LA CURIOSITÀ, ARMA DEL BUON CRONISTA

Francesca Zampini (foto di Riccardo Boccardi)
Francesca Zampini (foto di Riccardo Boccardi)

QUARRATA. [a.b.] Un ruolo importante nella organizzazione del “Premio giornalistico per giovani cronisti Giancarlo Zampini” lo ha avuto la famiglia del giornalista scomparso, in particolare la figlia minore Francesca, che ha anche fatto parte della commissione giudicatrice.

Nel corso della cerimonia di premiazione svoltasi sabato pomeriggio  a nome anche della madre Marisena e del fratello Federico ha voluto portare il proprio contributo rivolgendosi direttamente ai giovani cronisti della carta stampata e del web presenti nell’auditorium della Banca di Credito Cooperativo di Vignole e della Montagna Pistoiese.

Ecco il testo inviatoci:

“Sono uno… della generazione di mezzo, nato il 30 novembre del 1945 in una famiglia molto dignitosa, sopravvissuta alla guerra, ma che sarebbe caduta nella povertà più nera due anni dopo con la morte di mio padre Antonio. Andai alle superiori che non sapevo niente di grammatica, la storia non mi piaceva, le cose andavano meglio a matematica e geografia, l’eccellenza la raggiungevo solo in disegno e condotta. La mia vera scuola è stata la vita, dalla quale ho imparato tutto quello che conosco. Sono uscito dalla povertà ed dall’ignoranza per merito della mia curiosità, della voglia di sapere e di conoscere”.

Mi sono permessa di leggervi uno stralcio del libro di mio papà, perché questo è il mio messaggio di oggi. La dimostrazione che anche da nulla, dalla povertà e dalla miseria si può fare e essere qualcuno. Importante, se sarà l’esperienza, che vi aiuterà a fare un corretto uso della grammatica, a coniugare bene verbi, gestire le parole e formare corrette frasi. Ma, la curiosità dovrà essere per voi lo strumento più importante, compagna di continua ricerca, voglia di fare, di sapere, conoscere e scoprire. Trasparenza e imparzialità vi saranno utili per sintonizzarvi, sì, con le parole, ma soprattutto con eventi e persone. Umiltà e discrezione vi faranno da lasciapassare nei racconti della gente. La stessa gente che sarà poi protagonista della vostra notizia.

Solo così potrete davvero dire di essere diventato un Buon Cronista. Sono questi i criteri che ho utilizzato per il mio modesto giudizio, validi per ogni tipo di mestiere. Criteri con cui ho vissuto, convissuto e, oggi, ereditato. A nome mio, di mia mamma e mio di fratello Federico, ringrazio l’Ordine dei Giornalisti della Toscana e la Banca di Vignole e Montagna Pistoiese per il loro prezioso contributo. Ringrazio tutti i colleghi della redazione de La Nazione di Pistoia che guidati dal capo redattore, Cristina Privitera, impiegando il loro tempo, hanno creduto in questa iniziativa così tanto da farla diventare un vero concorso. Tante congratulazioni, a tutti i partecipanti e al vincitore.

Francesca Zampini

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