MONTECATINI. Forza Italia Montecatini convoca la stampa e parla della bella città termale (che fu e che sarebbe bene tornasse ad essere) a 360 gradi.
Alberto Lapenna, Massimo Boni, Marco Calistri e Andrea Gabbani hanno tante cose da dire e le dicono a getto continuo, passandosi la palla a vicenda, senza intoppi.
In ordine i temi affrontati sono tanti, dal più caro e sicuramente centrale della sorte delle Terme, alle problematiche idrauliche in zona Kartos/Polo scolastico da realizzare, al raddoppio ferroviario e ultimo ma non ultimo l’arrivo di migranti in città.
Si inizia da una critica senza se e senza ma al rifacimento di Piazza del Popolo, Marco Silvestri parla di gravi errori, di materiali utilizzati inadatti con costi di manutenzione elevati: chi ha fatto il collaudo ci avrà pensato?
Nel capitolato si indicava materiale di buona qualità, che è come dire fate voi, infatti dopo due anni si deve intervenire con il recupero, anche a causa del fondo che non è stato preparato a dovere (come appiccicare un francobollo sulla sabbia…).
Interviene Andrea Gabbani di rinforzo chiedendo: “Chi è che ha fatto il collaudo? Tecnici evidentemente inadatti e comunque se questa scelta fosse stata fatta per casa propria ci si sarebbe riflettuto meglio”.
Nel progetto di tutto l’arredo della città non c’è una linea comune, almeno nel centro storico dovrebbe esistere un’unitarietà che invece è totalmente assente, continua Massimo Boni.
Quanto alla situazione delle Terme i forzisti di Montecatini si rammaricano di sapere molto poco di quello che bolle in pentola, il Sindaco e la giunta evidentemente non perdono tempo ad informarli, un male comune anche di qua dal Serravalle, aggiungiamo noi.
Comunque Massimo Boni, a noi che chiediamo più specificamente delle Terme, dice subito che siamo al concordato e che l’amministrazione delle Terme parla di dismissione dei beni immobili strategici, “ma quali sono poi questi immobili strategici se non c’è un progetto generale di città? Quanto alle proposte – continua – bisogna fare un passo indietro e tornare a livello di cura delle acque”. Garantisce che di acqua ce n’è abbastanza per curare tutta l’Italia. Non manca l’acqua, manca la ricerca scientifica che spieghi la salubrità di quest’acqua…“per uscire da questa crisi si deve recuperare questo nostro giacimento prezioso”.
Anche Alberto Lapenna tornerà su questo punto. “È necessario promuovere e finanziare la ricerca scientifica sulla qualità e salubrità delle acque montecatinesi, riportare all’attenzione del grande pubblico nazionale e internazionale il valore di questa risorsa che è irriproducibile a differenza delle vasche idromassaggio o di qualsiasi altro pur interessante presidio al benessere psicofisico, di cui chiunque può dotarsi”.
Il coordinatore provinciale continua informandoci che lui stesso compra l’acqua Boario in bottiglia per la cura del fegato, e denuncia: “Montecatini ha rinunciato a vendere la propria acqua per non spendere duecentomila euro per l’impianto di imbottigliamento…”.
Ci racconta poi che al posto di ospitare medici e scienziati a Montecatini stanno per arrivare gli immigrati e qui fa un appello al Prefetto che non metta loro a disposizione, come si vocifera, una villa che sta proprio dietro al Comune, perché Montecatini è città turistica e con tutto il rispetto per chi deve essere accolto non è il caso di ospitarli proprio in città. Il Sindaco Bellandi – riferisce Lapenna – avrebbe garantito di mettersi di traverso di fronte a questa eventualità.
Parla Andrea Gabbani, architetto, della situazione della Kartos – ha contribuito all’indagine tecnica relativa alle problematiche idrauliche in zona – e della possibilità di realizzare lì il Polo Scolastico.
Gabbani esordisce dicendo che la proposta è forse ambiziosa ma basata su dati oggettivi. Intanto l’amministrazione parte con l’impacchettamento dell’eternit della copertura, operazione dal costo di centomila euro circa ma che serve a poco perché si tratta di una verniciatura che ha inoltre bisogno di manutenzione annuale, inoltre in caso di rottura le fibre di amianto si spargerebbero comunque nell’aria.
E poi quell’area per l’amministrazione pubblica avrebbe un grande valore, per un privato nessuno. L’amministrazione potrebbe diluire in 99 anni il project financing e realizzare un polo scolastico che darebbe impulso alla zona sud rivitalizzandola commercialmente per l’accresciuta viabilità. Quindi: bonifica Kartos con realizzazione della scuola, uguale riqualificazione della zona con viabilità dedicata.
La proposta comune che viene dai forzisti montecatinesi è quella di una più marcata progettualità per non dover continuare ad andare avanti per emergenze.
Alberto Lapenna ci tiene a sottolineare che Forza Italia si caratterizza come forza di governo, non opposizione contraria a prescindere.
Anche per quanto riguarda l’altro importante tema che da lunghi anni aleggia sulla testa dei montecatinesi ma languisce nei cassetti dell’amministrazione, il raddoppio della ferrovia: i rappresentanti di Forza Italia sono d’accordo e disponibili solo per l’interramento, in mancanza, dichiarano, meglio niente.
[Paola Fortunati]
Errata corrige: naturalmente il coordinatore comunale di Forza Italia di Montecatini si chiama Marco Silvestri e non Marco Calistri come da noi, per mero errore materiale, scritto nell’articolo. Ce ne scusiamo con l’interessato e con i lettori tutti.
P.F.