PISTOIA. Giovedì 16 giugno alle 18, presso Lo Spazio di via dell’ospizio, in collaborazione con Fabbri & Monfardini, incontro con gli autori Alessandro Berselli e Gianluca Morozzi che presentano Kamasutra Kevin (Pendragon, 2016, pp. 206, euro 15,00) e L’uomo liscio (Pendragon, 2016, pp. 348, euro 15,00). L’incontro sarà condotto da Sandro Landucci.
Kamasutra Kevin di Alessandro Berselli
Kevin ha diciassette anni, frequenta la quarta liceo artistico, si interessa di cose che ai suoi coetanei non interessano e, soprattutto, non ha mai fatto sesso. Romanzo di controformazione erotica, sarcastica riflessione sulla difficoltà di diventare grandi, Kamasutra Kevin è lo schizofrenico diario di un borderline onanista costretto suo malgrado a interagire con genitori assenti, ragazze scientificamente programmate per indurlo all’umiliazione, cyberpornografia e nessuna alleanza possibile con l’universo maschile. Tutto, nell’estate che coincide con il raggiungimento della maggiore età, diventa il feroce palcoscenico per un cult generazionale sull’inadeguatezza dell’adolescenza paragonabile per intensità forse solo a Il giovane Holden. Sì, insomma. Più o meno.
L’uomo liscio di Gianluca Morozzi
Distruggere per ricostruire, costruire per distruggere di nuovo. Questo è l’unico modo per tenere viva una lunga relazione secondo Larry Lancia, bolognese, autore di una serie a fumetti di grande successo. Lui e Fiore non fanno che tradirsi, lasciarsi, tornare insieme da quando si sono conosciuti, nel 1989, su una spiaggia della riviera romagnola. All’inizio della vicenda, lo stato della loro storia è particolarmente complicato: Larry convive con una ragazza dolce, amorevole e molto ordinaria (che tradisce sistematicamente); Fiore è sposata e in attesa di un figlio. D’un tratto, dopo giorni e giorni di febbri furibonde, il nostro protagonista si ritrova in una situazione surreale: vittima di una sindrome che ha colpito solo altre quattro persone nell’ultimo secolo, si ritrova privo del pene e dei testicoli, riassorbiti nel corpo.
[lo spazio di via dell’ospizio]