LA AUSL3 NEL “BERSAGLIO” DEL 2014

Il Tirreno, 20 giugno 2015 - Peggiora la pagella della Asl
Il Tirreno, 20 giugno 2015

PISTOIA. Due indicatori su tre relativi alla sanità pistoiese 2014 sono in fascia ottima o buona o media. È questo il dato più significativo che emerge dall’ormai tradizionale valutazione effettuata dal MeS utilizzando, per il 2014, un set di 57 indicatori. Questi sono collocati nel “Bersaglio”, una rappresentazione grafica con fasce di colore concentriche a secondo dei risultati conseguiti: verde scuro al centro (ottimi) e poi, a scalare verso l’esterno, verde chiaro (buoni), giallo (medi), arancio (scarsi) e rosso all’esterno (molto scarsi).

La Direzione Aziendale anche per il 2014 valuta complessivamente positivi i risultati ottenuti, con indicatori che necessitano ancora di miglioramenti ma con una conferma importante sul giudizio positivo nell’ambito del mondo professionale.

Gli indicatori attualmente disponibili verranno integrati successivamente con altri dati riguardanti, ad esempio, il risultato delle cure prestate (Piano Nazionale Esiti) e gli aspetti economico finanziari: due ambiti in cui lo scorso anno la AUSL 3 ha conseguito buoni risultati.

In estrema sintesi si può dire che l’assistenza territoriale consolida le buone performance del 2013 ed, anzi, registra indicatori in ulteriore miglioramento; quella ospedaliera presenta, invece, un quadro più articolato con alcuni aspetti da migliorare soprattutto in ambito organizzativo.  

Il “bersaglio” evidenzia chiaramente che devono esser migliorati i percorsi assistenziali relativi all’integrazione ospedale-territorio; infatti risultano elevati i ricoveri che si protraggono oltre i 30 giorni: la AUSL3 ha pertanto attivato un progetto specifico che ha già comportato un sensibile miglioramento rispetto al 2013 sia a Pistoia che in Valdinievole.

Una ulteriore dimostrazione dei progressi in atto nell’integrazione ospedale-territorio è data dal numero dei pazienti che sono dimessi dall’ospedale con un piano assistenziale domiciliare già attivato: la ASL 3 in Toscana è seconda alla sola Arezzo.

Da Facebook
Da Facebook

In generale sono particolarmente positivi (area verde, scura o chiara) gli indicatori relativi all’assistenza domiciliare (4,39 con media regionale è 3,30) che comprende ad esempio gli anziani dimessi dall’ospedale e visitati entro le successive 48 ore a casa; sempre in area verde si colloca l’assistenza materno infantile territoriale (3,37 con media regionale del 2,52), in particolare per quanto riguarda l’elevata percentuale di donne seguite dai Consultori durante la gravidanza ed il basso numero di interruzioni volontarie di gravidanza.  

Un aspetto al quale verrà riservata molta attenzione è quello legato al sistema dell’Emergenza Urgenza; fermi restando i buoni risultati dell’emergenza territoriale (118), per quanto riguarda i Pronto Soccorso sono in atto interventi per la riduzione dei tempi di attesa che risultano ancora elevati.

Continua ad essere sopra la media regionale la propensione dei pistoiesi alle donazioni di organi e tessuti (4,17 con media regionale del 3,67).  

È risultata soddisfacente la qualità professionale degli operatori ospedalieri; ad esempio risulta molto elevata la percentuale degli interventi in laparoscopia delle colecistectomie (80%) e delle appendicectomie acute delle giovani donne (94%); molto contenute risultano anche le percentuali di parti cesarei (18%) e di episiotomie (23%).

pistoia_ospedale_san_jacopo
L’ospedale San Jacopo di Pistoia

Dopo un infarto uomini e donne ricevono le stesse cure (angioplastica) e negli stessi tempi: questo risultato, non scontato, pone al primo posto in Toscana la AUSL3.

Nei tempi di attesa per visite specialistiche e prestazioni ambulatoriali non urgenti anche la AUSL 3, come la gran parte delle aziende sanitarie, si colloca in fascia arancione trovandosi allineata con la media regionale; la Direzione continua comunque a dedicare particolare attenzione ed impegno per ridurre le attuali attese. 

