la battutaccia. COME SILVIO UN TEMPO FU, SPUNTA IL MAZZA A FAR CUCÙ


Ora sì che i comunisti pistoiesi possono essere contenti! Habemus Okkionem burracistam pro secretario de mensa pappatoria in Parco Viridi! Dopo aver letto tutti i libri di Salgari, spunta “La tigre di Quarracem” che può manipolare a piacere il con[s]iglio comunale di cui è presidente; il sindaco Baby-Romy suo subalterno, e tra poco tutto il partito disperso dalla pròvvida guida della Schlein. Marco servì sempre fedelmente il Pd fino ad assumere, come dirigente dell’ufficio del territorio di Quarrata, il cognato del senatore Dario Parrini, il famoso geometra-ingegner Iuri Gelli, falso testimone in aula dinanzi al giudice Gaspari. È anche grazie a lui, dirigente dell’Enel – come scrisse – luccianese di nascita e quindi collinare, che il Montalbano oggi “casca addosso” al famoso Patrizio Mearelli, Duca de La Chemise



ANCHE COSTUI SEMPRE AL PD FEDELE

PUÒ ACCENDERE A MARIA LE SUE CANDELE!



Se fare il segretario del Pd richiede altissima competenza a giocare a burraco e a raccontare minchiate d’ogni genere, Marco da Lucciano è il vostro Brancaleone non da Norcia, ma da Morchia…

 

Non ve lo mando a dir dietro, ma il Mazzanti se non è un caimano, poco ci manca. Vi ripropongo alcuni episodi significativi:

  1. Con il suo giannizzero, il comandante dei vigili Marco Bai, salvò il popò al Simone Niccolai, dandogli il tempo di smantellare a corsa i suoi capannoni abusivi costruiti nell’orto di casa.
    Il Simone è ancora là a fare l’assessore all’edilizia. Vi sembra regolare? E vi sembra regolare che una procura che vede le caccole, non riesca a vedere un Titanic che affonda?
  2. Sempre col il suo giannizzero Bai e grazie alla sua collusione, pur non indossando le mascherine in piena emergenza Covid, non è mai stato sottoposto alle pene previste per legge dai suoi governi graditi. Vi sembra democratico davvero questo modo di agire del Mazza?
  3. Pur assessore ai lavori pubblici e vice della SS Gori, la sindaca inutile; e pur avendo approvato e riapprovato in vari momenti il regolamento edilizio-urbanistico di Quarrata nelle sue trasformazioni, informato per conoscena presuntiva delle norme, ha preferito che la procura – con le bizze schizofreniche di Curreli senza omologazione – mi mettesse ai domiciliari per non rompere le palle al falso dottor Romolo Perrozzi, favorito dagli amministratori locali e dalla procura. A me sembra mafia…

Onestamente mi fa senso (e mi dà anche urti civili di vomito) il solo pensiero di dover ricordare che gli ho insegnato per un trimestre mentre era in terza media.

Mi fa pena – per la gente che lo applaude e gli crede – sapere che, da figlio del popolo, è finito fra le file della corruzione mafiosa locale.

Il Mazzanti diventerà comunque santo perché è la persona giusta, insieme al suo burattino di sindaco Baby-Romy, per omaggiare don Ciotti con la cittadinanza onoraria di un Comune che gronda morchia da ogni parte. Anzi: v’affoga dentro.

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.info]
© LineaLibera Periodico di Area Metropolitana


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