italia, crisi & stampa prostituta. GERI: «RENZIANI, USCITE ALLO SCOPERTO!»

Rappresentazione di ciò che siamo...
Ecco che cosa siamo…

PISTOIA. Prostituzione della carta stampata: un tema preoccupantemente di attualità.

Giuseppe Fava scrisse, nell’81, sul Giornale del Sud: “Un giornalismo fatto di verità impone ai politici il buon governo. Un giornalista incapace della verità si porta sulla coscienza tutti i dolori, le sopraffazioni, le corruzioni, le violenze che non è stato in grado di combattere”.

Se un’informazione libera e completa è un prerequisito di qualunque democrazia, è allora possibile spiegare, almeno in parte, la crisi –  in primis etico-culturale e poi economica e sociale – che, in Italia più che altrove, contribuisce a peggiorare la qualità della vita dei singoli e delle comunità.

Non ci sono sostanziali differenze tra la censura violenta operata dai regimi dittatoriali e l’autocensura gentile mainstream di certe democrazie liberali, cui aderisce, magari con interesse, larga parte della televisione e della carta stampata.

Gli esempi sono poco meno che infiniti: noi ne vediamo spesso dal punto di osservazione privilegiato delle questioni legate alla sostenibilità. In proporzione è molto più percepito il problema della meningite che non il vero e proprio olocausto creato dalle tante terre dei fuochi italiane, dall’uranio impoverito, dall’amianto negli edifici e negli elicotteri, dal dissesto idrogeologico e territorio non curato  e da tante variegate tipologie di emissioni inquinanti che, troppo silenziosamente, mietono vittime con numeri raccapriccianti.

Solo per rimanere alla dimensione locale ricordiamo, en passant, che Luigi Scardigli venne buttato fuori da Tvl-Tv Pistoia Libera per aver fatto una domanda a Giuliana De Sio sui morti alla Breda per inalazione delle fibre d’amianto.

Venne licenziato nell’indifferenza di tutti i colleghi giornalisti di Pistoia: solo Cristiano Marcacci segnalò (vedi) il grave attacco alla libertà d’informazione da parte di una Tv che si definisce libera, ma che libera, evidentemente, non è proprio.

Bardelli licenzia Scardigli da Tvl Tv Libera Pistoia
Bardelli licenzia Scardigli da Tvl Tv Libera Pistoia

Come confermato da recenti segnalazioni di più organizzazioni, in merito a una recente puntata di Canto al Balì, in cui – ci è stato riferito – tra gli invitati, almeno sette esponenti istituzionali erano intervenuti sostanzialmente per dire che l’inceneritore di Montale non crea minacce alla salute.

Rosanna Crocini, del Forum dell’Acqua e dell’Alleanza Beni Comuni, ci ha poi confermato, avendo partecipato, che durante la trasmissione era evidente la volontà di favorire esclusivamente la tesi che “tutto va ben, madama la marchesa”: per il semplice fatto che solo lei (“otto contro uno”) intendeva affrontare il dibattito con dati sanitari e scientifici oggettivi sulla pericolosità dell’inceneritore.

In generale autorevoli studi dimostrano che in pochi decenni siamo passati dal deficit di informazione all’eccesso opposto: un’abbondanza indifferenziata di notizie che impedisce all’uomo comune una consapevolezza autentica della realtà nella quale è chiamato a prendere scelte e decisioni.

Volendo abbandonare per un attimo il politicamente corretto – che non ci appassiona – cerchiamo l’ex consigliere comunale dei Verdi, Fabrizio Geri, una delle poche voci che non si tira indietro dal confronto, anche duro, su politica e società, e non si limita ad intervenire su quelle che Maurizio Landini, segretario della Fiom, chiama Leopolde e cazzate varie. Ed ecco le battute di Geri:

La nuova politica o i soliti intrallazzoni?
La nuova politica o i soliti intrallazzoni?

Mi ha fatto dispiacere apprendere che il nuovo direttore generale dell’Ilva di Taranto è un tizio condannato in appello a 7 anni per la morte di sette persone alla TyssenKrupp.

La “novità” renziana con il condannato e plurindagato De Luca già aveva dato qualche assaggio, ma con questa nomina ha raggiunto l’apice, ovviamente in compagnia dei giornalisti/crocerossine che si sono guardati dal puntare troppo i riflettori su questo caso.

Da tempo sostengo che le persone serie e responsabili che hanno a cuore il paese non votano il Pd: il peggior partito, senza idee, programmi, principii, coerenza, solo sopravvivenza e occupazione di potere da parte di opportunisti e amici degli amici.

