PISTOIA. Nella giornata del 19 marzo abbiamo appreso della manifestazione di protesta organizzata in mattinata da un gruppo di militanti di CasaPound davanti al Centro per l’Impiego di Pistoia che riteniamo inaccettabile ed offensiva.
La riforma dei servizi per l’impiego del 2000, nel superare i vecchi uffici di collocamento, ha creato, in capo alle Province, servizi in grado di seguire i disoccupati, sia per ciò che attiene le pratiche amministrative, che per ciò che riguarda l’orientamento, la formazione professionale e la ricerca attiva di lavoro. Su questi servizi il nostro paese ha investito risorse in maniera nettamente inferiore rispetto agli altri paesi europei: a fronte dei 500 milioni di euro investiti complessivamente dall’Italia, la Germania ha investito 5 miliardi euro, la Gran Bretagna 6,5 miliardi, la Francia addirittura 7!
Ci preme ricordare che circa la metà degli dipendenti di queste strutture, nella nostra Provincia – ed in buona parte del nostro paese – sono, paradossalmente, precari da anni (più di un decennio, per quanto riguarda la nostra realtà) sia a causa dei reiterati blocchi delle assunzioni nel pubblico impiego, sia perché nonostante la riforma sia operativa da anni, non si è mai fatto un serio investimento su queste realtà, basti pensare che un operatore dei Centri per l’impiego Italiani ha mediamente in carico 280 disoccupati, in Germania il rapporto è, al contrario, di un operatore ogni 42 utenti. Ancora più esemplificativi sono i dati relativi al numero complessivo degli addetti: nella nostra Regione, i servizi per l’impiego occupano circa 1.000 dipendenti dei quali la metà ha contratti precari di diverse tipologie, la regione tedesca della Renania Palatinato (che ha le stesse dimensioni della Toscana) occupa in questi servizi circa 5.500 dipendenti: di cui circa 1.000 nel capoluogo, Magonza.
Attaccare ed offendere i dipendenti di questi servizi, che quotidianamente, con passione e con difficoltà crescenti, sono a contatto con il disagio e la disperazione di chi cerca lavoro, lo riteniamo un atto non solo estremamente violento e demagogico, ma anche sintomatico della non conoscenza, da parte di CasaPound, del lavoro e delle attività svolte da tutti coloro che operano all’interno dei servizi: una manifestazione di ignoranza davvero eclatante, a fronte della ricerca di un po’ di visibilità e pubblicità a basso costo. È peraltro inaccettabile l’evidente strumentalizzazione, al solo scopo di ottenere un facile consenso, di chi vive la drammatica situazione della disoccupazione.
Il vero tema è oggi come uscire dalla crisi economica e sociale e porre le basi per creare occupazione stabile e di qualità.
Segreteria Cgil Pistoia
Segreteria Fp Cgil Pistoia