la città. POGGI E BUCHE, MA NESSUNO CI FA CASO

Il tombino di Capostrada. 1

PISTOIA. Ci passo tutti i giorni. Lo vedo tutti i giorni. Lo scanso tutti i giorni, dovendo così scendere dal marciapiede, con carrozzina e la mia nipote che ho appena ripreso dall’asilo.

Mi chiedo, avendo purtroppo avuto a che fare con un malato grave: e se fossi io in carrozzina? Per una di quelle malattie che lì mi costringe, come farei?

Lo vedo tutti i giorni e mi chiedo se nessun altro lo veda eppure è accanto a un negozio che raccoglie molti avventori.

Allora mi dico: torno a casa e avviso per email la Circoscrizione; poi come le altre volte se non viene data esecuzione ai lavori (né tantomeno risposta), scriverò al Sindaco e certamente qualcosa avverrà.

Stando dietro alla nipote, mille altre cose da fare, me ne dimentico regolarmente. Poi la fortuna d’incontrare una pattuglia di Vigili Urbani. E cosa può pretendere di più il cittadino che incontrare e poter parlare con l’autorità in divisa del tuo Comune?

Siamo a martedì o mercoledì della scorsa settimana, quella che è andata dal primo al 6 di maggio, in piazza della Chiesa a Capostrada in via Pio X, ecco una pattuglia: auto ferma, vigili in piedi accanto all’auto con un autovelox sul tetto.

Il tombino di Capostrada. 2

Mi avvicino e faccio presente che in angolo tra il piazzone di Capostrada e la via Dalmazia, proprio l’angolo della bottega e forno Capecchi, tra i civici 411 e 409, c’è un tombino in cemento sul marciapiede con la lapide rotta, divisa in due e già sollevata a “V”, pericolosa perché al passaggio, può in qualsiasi momento cedere e far entrare in buca lo sfortunato malcapitato disattento.

Il vigile diligentemente chiede informazioni dettagliate e prende nota. Finalmente, domani passando dal solito posto lo troverò quantomeno transennato.

Mera speranza: siamo al mercoledì di sette giorni dopo e niente è avvenuto, nemmeno il più elementare atto di un’amministrazione capace e attenta: niente, anything, rien, nicht… ancora nello stesso stato con tutta la sua pericolosità per l’eventuale filotto: l’inciampo e la caduta in buca.

Sono altresì sicuro che il vigile urbano abbia fatto il suo regolare rapporto, poi inoltrato all’ufficio competente ed ahimè “sbirciato” da chissà quali e quanti passacarte qualsiasi cui frega poco o niente, tanto da quel marciapiede loro non ci passeranno mai.

E pensare che in questi giorni c’è una squadra di operai che sta lavorando in via Pio X ad una manciata di metri…

Cittadino indignato

Print Friendly, PDF & Email