intervista all’imam di pistoia. DOV’È FINITA LA SINISTRA CHE DIFENDE LE MINORANZE?

Il logo di Arcigay Pistoia

PISTOIA. La sinistra si occupa di frivolezze, come rendere illegale il collezionismo di cimeli del ventennio fascista, riaccendendo così una guerra ideologica che, addirittura, nega a Giuseppina Ghersi una targa o una corona commemorativa.

E in tutto questo pazziare, con fare stralunato e perennemente indignato, non si accorge di essere affetta da un’incoerenza feroce.

Non è importante che l’intervista all’imam di Pistoia sia stata fatta da Linea Libera, o, meglio, in parte lo è: siamo gli unici così ideologicamente liberi da riuscir a porci domande anche su chi viene tenuto sotto una campana di vetro dalle milizie della correttezza politica. L’aspetto fondamentale, però, è un altro: la crème de la crème della nostra società, quella che si straccia ancora le vesti per la vittoria di Alessandro Tomasi, l’ha letta quell’intervista?

Ricordiamo la facciata del Comune coperta, lo scorso 17 maggio, da un’ambigua ed enorme bandiera arcobaleno, lì a rappresentare il grande impegno della scorsa amministrazione nella battaglia per i “diritti per tutti”, apologia dell’ideologia omosessualista trasformata dai suddetti in questione di Stato. E venne fatto cenno ad un programma per educare il cittadino al rispetto delle differenze di genere che, in lingua corrente, si definisce indottrinamento.

Arcigay Pistoia, in tutto questo, si era ovviamente schierata dalla parte del perdente Bertinelli sperando in un doppio mandato, “per una città solidale, aperta e civile”: pericolo sventato, per fortuna. Non è nostra intenzione attaccare etichette, ma è possibile inquadrare questo cascame nel gruppo dei “sinistri” che abbiamo sopra menzionato.

Recitare un copione ricolmo di demagogia e assurdità giuridiche può essere accettabile. L’incoerenza,

Selvaggia Lucarelli, la paladin delle donne

però, no, anche e soprattutto se ti arroghi il diritto di annichilire gli altri tacciandoli di omofobia e assurdità simili solo per la non coincidenza delle loro idee con la tua.

I barricadero arcobaleno si sono forse persi la parte dell’intervista in cui l’imam spiega che “l’omosessualità non è normale” e che “gli omosessuali andranno dritti all’inferno”, specificando che nel Corano è previsto che vengano impiccati, proprio come avviene nella Repubblica Islamica dell’Iran?

E i loro compagni rivoluzionari, le femministe a gettone, le Selvagge Lucarelli e le Ilarie Bonuccelli, hanno inavvertitamente saltato il pezzo in cui il docile imam spiega che “l’uomo è più importante della donna”, che “il marito può permettere alla moglie di uscire di casa ma solo per andare a fare la spesa” e che “una donna può tenere scoperte solo le mani e il viso”?

Questo non significa che le oscenità pronunciate dall’imam sminuiscono uno stupro: non stiamo facendo del benaltrismo. Il significato è assai più semplice: questi soloni ci hanno raccontato solo un sacco di cazzate.

[Lorenzo Zuppini]

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