la battutaccia. PETTEGOLI, CIACCIONI E POLITICI DEI NOSTRI MARONI…


Di recente si è sviluppato un dibattito – su una di quelle cose che si chiamano Serravalle FB e che servono solo a confondere le idee della gente – che riguarda il finanziamento di Linea Libera. Se non ho capito male l’Elena Bardelli si sta preoccupando perché questo giornale – secondo il suo punto di vista – sarebbe finanziato da FdI



FINANZIATI DALLA GIORGIA 

DI QUATTRÌN N’ABBIAMO UN’ORGIA 

MA IL LA PIETRA CE LI PIGLIA 

PER PORTARSELI IN FAMIGLIA


Dice che su questa testata ha visto la reclamizzazione delle iniziative di quel partito che fu suo e che poi il senator La Pietra Plastilina della Zappa le tolse di mano perché preferiva gli ex-comunisti/democristian-margheritini, stile Irene Gori.

Quando Salvatore Maiorano, che mi conosce bene, le ha detto che se la campagna di FdI poteva esserci sì, ma solo come rimbalzo dai canali Google-Pubblicità, l’Elena – che fra l’altro è stata anche mia allieva al liceo Forteguerri, ma evidentemente in tre anni non è riuscita a capire chi sono – ha concluso dicendo: «Ma allora i giornalisti di Linea Libera si attivino per farla togliere» la pubblicità di FdI.

Non voglio prendermela per questo suo macroscopico errore di valutazione. Ma un paio di cose gliele voglio ricordare, perché deve imparare ad essere più cauta ed equilibrata.

Èccole:

  • se ad Agliana appoggiai la destra di quel fallimento del Benesperi, fu solo per spazzar via la gromma di 75 anni di comunismo insopportabile.
    Visto quello che ci ho guadagnato (una condanna per calunnie e falsi in aula dal Benesperi-Cacaiola e dal Ciottoli-Buzzurrone: fortunatamente tutta roba destinata a finire nel cesso), il solo pensare che questo giornale possa essere finanziato da FdI, è una bestemmia.
  • Se poi Google mi mette in pagina la pubblicità della Giorgina, quale regola morale mi imporrebbe di non dover riscuotere 10 o 15 € di proventi pubblicitari?
    La Stessa chiesa di Bergoglio ci insegna che «pecunia non olet», il denaro non puzza di merda, pur essendo definito «sterco del diavolo» (di cui, però, il Vaticano è stracolmo).
  • In questo momento nella cassa di Linea Libera ci sono la bellezza di 290 € circa: e dobbiamo ancora pagare il nostro commercialista e le pratiche per la revisione della nostra cooperativa. Quindi siamo sotto di almeno un paio di migliaia di €!

 

Sarebbe davvero bello, cara Elena, che La Pietra Plastilina della Zappa ci facesse finanziare dal tuo partito sostanzialmente cieco, sordo e muto sulle puttanate che viviamo in Italia, da Landini ai magistrati rossastri.

E se lo potrebbe permettere perfino lui di finanziarci di tasca propria, con le grasse indennità che tira dal popolo lavoratore a cui va tranquillamente in culo perché, in tutto lo spurgo di certi servizi giudiziari che ammazzano Pistoia, l’unica cosa che gli interessa è solo quella di non essere preso di mira se esprime una opinione sulla anomalìa del Terzo Piano.

Ora la domanda te la rigiro io: hai letto bene quello che ho scritto? Come fai a dire che Linea Libera è un giornale di merda finanziato da una banda di sguinzagliati appiccicati al capezzolo della vacca come una lampreda vampira al suo pescione da ciucciare?

Tieni presente che, se dio vuole, siamo abbastanza vecchi per mandare tutti al paese di Beppe Grillo.

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.info]
© LineaLibera Periodico di Area Metropolitana


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