QUARRATA. [a.b.] L’istituto comprensivo “Bonaccorso da Montemagno” ad anno scolastico avviato, dopo avere constatato “difficoltà organizzative” dovute ai due rientri pomeridiani (per le classi normali) che obbligano gli studenti a una pausa mensa di soli 30 minuti, ha distribuito alle famiglie un questionario con alcune alternative “più funzionali per l’organizzazione del tempo scuola (5 giorni) e più efficaci dal punto di vista didattico al fine di garantire nella maniera migliore il successo formativo dei ragazzi (6 giorni)”.
L’indagine conoscitiva – a quanto scritto nello stesso questionario distribuito nella giornata di venerdì – non sarà comunque vincolante sulle preferenze dei genitori. L’orario della scuola primaria a tempo normale – lo ricordiamo – è di 27 ore complessive.
Tre le opzioni che vengono presentate. Di queste la C (con orario articolato su 6 giorni) “può apparire un ritorno al passato ma la proposta è il frutto di una ricerca sulla qualità degli apprendimenti. Durante l’orario mattutino gli apprendimenti sono migliori e si raggiungono risultati decisamente più positivi. Inoltre terminate le lezioni scolastiche alle 12:30 (oppure alle 13) permette una migliore gestione dei pomeriggi anche per la partecipazione alle attività pomeridiane di recupero e ai laboratori del progetto Welcome”.
A questo proposito Valter Pretelli, genitore nonché dipendente comunale, scrive:
Venerdì a mia figlia a scuola hanno consegnato il questionario. Chiederò anche a chi di dovere ma vorrei fare alcune domande se qualcuno sa rispondermi.
Il questionario affronta una questione come l’orario scolastico che va a incidere sostanzialmente sulla vita dei bambini e delle famiglie. Non era il caso di organizzare incontri con le famiglie e gli insegnanti su questo argomento invece di presentare un foglietto con poche e scarne spiegazioni?
Cosa è cambiato nelle regole della scuola da obbligare ad una pausa di soli 30 minuti per il pranzo? Negli anni passati non era così. Il questionario, per quanto conoscitivo e non vincolante è comunque condizionante ed orientato. Le proposte sono considerate più funzionali per l’organizzazione del tempo scuola”… per chi e secondo chi?
Più efficaci dal punto di vista didattico ripeto per chi e secondo chi?
Allora fino ad ora c’è stato proposto un modulo di orario scolastico poco funzionale e poco efficace? Non c’è male.
Vado nel dettaglio. Nessuno ha valutato che tutte le proposte con ingresso alle 8.00, alle 8.15 e alle 8.20 non sono praticabili per l’impossibilità del Comune di garantire lo scuolabus a chi ne usufruisce non avendo il tempo di fare il giro delle primarie dopo la media che entra alle 7.50? Qualcuno mi spiega la coerenza con quanto affermato circa funzionalità e ed efficacia rispetto all’opzione B (peraltro non attuabile) con una permanenza a scuola di 5 ore e 25?
La faziosità del questionario emerge anche dalle spiegazioni date al termine dello stesso circa l’opzione C: frutto di una ricerca sulla qualità… di chi? Ripeto. Fino ad ora siamo stati ingannati?
Concludo. Nel questionario manca l’opzione D. Quella che prevede il mantenimento dell’orario attuale, non messa forse perché avrebbe in maniera conoscitiva e non vincolante raccolto la maggioranza dei consensi di quei genitori che, secondo questo questionario, preferiscono per i loro figli una scuola meno funzionale e meno efficace…
Mi scuso per la lunghezza (avrei da aggiungere altro circa per esempio la eventuale possibilità di passaggio a tempo pieno per chi non condividesse l’eventuale cambio orario) e vi ringrazio per l’attenzione e le eventuali risposte.
P.S.: Dimenticavo. Da chi proviene questo questionario. Intestato ma non firmato e non accompagnato da alcuna spiegazione?
Interessante. Ritengo comunque che sia stata una buona idea, quella di chiedere un’opinione e non sono sicura che come stanno ora le cose piacesse davvero a tutti, come è stato scritto. Io ho cominciato a battermi per un ritorno al “vecchio” orario comprensivo del sabato nel lontano 2008, quando dovevo iscrivere la mia primogenita. Capisco che ognuno abbia le sue idee e le sue esigenze, ognuna d’eguale valore alle altre, ma il ritorno ai “santi vecchi” non mi sembra così sbagliato. In fondo, senza tante ricerche scientifiche, si sa che la mattina si apprende meglio ed il lavoro dei ragazzi risulta molto meno pesante. Mettere un solo rientro, poi, che senso ha? Solo l’utilità pratica di togliere il sabato, facendo lezione a bambini stanchi col pasto sullo stomaco… Boh. Comunque vedremo!
Marta Gradi
Lavoro come docente nella scuola media e abbiamo un orario 5 ore al giorno 6 giorni a settimana.
Devo dire che già la quinta ora sia per i ragazzi che per noi insegnanti è faticosa,
Quando ho lavorato in scuole come la Cino da Pistoia che fa le 6 ore in 5 giorni la sesta ora era uno strazio (e per fortuna che la mia materia, Ed Fisica, è piacevole e rilassante per i ragazzi) per quanto riguardava attenzione e concentrazione.
Immagino quello che potessero essere le ultime ore di matematica, grammatica, lingue tanto per fare un esempio.
Sentivo il disagio e la stanchezza io che 6 ore consecutive le facevo solo un giorno a settimana, figuriamoci chi le doveva subire tutti i giorni.
Ci sono poi le lamentele per i troppi compiti assegnati: fare un orario su 5 giorni vuol dire uscire da scuola più tardi, mangiare tardi, avere i pomeriggi corti per fare sia i compiti che le altre attività di tutti i ragazzi, dallo sport allo svago.
Vuol dire anche che i compiti per il giorno dopo saranno in funzione delle 6 ore e non delle 5, quindi carico maggiore.
E tutto questo per cosa? Per avere un giorno libero in più>? Per alzarsi tardi una mattina in più? e d’altronde non sarebbero due giorni di festa perchè i compiti per lunedì ci sarebbero comunque e sarebbero per 6 ore………
Meditate gente, meditate………..