Non lo dico io: si guardi la spartizione della Rai con lo spin doctor del premier nel cda (Guelfo Guelfi – n.d.r.) – siamo passati da “fuori i partiti” a “dentro il Governo” nella Rai – o le pressioni su Giannini di Ballarò. Oppure, anche se non ufficiale, l’amico Carrai – pagava l’affitto di Renzi quando era sindaco di Firenze (vedi – n.d.r.), non ci hanno detto ancora perché – nel ruolo delicatissimo di capo della sicurezza informatica: un conflitto di interessi fra governo e servizi segreti enorme, taciuto dalla carta stampa megafono del potere. Se fosse successo con Berlusconi?

Carrai capo 007?
Carrai capo degli 007?

I politucoli da strapazzo del Pd – anche quello pistoiese, dei dalemiani, veltroniani, democristiani di ieri e quindi oggi renziani – se ne stanno timidi timidi a parlare di rinnovamento quando la il governo interviene su Banca Etruria, con vicepresidente papà Boschi.

Vengono fuori, ma con riserbo e discrezione, le frequentazioni con Flavio Carboni (già condannato per il crac del banco Ambosiano), faccendiere e indagato con Verdini – altra “novità” del renzismo – per la P3: e gli elettori del Pd sono così stolti da credere a tutto o sono complici? A conferma di quanto detto osservo che opinion leader e guru dell’informazione non hanno insistito a dovere su come mai la Boschi usciva durante i consigli dei ministri su Banca Etruria.

Perché la Boschi non risponde?
Perché la Boschi non risponde? Ha perso la lingua…?

Ho notato enfasi sui nudi delle statue coperte, non mi interessa molto, si rischierebbe di spostare l’attenzione da questioni come banche e fondazioni.

Il tennista Federer finanzia la propria Fondazione con i suoi soldi e sostiene progetti di scuole e ospedali in Africa; mi chiedo invece perché tanti imprenditori fanno donazioni a quelle dei politici, come quella di Renzi e della Boschi.

Il presidente della Fondazione Open, poi nominato consigliere di Enel, tal Alberto Bianchi (vedi video La Gabbia – n.d.r.), mi sembra dia abbastanza bene il senso di quella lobby trasversale di affaristi, trafficoni, politica, banche e fondazioni che ha tutto da perdere da merito e concorrenza cui ci richiama l’Europa.

Del resto io, Fabrizio Geri, non avrei motivi, per elargire cash a simili fondazioni, aspetto che gli elettori del Pd mi spieghino se magari hanno loro degli interessi e quali. Forza renziani uscite dal torpore e date spiegazione!

[Lorenzo Cristofani]

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2 thoughts on “italia, crisi & stampa prostituta. GERI: «RENZIANI, USCITE ALLO SCOPERTO!»

  1. Buongiorno…allora…basta con queste ridicolaggini complottiste: noi viviamo qui

    https://www.youtube.com/watch?v=gpevZ0-wUYQ

    nel migliore dei mondi possibile…nell’unica nazione al mondo in controtendenza. C’è nuovamente la recessione mondiale? E noi si va in controtendenza!
    L’amianto fa male se respirato? e noi…e noi….c’è lo beviamo tutto! Tiè!
    La diossina? Ma quale diossina! Zucchero a velo per le nostre torte della nonna!…e…e…e si…tutto gratis!
    PS. la stampa prende i sussidi all’editoria….dallo stato….evviva le rane bollite a fuoco lento!

  2. Anche se viviamo in un mondo in cui non c’è da meravigliarsi più di nulla, si rimane sempre un po’ allibiti a leggere certe cose, prova provata della amoralità di tanti figuri che ci girano intorno. A quanto detto da Lorenzo aggiungo l’esistenza di un parere dell’ASL espresso, credo, nel 2014, secondo cui l’amianto, mai trattato né bonificato, esistente in grande quantità in quella specie di “Terra di nessuno” che è l’area delle ex Officine Martinelli, non è dannoso per le attigue case di Via Gonfiantini in quanto le medesime sono sprovviste di balconi. Ma che vuol dire? Ma siamo impazziti? Se è vero che i balconi non ci sono, è ovviamente verissimo che ci sono finestre in quantità, porte, orti e giardini in cui gli abitanti vanno e vengono. Ci sarebbe da chiedersi in funzione di cosa o per proteggere chi, è stato stilato un parere delirante come quello.
    Quanto a Fabrizio Geri, i cui pareri e commenti sono sempre stimolanti ed effervescenti, vorrei però dire che neppure ai tempi di Berlusconi, a parte qualche sceneggiata ed un po’ di teatrino, succedeva niente di niente quando tale figuro compiva le sue porcherie. Altrimenti non accadrebbe che, pur invecchiato, imbolsito e vomitevolmente tenuto su con il cerone e chissà quale varietà di creme e trattamenti, ancora gli venga concesso spazio e possa ammorbarci con le sue squallide banalità.
    E’ stato a partire dalla sua epoca che il popolo italiano, peraltro mai brillante per coraggio, iniziativa, anticonformismo, si è ritrovato completamente cloroformizzato; ed il momento che stiamo vivendo adesso, non è altro che la continuazione del precedente.
    Piero Giovannelli

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