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FIRENZE-PISTOIA-PRATO. «La conferenza dedicata all’infermieristica dell’area vasta centro e organizzata lo scorso 29 ottobre a Pistoia è stata un’occasione di confronto con il mondo politico e istituzionale per trovare un punto di incontro sul futuro dell’infermieristica toscana, anche alla luce della riforma del Ssr».
Rispondono con voce unanime Danilo Massai, Matteo Cecchi e David Nucci, rispettivamente presidenti dei Collegi Ipasvi di Firenze, Prato e Pistoia, all’articolo delle segreterie Fials di Firenze e Pistoia pubblicato sul quotidiano online Linee Future.
Per Massai, Cecchi e Nucci, infatti, l’intervento delle segreterie della Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità è del tutto strumentale e volto ad innescare una polemica che non ha senso di esistere. Perché la conferenza di Villa Cappugi voleva essere, ed effettivamente così è stato, un momento di riflessione sul ruolo della professione infermieristica nella cosiddetta area vasta, una dimensione che dovrebbe diventare strategica anche per gli stessi infermieri.
Nessun millantato accordo, pertanto, con l’assessorato regionale alla Sanità, come invece ipotizzato dalle segreterie Fials, ma l’idea di guardare alla revisione della legge del Ssr in funzione della legge 28 come ad un’occasione importante per l’infermieristica per superare la dimensione provinciale. Alla conferenza, tra l’altro, non hanno partecipato soltanto esponenti del Partito Democratico, ma era presente anche Annamaria Celesti di Forza Italia.

«In questa riorganizzazione, puntualizzano ancora Massai, Cecchi e Nucci, gli infermieri rischiano di perdere posizioni dirigenziali, conquistate a fatica negli anni. Ruoli di cui si stanno riappropriando professionalità sanitarie tradizionalmente più forti».
I Collegi Ipasvi di Firenze, Prato e Pistoia non intendono soltanto difendere e tutelare gli iscritti, ma anche “ridurre le distanze” tra i vertici degli stessi collegi e i colleghi impegnati ogni giorno in corsia e quotidianamente pressati dai tagli che interessano il sistema sanitario.
Intenzione, tra l’altro, dichiarata ben prima della conferenza dello scorso 29 ottobre.
Massai, Cecchi e Nucci precisano che non intendono, come invece provocatoriamente richiesto dalle segreterie Fials, rimettere il loro mandato nelle mani degli infermieri (dai quali, giova precisare, che sono stati democraticamente eletti). Puntualizzano, infine, che «la riforma del Ssr può essere una grossa opportunità per la nostra professione, a patto che sul territorio vengano mantenuti i servizi di primo livello e quelli specialistici.
Lavoreremo anche per creare un dipartimento gestionale infermieristico, introdurre la certificazione europea delle competenze dei singoli professionisti, realizzare un sistema informativo unico e coordinare i corsi di laurea in Scienze Infermieristiche nelle tre università toscane».
Dunque, avanti tutta nell’interesse della qualità del lavoro degli infermieri e dell’assistenza garantita ai cittadini.
Collegi Ipasvi
Firenze, Pistoia, Prato