la battutaccia. IL MAGGIORE DEI CC-PISTOIA, ANTONIETTA PETRONE, VISITA LA MAIC ACCOLTA DA DON MANONE BARDELLI

Da “Mani Pulite” a ugne da ripulire? L’osservazione di un lettore rompipalle


OLTRE AL PREFETTO COL BARDELLI IN GITA

ANCHE “L’ARMA” UN BEL DÌ SARÀ SERVITA?


 

Esempi di manone nella storia dell’arte [da F.M. Sardelli, Proesie II, Il Vernacoliere, pp. 28-9, 2008]

Don Luigi Egidio, ogniqualvolta c’è uno straniero in arrivo a Pistoia, si sdoppia, si stripla e si squaderna (direbbe Dante Alighieri, il fascista dei progressisti), per attrarlo sui suoi scogli non delle sirene – perché il direttore non canta come le mitiche figure care ad Ulisse – ma delle Simplègadi, promontori-isole di roccia che, al passaggio delle navi, improvvisamente fungevano da morsa atta a stiacciàre i naviganti con la velocità di una tagliola da volpi.

Per don Manone, così appellato in virtù delle sue sempre ben evidenti propaggini degli arti superiori, le rocce da spiàccico sono due: 1. la fondazione Maic-Maria Assunta in Cielo; 2. la molto più concreta realtà, ad usum proprium suaeque familiae, impropriamente detta «Tvl-Tv Libera Pistoia», dove il qualificativo “libera” è la paretimologia varroniana che indica quanto poco sia libera quella tivvù nata per il pubblico e divenuta, pian piano, un personale possesso di bardellica famiglia.

Così il nostro solito lettore rompipalle, quello ormai noto che ci fa da segreteria di redazione e ci propina le curiosità-ovafresche di giornata, s’è divertito a segnalarci, oltre le manone di don Luigi, anche le ungne del presbitero. Con la battutaccia che segue:

Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio, a lode e gloria del suo santo nome e anche a beneficio nostro e di tutta la sua santa Chiesa (ma prima, prete, làvati accuratamente le ugne).

[redazione@linealibera.it]


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