inquietudine. È ARRIVATO IL NUOVO GIORNO DI ROSSELLA O’ HARA E SALE IL DUBBIO SULL’AFFIDABILITÀ DELLA GIUSTIZIA A PISTOIA

Come posso fidarmi delle «autorità costituite» (magistratura compresa), dottoressa Patrizia Martucci, se mi presento e vi chiedo di fare chiarezza e voi, dietro le calunnie di un protetto…



SE I CUSTODI NON APPLICAN LA LEGGE

SISTEMA IN TILT CHE SOLO SÉ SORREGGE


 

Perché in Italia ogni ostacolo viene aggirato? 1

Ecco come non funzionava il Comune di Quarrata, baluardo della legalità, della trasparenza, dell’equità, delle panchine arcobaleno, dei sindaci strascicati nel tempo fino all’analfabetismo di questi giorni, del comportamento terzo e imparziale nei confronti di tutti i cittadini indistintamente.

Mara Alberti, Sergio Luciano Giuseppe Meoni e Margherita Ferri (ma all’epoca, forse, anche Gionni Dainelli) avevano acquistato due stanze con ripostiglio più bagnetto e insieme del terreno, da Nella Lapini in Via di Lecceto 14-18.

Nella Lapini, contestualmente all’atto di compravendita, aveva presentato domanda di sanatoria e condono: pratica cui era necessariamente condizionata la validità del rogito notarile.

Il Comune – grazie, caro assessore Marcello Bracali: sei sempre stato corretto – aveva risposto alla richiesta in maniera netta: diniego di sanatoria. Ciò non è poco, credo.

Detto ciò, la domanda sorge spontanea: come ha potuto l’ufficio condoni, con il suo responsabile geometra Franco Fabbri, sorpassare il diniego come se niente fosse? E senza mai avvertire chi, come me, aveva presentato opposizione al rilascio della sanatoria medesima? Gli uffici tecnici e i funzionari come lavoravano (e come lavorano) «alla zitta»?

Io, fossi in Tommaso Coletta, Claudio Curreli, Giuseppe Grieco, Patrizia Martucci, Luca Gaspari e tutti gli altri vari ed eventuali in fila (non ultimi il luogotenente Salvatore Maricchiolo e collegàti; il presidente del Tribunale di Pistoia; il dirigente della sezione penale di Pistoia) forse qualche domanda me la porrei.

Perché in Italia ogni ostacolo viene aggirato? 2

E la ripeto, questa domanda, sia per me che per loro: come ha fatto il geometra Franco Fabbri a superare l’ostacolo e senza neppure avvertire chi (sto parlando di me stesso) aveva fatto opposizione al rilascio della sanatoria-condono per inoppugnabili motivi di natura tecnico-giuridica?

Come il prete che, con un pizzico di sale fa diventare l’acqua acqua santa, il geometra Franco Fabbri, magari con l’imposizione delle mani sopra il fascicolo (come Curreli sul gelso-moro di Caponnetto) faceva scendere sui fogli le fiammelle santificanti dello Spirito Santo?

Come posso fidarmi delle «autorità costituite» (magistratura compresa), dottoressa Patrizia Martucci, se mi presento e vi chiedo di fare chiarezza e voi, dietro le calunnie di un protetto quale il ragionier non-dottor Romolo Perrozzi, mettete agli arresti me, senza leggere una riga di ciò che vi ho dato né avere svolto indagini ineccepibili né guardato in faccia la verità vera?

Perché in Italia ogni ostacolo viene aggirato? 3

Cosa risponde il sostituto Claudio Curreli che si professa scout-Agesci-cattolico? Risponde con una sfilata sul globo e una bandiera della pace laddove, nel suo fondamentale mestiere, semina zizzanie e nequizie? Vorrà farmi arrestare di nuovo solo perché sto gridando – e con prove – che il re è nudo e che la giustizia di Pistoia è un sepolcro imbiancato?

E chiudo ripetendo la domanda, sia per me che per tutti i tutori delle leggi penali vivi e sereni in Pistoia: come ha fatto il geometra Franco Fabbri a superare l’ostacolo e senza neppure avvertire chi (sto parlando di me stesso) aveva fatto opposizione al rilascio della sanatoria-condono per inoppugnabili motivi tecnico-giuridici?

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]


 

LA REALTÀ È LOQUACE

E PARLA DA SÉ

 

La procura con la sua inefficacia finisce con il favorire le «autorità costituite» a scàpito del cittadino che non conta

 

Il Comune di Quarrata anche in questo momento, anche in queste ad esso ben note condizioni, sta remando contro il ripristino della legalità: ritarda e omette le richieste di rilevamento e dichiarazione di nullità degli atti in forza alle norme di autotutela; spinge ingiustamente il cittadino a dover iniquamente ricorrere al giudice, causandogli danni patrimoniali ingiusti.

La procura di Pistoia, con la sua inefficienza e inefficacia; con l’acclarata nolontà di intervenire, altro non fa che proteggere e svogliare ancor più la disastrosa pubblica amministrazione, favorendone la reiterazione di veri e propri arbitrii.

Questo sistema quantomeno può essere definito “borbonico” alla maniera indicata dal principe di Salina nel Gattopardo di Tomasi di Lampedusa.

Sia evidente a tutti che, quanto sopra, è scriminato dall’art. 21 della nostra benamata Costituzione, peraltro resa inutilizzabile dai suoi stessi immeritevoli tutori.


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