FdI di Pistoia deve avere studiato politologia alla famosa Università del Sacro Elefante, dalle parti di Calcutta. A chi dà realmente noia la portavoce defenestrata a secco?
DEVE ESSERCI un gran bel gusto nel tenere la gente sul filo del rasoio come spesso fanno i politici. Se comandare è meglio che fottere (proverbio), il politico che comanda si comporta secondo schemi che sembrano seguire le regole del Kamasutra: tener tutto sulla corda all’infinito.
FdI di Pistoia, in mano al senatore La Pietra, deve avere studiato politologia alla famosa Università del Sacro Elefante, dalle parti di Calcutta. Non per nulla l’uomo di spicco del partito della Giorgia sta tenendo al palo 44 iscritti, in fila per 6 col resto di due, che sembrano destinati a non avere alcuna voce in capitolo dinanzi al padrone.
Ma allora… FdI è democratico o no? Due notizie del 2019 (Report e Primapistoia) ci parlano di tante ombre e dubbi a cui il senatore non ha certo dato una razzata di luce. Tutt’altro. Ha fatto più buio di prima.
Dinanzi alle lamentele degli allora trentina di iscritti, La Pietra parlò di commissariamento. In realtà nessun Commissario Basettoni arrivò mai a Serravalle, ma, un paio di mesi dopo il luglio 2019, La Pietra decise che Elena Bardelli sarebbe stata portavoce.
Da allora è passato più cloruro di vinile nei pozzi di Casale che politica in FdI. Perché, se anche all’improvviso in un casino di avanti-indré è nato (con taglio cesareo devastante e fin troppo invasivo) il gruppo consiliare del partito in seno alla maggioranza civica di Piero Lunardi, l’inversione a U di La Pietra nei confronti della Bardelli e la quasi ribellione interna del gruppo consiliare nei confronti della portavoce stanno portando a una estrema fragilità di tutta la struttura del partito.
Si sente dire – e non sono voci – che le crepe ormai dividono i tre membri: la sorella del senatore, Patrizia La Pietra, l’architetto Stefano Agostini e Matteo Giovannoni, il capogruppo.
Il capo dei meloniani pistoiesi è rimasto con i piedi fuori della coperta e nessuno sembra avergli voluto prendere lo sterzo del partito locale, realtà che vacilla come la Rocca sopra il buco due della galleria del raddoppio ferroviario.
Si sente dire – e non sono voci – che Agostini è stufo e pensa di cambiare passo. Si sente dire – e non sono voci – che Giovannoni vuole defilarsi: anche perché non avendo più nessuno che scrive i documenti per lui, non ha abbastanza forze per scriverseli da sé? Eppure avrebbe perfino avuto la velleità di ambire alla poltrona di sindaco…
Per oggi basta. Basta a far vedere che FdI, a Pistoia e provincia, naviga a vista. Attenzione agli scogli! I segnali, sotto costa, non sembrano buoni…
Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]
Art. 21. Sàtira