Sono stati inaugurati anche i nuovi mezzi: ambulanza e macchine per il trasporto sociale
PRATO. Commozione e orgoglio. Sono i sentimenti vissuti da tutta la Croce d’Oro di Prato mercoledì sera durante il taglio del nastro del nuovo centralino dell’associazione di via Niccoli. Uno spazio completamente ristrutturato e ampliato, dove spicca subito all’occhio una targa in onore di colui che per vent’anni, da volontario e dipendente, è stato la ‘voce’ della Croce d’Oro di Prato.
Il nuovo centralino, infatti, è intitolato alla memoria di Andrea Cati, scomparso nel dicembre 2020 a soli 44 anni durante la pandemia covid. A tagliare il nastro la sorella Silvia, il sindaco Biffoni, il vescovo Nerbini, il presidente della Croce d’Oro di Prato Coveri e simbolicamente tutti i volontari, soci e dipendenti dell’associazione che si sono uniti in un lungo applauso alla memoria di Andrea.
Il taglio del nastro del centralino è stato solo il momento conclusivo di una vera e propria festa che ha coinvolto l’associazione di volontariato. In precedenza in via Niccoli sono stati messi in esposizione i nuovi mezzi della Croce d’Oro di Prato, acquistati grazie alla generosità dei pratesi.
Si tratta di un’ambulanza completamente accessoriata e allestita con tecnologie di ultima generazione. Di un mezzo sociale con attrezzatura anche per trasportare i disabili e di un’auto adibita alle attività del sociale. Sull’ambulanza, in particolare, è stata messa una targa celebrativa verso tutti i cittadini pratesi, un modo per ringraziarli per tanta generosità.
A benedire i mezzi è stato il vescovo Nerbini, mentre a tagliare simbolicamente il nastro è stato il volontario più giovane dell’associazione, il piccolo Gabriele di appena un mese. Suggestivo anche il momento del cambio delle consegne dal vecchio al nuovo alfiere dell’associazione: Giuseppe Nuti, volontario dal 1965 dell’associazione, ha passato la mansione a Giuliano Venturi col tradizionale movimento del vessillo della Croce d’Oro.
“Auspico che l’inaugurazione di nuovi mezzi richiami anche l’arrivo di nuove persone – ha commentato monsignor Nerbini prima della benedizione —. Perché del volontariato e dell’aiuto agli altri ci sarà sempre bisogno”.
“Questa non è una serata di festa solo per la Croce d’Oro ma anche per tutta la nostra comunità – ha aggiunto il sindaco Biffoni —. Non possiamo fare a meno delle associazioni di volontariato. La Croce d’Oro ha una storia antica, un percorso lungo alle spalle, e il fatto che si investa ancora significa che c’è la volontà di essere protagonisti anche per il futuro. Questo ci rasserena come amministratori, perché sappiamo di potere continuare a contare su di loro”.
Infine il ringraziamento del presidente della Croce d’Oro di Prato, Alessandro Coveri. “Questa iniziativa rappresenta per noi un momento particolarmente significativo – dice —, perché arriviamo a conclusione di un percorso iniziato mesi fa, quando aprimmo la raccolta fondi per acquistare una nuova ambulanza di ultima generazione.
Adesso la inauguriamo e ribadiamo il nostro costante impegno per il territorio. Il percorso intrapreso con la città comunque non si ferma qui. Solo per fare un esempio, c’è un mezzo sociale che attende di essere allestito per il trasporto disabili. Siamo quindi a rinnovare la collaborazione con la città chiedendo un aiuto per potere mettere il mezzo su strada a servizio dei disabili e di tutti coloro che ne potranno usufruire”.
[de biase — croce d’oro]