integrazione. ARRESTATO NIGERIANO STALKER CHE FACEVA IL VU’ CUMPRÀ

Violenza sulle donne

PISTOIA. Un nigeriano ventenne, arrivato clandestinamente e ovviamente in cerca dello status di profugo, attualmente indaffarato nella vendita illegale di cianfrusaglie come vu’ cumprà, è stato arrestato ieri per stalking ai danni di una ventinovenne di Pistoia la quale si era resa disponibile per aiutarlo a trovare un lavoro.

La donna gli aveva lasciato il suo recapito telefonico così da poterlo contattare, ma il nigeriano ha iniziato a perseguitarla fino a costringerla a segnalare la situazione in Procura. Scatta così il divieto di dimora nel comune di Pistoia.

Serve a poco o a niente poiché, in data 7 dicembre, l’immigrato si è rifatto vivo infastidendo la giovane pistoiese. Ne segue l’arresto e la sua rimessa in libertà. Ieri, 15 dicembre, si ripropone la medesima situazione: lui si è presentato sul posto di lavoro di lei. Sono scattate nuovamente le manette col trasferimento in carcere.

Diranno i difensori dell’invasionismo che pure gli italiani stalkerizzano le donne e che, addirittura, una donna ogni tre giorni in Italia viene uccisa. Tutto vero, ma chissenefrega. Il punto è capire cosa cavolo hanno in mente, e hanno avuto in mente, gli ultimi tre esecutivi (per non dire quattro) che hanno governato il Belpaese.

La spiacevole avventura vissuta dalla ventinovenne pistoiese è la dimostrazione plastica di come i concetti di accoglienza indiscriminata degli immigrati e di multiculturalismo abbiano tecnicamente fallito. Oppure volete dirci che la bontà di questo tipo di cultura è dimostrata dalle marce di don Biancalani?

Se l’immigrato nigeriano è un richiedente asilo significa che è stato affidato ad una cooperativa. Ora, come è possibile che questo passasse le sue giornate vendendo illegalmente merce varia? Se l’integrazione è il primo obiettivo di coloro che si occupano dell’accoglienza degli immigrati, per quale motivo al nigeriano veniva data la possibilità di bighellonare per la città tutto il giorno rendendosi pericoloso verso una cittadina?

E, successivamente al divieto di dimora, quale sarebbe stato il destino del nigeriano? Passare a

Immigrati che bivaccano in Piazza Mazzini

gironzolare in un’altra città senza una minima prospettiva per il futuro? Sono domande spontanee che non nascondono alcun retroterra razzista o fandonie simili: ci stiamo chiedendo, alla luce di questi fatti, per quali motivi siano stati accolti immigrati senza porsi limiti pur essendo consapevoli degli evidenti limiti nell’accoglienza.

Anche l’immigrato accolto da don Biancalani e arrestato per spaccio se ne andava a giro a fare il vu’ cumprà: don Massimo ci ha raccontato questo particolare col sorriso bonario di chi non ha minimamente idea dei possibili effetti collaterali scaturenti dalle proprie azioni. Dalle nostre parti si chiama irresponsabilità.

Non gli chiederemo un commento sulla vicenda sopracitata per pura pietà: temiamo ci direbbe che la colpa non è dello stalker ma di chi ha codificato tale reato.

[Lorenzo Zuppini]

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