il cui fattore territoriale è stato determinante per la composizione della lista e la salvaguardia del “listino” Baldi-Niccolai-Fratoni, lunedì scorso 18 maggio, ha incontrato il Crest, il Comitato Regionale Emergenza Sanità Toscana, nella sala Baccarini di San Marcello. All’incontro/scontro hanno presenziato più di 50 persone.

Il Pd ha fatto la sanità da sempre e negli ultimi anni si è contraddistinto per aver messo in atto una vera e propria controriforma sanitaria, fatta di tagli e smantellamenti, operati soprattutto nelle aree marginali, quelle politicamente meno remunerative.

Considerato che uno degli altri candidati, Massimo Baldi, era già stato in Montagna ed aveva riempito un taccuino d’appunti sulla sanità e raccolto centinaia di cartoline, sulle quali c’erano le richieste degli abitanti della zona, a proposito di sanità, era giunto il momento di conoscere le idee e i progetti della candidata della montagna per il Pd, la cosiddetta numero uno, nata e cresciuta in loco.

I brillanti risultati della nuova Sanità Montana di Rossi & C.
I brillanti risultati della nuova Sanità Montana di Rossi & C.

La richiesta d’incontro è stata quindi fatta dai rappresentanti montani del Crest, a cui aderiscono anche l’Associazione Zeno Colò e il gruppo Montagna Pistoiese è qui che voglio vivere, solo ed esclusivamente a Sabrina Innocenti, a cui va riconosciuto il coraggio di aver affrontato a viso aperto i “mastini sanitari”.

I suoi compagni, come lei stessa ha ammesso durante il dibattito, la avevano infatti consigliata di non accettare l’invito, memori, forse, dell’incontro di un anno fa circa svoltosi a Maresca, da cui erano usciti malconci (vedi Maresca, PD duramente contestato).

Al tavolo insieme all’ospite erano seduti, Emiliano Bracali, presidente della Zeno Colò, e Eva Giuliani Vicepresidente del Crest.

La Giuliani ha aperto il dibattito chiedendo: “Sabrina, nell’accettare l’incontro, hai affermato sulla tua pagina Facebook, che il confronto è fondamentale anche con realtà con cui notoriamente le vedute sono differenti su tanti punti, ci puoi illustrare quali?”.

La Innocenti, pur non essendosi sottratta all’incontro, ha cercato però di non rispondere alla domanda e ha tentato di spostare da subito l’attenzione sul perché una ragazza giovane di 23 anni si è candidata per un posto di consigliera Regionale.

Gianfranco Venturi
Gianfranco Venturi… il traditore?

Nonostante quanto scritto nella sua pagina Facebook, ha detto che non vi sono grandi differenze di vedute con il Crest e le altre Associazioni Montane che lottano per la difesa della Sanità. Non è d’accordo sui toni utilizzati e soprattutto non concorda sul fatto di considerare e dire che l’ospedale di San Marcello è chiuso.

Comunque – ha sostenuto – di quello che è stato fatto o non fatto per l’ospedale Pacini, tutto è dovuto al fatto che non abbiamo avuto, noi della Montagna, consiglieri regionali capaci e in grado di difendere il territorio.

A queste affermazioni, nella sala c’è stato un attimo di sconcerto e per fugare qualsiasi dubbio su chi fosse il consigliere a cui la candidata si riferiva, dal pubblico si è levata una voce che, in maniera chiara, ha chiesto se si stava riferendo al consigliere regionale Gianfranco Venturi.

Nove mesi per una visita al Piot
Nove mesi per una visita al Piot

Sabrina, quasi stizzita, per l’ovvietà della domanda-affermazione rivoltagli e in maniera rabbiosa, ha ringhiato “mi riferisco proprio lui, a Gianfranco Venturi, che è uscito dal partito. Non ha rinnovato la tessera del partito da più di un anno, ma ha continuato nel frattempo a stare seduto comodamente al suo posto di consigliere regionale, fino all’ultimo. Il partito che lo ha portato alla pensione”. Ma se le cose stanno così, dipende dalla gente della Montagna o dalla sensibilità dei politici che hanno vissuto alle spalle del popolo per una vita?

Altri panni sporchi, lavati in pubblico che si aggiungono ai “pannolini pieni di cacca” della vicenda Laing-Bartoli.

Sarebbe interessante, ora che l’ex-consigliere regionale è fuori dai giochi e che ha conquistato la sua lucrosa “pensione sociale”, avere il suo punto di vista, quello vero – e non quello di Abati-Turco-avv. Cei e comunicazione aziendale… – sulla vicenda Piot San Marcello.

Ma se tanto ci dà tanto, sarà difficile che le lavandaie scendano alla gora. Il Pd – come un tempo i suoi elementi-base oggi opportunamente e letalmente con-fusi, Pci e Dc – non ama il dissenso: vuole solo fare la bella figura del lucido e oliato culturista in passerella che ha da mantenere se stesso.

Scarica e leggi: https://www.scribd.com/doc/266220184/Sanita-Montana-I-Giochi-Di-Parole-Dell-Asl-3

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