italiani. SCHIACCIATI DAL DEBITO, MA GODIAMO PER UN TAJANI

Qui n Italia siamo più furbi...
Qui n Italia siamo più furbi…

CIÒ CHE NON riesco a capire e per cui, ammettendo la mia ignoranza in materia, chiedo a chi dovesse averle (senza panegirici poiché questi vanno bene per gli imbecilli, non per gli ignoranti) spiegazioni di quanto succede in materia economica.

Da un lato il debito pubblico aumenta a dismisura mese dopo mese, le tasse, invece, hanno subito aumenti indicibili e insostenibili senza che ancora abbiano fermato la loro lievitazione.

È lecito chiedersi come mai i nostri debiti si accrescono nonostante l’aumentata pressione fiscale in ogni settore? È ragionevole chiedersi dove vanno i nostri soldi? Che uso ne fa lo Stato?

L’Europa ci chiede una manovra bis da 3,4 miliardi, i nostri pavidi e incapaci politici dopo aver mostrato una inflessibilità solo di facciata provvederanno, ventre a terra, ad aumentare ancora i balzelli sulla casa incrinando ancora di più l’economia di quel ceto medio che rappresentava e rappresenta l’unico motore che potrebbe riattivare la ripresa.

Nessuno dei nostri incapaci amministratori riesce a imporre all’Unione la ripartizione dei migranti. A noi bacchettate sulle mani e basta, termini inflessibili e inamovibili. I Paesi dell’est, e non solo loro, hanno alzato i muri, a muso duro, e nessuno riesce a farglieli abbattere.

Antonio Tajani
Tutti contenti per Tajani. E sticazzi?

La May, premier inglese, ha mostrato di che pasta è fatta lei e il popolo che la sostiene. Non è venuta col cappello in mano bensì a dettare delle condizioni. Poche parole ma fatti e carattere, a testa alta, senza compromessi, con chiarezza e decisione.

Noi siamo ancora ad accapigliarsi sulla legge elettorale divenuta un tormentone senza intravedere alcuna possibilità di poter esprimere l’opinione popolare sempre che esista un popolo coeso.

Ma ora gioiamo soddisfatti per l’elezione di Tajani, un risultato che non ci porterà alcun vantaggio particolare ma darà ai politici l’occasione, una volta tanto, per cantare vittoria come accaduto per la Mogherini: ovvero una ‘cosa’ con la quale o senza la quale tutto rimane tale e quale.

Chi si accontenta gode.

[fiore di nonozzo – ospite]

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One thought on “italiani. SCHIACCIATI DAL DEBITO, MA GODIAMO PER UN TAJANI

  1. Egr sig. Fiore,
    molte delle sue domande sono anche le mie, a mia volta assai inesperto in materia economico-finanziaria e simili.
    Alcune cose, però, mi provo a dirle.
    1) Una fonte di enorme spreco che fa aumentare le tasse per tutti quelli che, volenti o nolenti, sono obbligati a pagarle (e ciò significa che esiste, e tutti lo sappiamo, una consistente fetta di furbi che può permettersi di non pagarle), è la pervicace ed inutile esistenza delle Regioni a Statuto Speciale, prerogativa ormai fuori del tempo e della storia, ma che serve a perpetuare sacche di resistentissimi privilegi e di ricatti verso chi volesse toglierle.
    Si pensi ad esempio al ricatto mafioso che verrebbe dalla Sicilia, con gli innumerevoli satrapetti che infestano l’assemblea Regionale, gli uffici regionali, le altre assemblee locali, ecc.
    Come pure si pensi alla possibile rinascita del terrorismo altoatesino qualora la qualifica di Regione a Statuto Speciale venisse tolta al Sudtirol (come gli abitanti di quei luoghi, in gran parte chiamano la loro regione, dove una bandiera italiana non la si vede in giro neppure a pagarla oro).
    2) La voragine di soldi che, senza costrutto e risultati tangibili continua ad andare nelle regioni meridionali in genere. Per dirne una, solo pochi giorni fa, nell’ambito di una trasmissione televisiva, ho sentito parlare, con estrema naturalezza, di “questione meridionale”; lo stesso termine che era già in uso centocinquanta anni fa appena all’indomani dell’Unità d’Italia, a testimonianza che, su quel versante niente è sostanzialmente cambiato.
    3) Il fatto più generale che, in Italia, quando qualcuno sbaglia, non paga mai, ma anzi viene spesso promosso, gratificato, trasferito ad altri incarichi. Vedi, adesso, le vicende relative alle varie banche e banchette finite a gambe all’aria.
    4) Collegato a tutto il resto, la infima qualità tecnica, culturale, umana e morale di tanto del personale che occupa le aree parlamentari e tutti gli altri consessi più periferici; “doti” da cui nascono, inevitabilmente, decisioni sbagliate, sprechi, corruzione, ecc.
    Io, da ignorante di tante cose mi fermo qui. Altri potranno, volendo, arricchire la lista delle spiegazioni, che è quantomai ricca e variegata.
    Piero Giovannelli

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