di EVA GIULIANI
DUE GIORNI FA sono stata a Roma. In una strada non lontana dalla stazione Termini, sul marciapiede, c’era un uomo fra i 30 e i 40 anni, sdraiato, occhi semiaperti ed assenti. Vicino, una vaschetta per chiedere l’elemosina. Sembrava completamente ubriaco.
Per le strade delle nostre città sono centinaia le persone ridotte così. Italiani e stranieri. Magari con figli, costretti a vivere nella povertà più assoluta.
Uno Stato civile è quello che se ne occupa.
La legge dei “diritti samaritani” in Toscana, che vuol arginare il problema, ha creato grande scalpore e rabbia perché considerato uno spreco di risorse quando la Sanità arranca, una mossa elettorale ed una sfida al decreto Sicurezza di Salvini.
Il governo ha reso invisibili migliaia di immigrati già presenti in Italia. Che fine faranno? Qualcuno questo problema se lo dovrà porre, non fosse altro per la sicurezza di tutti.
La Toscana ha scelto di investire 4 milioni di euro per contrastare l’indigenza, per togliere le persone dalla strada, italiani e stranieri.
Non ce lo possiamo permettere? Meglio lasciarli al loro destino?
È troppo tardi? Sì. Meglio ora che mai.
È una mossa elettorale? Probabile. Comunque, visti i sondaggi, è un clamoroso autogol.
Sono anni che combatto la politica sanitaria della Regione Toscana perché le riforme e le riorganizzazioni hanno creato discriminazione per residenza e per reddito. Continuerò a farlo finché la politica non cambierà.
Non sarei coerente se osteggiassi una legge che riconosce diritti essenziali a chi sta in fondo alla scala sociale. È incoerente ed ipocrita chi pretende diritti solo per sé e li vorrebbe negare agli stranieri, altri esseri umani.
Non so se quella legge verrà applicata correttamente, se sarà efficace, se qualcuno ci mangerà sopra, bisognerà vigilare. Ma mi sta bene il principio per cui esistono diritti universali e da lì dobbiamo ripartire. Tutti hanno diritto alle cure in uno Stato civile. Il diritto alla Salute è primario ed universale.
Se un assistente sociale domani scende in strada e mette in campo un percorso per tirare fuori un clochard dall’alcolismo ne sarà valsa la pena. Se un bambino di un immigrato sarà inserito a scuola, invece che essere lasciato da solo a crescere per strada, avremo un cittadino migliore. Se una donna clandestina partorirà in un ospedale invece che in un tugurio, sarò contenta.
Nello stesso tempo voglio il Pronto Soccorso a San Marcello Pistoiese, assistenza per anziani, disabili, progetti per malati psichiatrici, l’abbattimento delle liste d’attesa, trasparenza dei bilanci, seria programmazione sul personale, più sanità pubblica e meno privato.
Se tutto deve diventare una guerra fra poveri e più poveri, immigrati e terremotati… non vi sembra che abbiamo governi, uno dietro l’altro, incapaci di gestire e risolvere davvero i problemi?
Non siete ancora stanchi di guardare in basso? Se io ho un problema alzo lo sguardo verso chi comanda, non lo abbasso. Mai.
Eva Giuliani
[redazione@linealibera.it]
Libertà di espressione
Questo intervento di Eva Giuliani, pesciatina di Valleriana, molto attiva e molto impegnata nell’àmbito della sanità pubblica non solo toscana, è una risposta all’articolo di Eva Lopez che troverete qui: pesca a strascico & voti. 4 milioni di €uro della regione per i clandestini.