PISTOIA. Durante la presentazione dell’atto, la vicesindaco ha ricordato che per i lavori di somma urgenza sono stati redatti 112 verbali e svolti 219 interventi, per un importo complessivo di 2 milioni e 67mila euro. Di questi, 1.219.477 euro sono stati coperti dall’amministrazione utilizzando le risorse disponibili in bilancio, mentre per i restanti 847.621 euro sono state individuate due fonti di finanziamento: il rimborso atteso dall’assicurazione (per un importo di 500mila euro) e gli oneri di urbanizzazione (per 347mila euro).
Su tali scelte, il gruppo Pistoia Domani si è detto perplesso, evidenziando che la strada migliore da percorrere sarebbe stata quella di riconoscere un debito fuori bilancio, così da rafforzare la posizione del Comune nei confronti del governo regionale e nazionale. Dubbi sono stati espressi inoltre sul ricorso agli oneri di urbanizzazione.
Sulla stessa linea il Movimento 5 stelle che ha anche aggiunto di aver ricevuto i documenti relativi alla parte economica delle somme urgenze in ritardo rispetto ai tempi necessari per una discussione approfondita.
Il gruppo di Forza Italia ha dubitato che ogni lavoro di somma urgenza effettuato sia stato tale, passando poi a criticare la mancanza di un elenco fornitori a cui poter far riferimento e l’entità degli introiti ottenuti dalla vendita della legna, considerati troppo esigui.
Apprezzamenti sulla gestione delle somme urgenze sono venuti dal Pd, il cui intervento è stato seguito da quello di Pistoia Spirito Libero che si è detto d’accordo con la procedura adottata dall’amministrazione nel coprire le spese sostenute.
Il gruppo di Pistoia Futura è tornato a puntare l’attenzione sulle difficoltà dimostrate da Enel al momento dell’emergenza e si detto perplesso sulla gestione del taglio degli alberi e sulla scelta di non riconoscere il debito fuori bilancio.
La lista civica Pistoria 1117 si è soffermata sulla definizione di “somma urgenza”, evidenziando che sul tema non c’è chiarezza, e ha proposto di preparare una delibera in cui viene stabilito di applicare automaticamente sui lavori di somma urgenza un ribasso del 10 per cento.
Nella replica, l’assessore al bilancio ha specificato che riconoscere un debito fuori bilancio sarebbe stato un errore politico perché trasformare la delibera in oggetto in irregolarità amministrativa, quale è un debito fuori bilancio, nel mentre sono state trovate le risorse necessarie alla copertura, avrebbe indebolito l’amministrazione nei confronti dello Stato, al quale invece va richiesto con forza l’impegno a rimborsare come di competenza le spese di somma urgenza sostenute per eventi calamitosi.
Inoltre è stato precisato che la scelta di presentare due diverse delibere, una di variazione al bilancio di previsione e l’altra per il riconoscimento dei lavori di somma urgenza, è stata dettata dalla volontà di dare maggiore chiarezza alla procedura adottata.
Le due delibere sulla somma urgenza sono passate con 21 voti favorevoli (Pd, Pistoia Spirito Libero, Progetto Toscana, Insieme per Pistoia, Federazione della Sinistra) e 7 astensioni (Forza Italia, Pistoia Domani, Movimento 5 stelle, Pistoria 1117).
[balloni – comune di pistoia]