PISTOIA. Mercoledì 10 luglio a Rovigo, al giardino di Palazzo Casalini, nell’ambito del festival “Jazz nights at Casalini’s garden” ha avuto luogo la finale del Premio Marco Tamburini 2019.
La manifestazione fortemente voluta da Rovigo Banca, per l’organizzazione, si avvale della preziosa collaborazione del Dipartimento Jazz del Conservatorio Statale di Musica “Francesco Venezze” di Rovigo ed in particolare dei noti musicisti Stefano Onorati e Stefano Paolini.
Quest’anno, a fronte dei numerosi partenti al concorso e dei cinque gruppi finalisti, il premio è andato al trombettista Jacopo Fagioli e al pianista Nico Tangherlini.
Per il giovane Jacopo Fagioli non si tratta del primo risultato di prestigio, ma sicuramente questo era un concorso, dedicato ad uno straordinario trombettista, cui egli teneva particolarmente. Il premio intitolato all’indimenticabile Marco, musicista di caratura internazionale, ideatore del Festival e per molti anni direttore dei corsi di jazz a Rovigo, nasce da un’idea pienamente condivisa tra Rovigo Banca, il Conservatorio “Venezze” e, ovviamente, la famiglia Tamburini presente all’evento.
La serata finale ha visto salire sul palco i gruppi finalisti, selezionati dall’apposita commissione tra decine di domande pervenute alla segreteria del concorso. Ciascuna formazione, composta da due a otto elementi, ha proposto due brani di Marco Tamburini.
A contendersi il premio, durante la finale, quest’anno sono state cinque formazioni: !Heck!, Michelangelo Scandroglio Group, Migrating Thoughts, Offset Quartet e Smogz. Nel complesso sono stati diciotto i musicisti ad esibirsi. Segni particolari di questi musicisti è che sono tutti giovani, molto talentuosi, provenienti da ogni parte d’Italia e molto motivati a fare della musica, del Jazz in particolare, non solo una passione ma anche la loro vita.
Si è trattato forse della kermesse che ha posto su di un palco i migliori giovani talenti jazz ora presenti sul territorio nazionale.. A stilare la classifica finale e a decretare la formazione con gli strumentisti più meritevoli è stata una giuria composta da docenti del Dipartimento Jazz del Conservatorio rodigino. A presiedere la giuria è stato invitato il celebre sassofonista, compositore e arrangiatore italo-argentino Javier Girotto. Il noto artista, poi, ha avuto modo di esibirsi nel corso della serata accompagnato da una ritmica formata da Stefano Onorati (pianoforte), Stefano Senni (contrabbasso) e Stefano Paolini (batteria).
A Nico Tangherlini e Jacopo Fagioli è stato assegnato un premio in denaro di duemila euro e il diritto a essere invitato alla prossima edizione della rassegna.
[culturidea]