PISTOIA. In un momento di grande difficoltà per l’occupazione e l’economia pistoiese, mentre è ancora in corso la conta dei danni sia per quanto riguarda le attività economiche che per le famiglie, a seguito della calamità naturale che si è abbattuta nel nostro territorio fatto prevalentemente di piccole e piccolissime imprese, la Cgil di Pistoia ricorda, e si mette a disposizione dei lavoratori, che esistono prestazioni erogate da Enti Bilaterali che cercano di attenuare attraverso prestazioni di carattere economico eventuali perdite sia dal punto di vista della sospensione delle giornate lavorative che per il ripristino del normale ciclo produttivo.
Nello specifico, l’Ebret-Ente Bilaterale dell’Artigianato Toscano – ha nel proprio regolamento due prestazioni che vanno in questa direzione: indennità per sospensioni e ripristino del ciclo produttivo a seguito di calamità naturali.
La prima prestazione riguarda i lavoratori dipendenti di aziende artigiane che sono sospesi dal lavoro a causa di totale o parziale interruzione del ciclo lavorativo a causa di un evento naturale imprevisto ed imprevedibile che interessa il ciclo produttivo occorso all’impresa di cui sono dipendenti. Vengono erogate fino ad un massimo di 240 ore nell’anno solare con un’integrazione salariale nella misura del’ 80% della propria retribuzione.
La seconda prestazione viene erogata alle imprese che hanno dovuto sospendere in maniera totale o parziale il proprio ciclo lavorativo ed ha la caratteristica di aiutare l’Azienda a ripristinare il normale processo produttivo interrotto a causa del verificarsi di evento dovuto a calamità naturale. La misura dell’integrazione prevista è un contributo del 30% dei costi sostenuti fino ad un massimo di Euro 5200.
“Si tratta evidentemente di interventi significativi anche se non risolutivi, ma che vanno comunque nella direzione di salvaguardare i livelli occupazionali attraverso prestazioni di garanzia del salario e di sostegno alle imprese – afferma Daniele Gioffredi –. La Cgil di Pistoia attraverso le proprie strutture e a disposizione dei lavoratori per ogni ulteriore chiarimento al fine di affrontare al meglio ed utilizzando tutta la strumentazione prevista questa difficilissima situazione”.
Oltre alle ricordate prestazioni già regolamentate c’è sicuramente spazio, nell’ambito della bilateralità territoriale (penso alla Cassa Edile, al Fila) per interventi volti ad esempio a promuovere la riprogettazione e la ricostruzione di luoghi e spazi della città sfigurati dalla calamità dei giorni scorsi, coinvolgendovi magari giovani professionalità.
In questo senso Gessica Beneforti aggiunge “Come parte sindacale siamo disponibili ad impegnare risorse che vadano in questa direzione e crediamo che questa discussione possa e debba trovare spazio, oltre che nei luoghi della bilateralità, anche nel prossimo comitato esecutivo di Pistoia Futura”.
[comunicato cgil]