Per quanto riguarda la spesa farmaceutica territoriale nel 2013 la AUSL3 era collocata in fascia rossa con una riduzione del 2%, nel 2014 l’indicatore passa in fascia arancione dimostrando che sono necessarie ulteriori azioni di miglioramento e appropriatezza. 

[scritto da daniela ponticelli, giovedì 18 giugno 2015 – ore 16,30]

 


 

VEDERE SOLO QUELLO CHE SI VUOLE

 

Il Tirreno, 20 giugno 2015 - Peggiora la pagella della Asl
Il Tirreno, 20 giugno 2015 – Peggiora la pagella della Asl

SIAMO STATI I PRIMI, con il nostro Marco Ferrari, ad analizzare i risultati del Sant’Anna sulla sanità Pistoiese.

Abbiamo posto domande all’Asl – con delle Pec alle quali non ha risposto. Ha risposto, invece, il 18 giugno (come vedete) con questa nota del cosiddetto ufficio-stampa che, a fronte di pessime (e dimostrate) performances dell’azienda distrutta da Abati e dai suoi tagli (vedi e credi, se non a noi, ad altri), continua a proporre al popolo e al contado le luccicanze dei mille risultati positivi di questa realtà-Pistoia che è, e resta, classificata sostanzialmente come il fanalino di coda della Toscana. Per lo più.

Ieri, 20 giugno, lo stesso Tirreno apriva Pistoia con l’allarme-caduta della nostra sanità: e voi, lettori, come chiamereste questa differenza di vedute? Questo modo di contraddire l’evidenza da parte dell’Asl? Non avreste voglia di dire che l’Asl 3 ci propina solo ciò che vuole vedere e tradisce, con solare evidenza, il dovere di essere chiara e di rispettare il principio della verità nei confronti del pubblico e dell’informazione del pubblico? Provate a leggere i doveri dei giornalisti di azienda (Carta dei doveri del giornalista degli uffici stampa) e cercate di darvi una risposta.

La sanità di Rossi prima e dopo la sua riforma toscana
La sanità di Rossi prima e dopo

Noi la vediamo così e non altrimenti: e non possiamo accettare – consci dei nostri doveri di informare correttamente – che la situazione venga rappresentata come l’oro di Bologna, quello che, a guardarlo, fa vergogna.

Non ci piace – e pensiamo che non piaccia ai toscani (anche se lo rivotano da veri minus habentes) che da Enrico Rossi in giù si faccia opera di propaganda fide per dare a intendere che «tutto va ben, madama la marchesa».

Un’operazione di questo genere ha un solo nome: informazione aziendale; ovvero pubblicità; ovvero réclame; ovvero – per parlare più terra-terra – velinieria d’istituto, anche se questo termine non piace ai dirigenti dell’Asl 3.

È offensivo, questo termine, o siamo noi gli offesi a cui si vuole fare credere che questa è la sanità di Pangloss? La funzione del giornalismo e dell’informazione è forse una edulcorazione falsificata e falsificante? Ed è questo il modo in cui, in questo caso i pistoiesi, devono essere trattati?

Edoardo Bianchini

________________

 

Il comunicato Asl-Ponticelli è nella sua forma integrale: con neretti e sommarietto originali e senza alcun ritocco.

Vedi anche:

Scarica:

Print Friendly, PDF & Email

4 thoughts on “LA AUSL3 NEL “BERSAGLIO” DEL 2014

  1. In Italia, purtroppo si ha sempre la sensazione che le valutazioni siano delle burlette, la prassi è l’autovalutazione oppure, fingendo di adeguarsi a standard internazionali, ci si fa valutare da organismi terzi, che però non lo sono mai per davvero. perchè scava, scava trovi che spesso il valutatore è legato a doppio filo al valutato….d’altro canto possono scrivere quello che gli pare, ma i cittadini che hanno a che fare con la sanità locale avrebbero molte cose da dire, se qualcuno li volesse ascoltare (mi sembra un po come a scuola dove tutti dicono di avere lo studente e le sue esigenze al primo posto e poi, chissà come, chissà perchè, siamo all’ultimo posto per capacità di scrittura e lettura e penultimo per capacità di calcolo delle classifiche PISA dell’OCSE…che no ha sede in Italia….)
    Massimo Scalas

Comments are closed.