PISTOIA. Non parla ma respira, muove gli occhi e se gli comprimi il torace si lamenta. La sua pressione arteriosa può scendere o salire, e anche il suo battito cardiaco può cambiare ritmo. Le sue condizioni cliniche possono migliorare o peggiorare, fino a richiedere terapie intensive e rianimatorie.
L’équipe pediatrica dell’ospedale di Pistoia ha deciso di chiamarlo Jacopo, lo stesso nome del presidio ospedaliero, perché è un bambino in tutto e per tutto, il manichino simulatore: collegato ad un computer dedicato, è in grado di assumere numerosi e diversi stati clinici. E’ stato donato al reparto dall’Associazione pistoiese Mo.Fe.Ma onlus, per fornire ai medici e agli infermieri, uno dei più attuali ed efficaci mezzi di apprendimento: con Jacopo gli operatori potranno simulare la gran parte delle procedure assistenziali che devono svolgere ogni giorno sui piccoli ricoverati.
Jacopo, che è alto meno di un metro e gli è stata fatta indossare la maglietta della nazionale azzurra, è stato consegnato in questi giorni al reparto da Mario Pratesi Innocenti e Federica Giovannetti, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione, ma soprattutto genitori di Morgana, Federico e Marika e, infatti, Mo.Fe.Ma è la parola che unisce le iniziali dei nomi dei loro tre figli, affetti dalla “sindrome di Tourcot”, una patologia genetica rara e incurabile.
Sono già state numerose le donazioni operate da questa famiglia nei confronti di molti reparti ospedalieri per tutelare la salute dei bambini, per incentivare la ricerca e aiutare così altri genitori ad affrontare questa grave malattia, per ora senza speranza.
Questa volta i fondi raccolti con la “Biciclettata della Salute (manifestazione che si è svolta a Pistoia lo scorso settembre), anche insieme ad altre associazioni locali, sono stati superiori alle aspettative e, in accordo con il personale della pediatria, Mario e Federica, hanno voluto dotare l’ospedale di uno strumento formativo di altissimo livello. Grazie alla generosità di questi genitori potranno essere curati meglio molti bambini, e questo grande regalo di solidarietà per l’ospedale di Pistoia, acquisisce ancora più valore perché arriva nel momento del Natale.
“Con questo importante strumento formativo – ha detto il dottor Rino Agostiniani, responsabile dell’area materno infantile aziendale – potremo riprodurre situazioni sanitarie reali che possono verificarsi nel bambino durante l’emergenza urgenza, al momento del ricovero e simulare manovre mediche, terapeutiche e rianimatorie di qualsiasi tipo: in “Jacopo” è possibile modificare tutti i parametri vitali e gli operatori, con i loro interventi e trattamenti dovranno cercare di riportarli alla normalità”.
Le esercitazioni per il personale inizieranno a partire dall’anno nuovo: saranno svolte con l’allestimento di “scenari” e situazioni cliniche reali che possono effettivamente verificarsi nella quotidianità. “Ci aiuterà a lavorare meglio – aggiunge Agostiniani – e tutti gli operatori sono grati a Mario e Federica per essersi ricordati del nostro reparto”.
[ponticelli – usl 3]