la destra, la sinistra & un vaso di nutella. LA VITA È PROPRIO BELLA A AGRUMIA E TRALLALLÀ!

A destra o a sinistra la regola è sempre la stessa: chi «pòle piglia e chi non pòle s’aggrappa alla maniglia». I sindacalisti diventano manager come Moretti, mentre i lavoratori non riescono prendere nemmeno la cassa integrazione. A chi è stato in corsia, Benesperi, mascherine di carta igienica, ma solo da ultimo e per forza. Ai dirigenti le maschere antigas di massima sicurezza da sùbito. La dottoressa Di Renzo dovrebbe aver riscosso anche il premio “di produzione”: ma in corsia c’è mai scesa…? Gli infermieri quanto hanno avuto? Un euro al giorno? Eppure erano gli «angeli»! Tutto torna, come al solito. Come si può credere ai valori che voi politici professate come parole di Vangelo?

COME IL FAMOSO MARCHESINO EUFEMIO

IL LATÌN LO SBAGLIÒ, MA S’EBBE IL PREMIO!


 

Voglio del ver la mea donna laudare
ed asembrarli la rosa e lo giglio:
più che stella dïana splende e pare,
e ciò ch’è lassù bello a lei somiglio…

[G. Guinizelli]

 


 

MA SOLTANTO l’idea del sindaco Benesperi e della giunta di destra illuminata di Agrumia/Agliana di premiare la Lucilla, è da scriverci sùbito un pezzo scoppiettante à prise de cul!

L’unico modo per rispondere ai “comunisti” nostrali (come si dice nella Piana), tipo GdF o anche don Tofani, è la satira più satira che c’è al mondo. E la satira, loro, i compagni degli stivali delle SS rosse – come direbbe Giampaolo Pansa –, non la reggono proprio, dato che con un solo neurone e tre buchi nel naso, al massimo possono inspirare ed espirare di più, favorendo il Covid-19 e la sua gratuita diffusione.

Nella foto Enrico Rossi, granBuca di Toscana. Perse di vista 428 milioni di € a Massa e tagliò la sanità fino all’osso. Poi è venuto il Covid…

Ragazzi, siamo alla frutta se si dà un premio a chi, con la tessera del Pd in tasca e con la direzione della sezione Pd di Agliana, s’è costruito una fortuna e ha fatto il giro di mezza Toscana, da Empoli a Prato a Pistoia (se non sbaglio), ma solo perché ha sempre «puppato al solito mecello» (a Arezzo è il capezzolo, uno dei 4, della vacca da latte) dell’Asl: e con assoluta fedeltà a tutti i piani-catastrofe di quel bravissimo biacco-bientinese di Enrico Rossi, granBuca di Toscana. GranBuca se si pensa ai 428 milioni di euro spariti a Massa, di cui perfino la magistratura perse le tracce – e ce ne vuole per perdere di vista 840 miliardi delle vecchie lire, cazzo!

L’effetto La Pietra si sta facendo vedere sui cervelli del pensiero debole della destra aglianese e del duetto Benesperi-Ciottoli: mangiatori del mondo e sarti ammazzasette a parole, tenerissimi Jack Russell Terrier politically correct quando si sciolgono come l’omino vudù di cera, raffigurante il diavolo, in Le streghe di Eastwick: d’altra parte teneri si nasce, non si diventa.

Così stasera – come ci dice La Nazione con la Piera Salvi – il “sindaco di buone speranze” incoronerà salvatrice di Pistoia una signora che, al suo attivo – e nonostante quanto scrive, il più delle volte falsamente, il servizio stampa & propaganda del regno di Paolo Morello Marchese, diretto dalla signora Daniela Ponticelli – ha soltanto una tessera.

Dopo la cura al politically correct...

Perdìo! Io credo di averne 12 o 13, di tessere (non di partito: non sono un comunista e non fo collezioni), ma nessuno mi ha mai detto bravo per nulla che abbia fatto, specie se ho fatto solo il mio mestiere senza scendere fra gli appestati.

E a chi è semplicemente una yes-manna, come la sciùra Luzìlla, gli si molla il Nobel d’Agrumia, come a Quarrata quando dettero la “lunetta d’argento” a Vannino Chiti che, però, di tappezzerie e di poltrone se ne intendeva piuttosto bene?

Chissà come godranno gli aglianesi di sinistra della vecchia guardia! Non sanno – poveretti – che la sinistra nella cultura latina è la famosa manus masturbans, quella cioè che serve a farsi le seghe (non è colpa mia, cazzopolitani della Piana di Agrumia!).

Catone aveva scritto un libro di storia per il figlio, in cui raccontava le guerre e le battaglie di Roma, ma non rammentava i nomi dei generali. Diceva che non erano loro a fare la storia, ma i soldati che andavano aventi contro il nemico. Ai nostri politici questo non passa “manco p’ ’a capa”…

E stasera una sega sarà (se lo dice il vostro Crozza, non rompetemi i coglioni!) questa premiazione che ripassa il cliché del Nardella («ce l’hai bòna la sorella?») che ha dato il [cavol]Fiorino d’oro di Firenze al Morello Marchese di Carabas, suscitando scandali a iosa.

Negli stati che si dissolvono è come nel bottino: c’è la trasformazione della materia organica che permette che dai diamanti non nasca niente, ma che dal letame nascano i fiori – anche questo viene dalla vostra cultura di sinistra (e non rompete)!

Il Benesperi non aveva un’altra donna ad Agliana, che è stata al servizio diretto dei Covidici-19, a cui dare il “simbolico vaso di Nutella” per addolcire la cerimonia? È che il potere e il PoDere si danno «le mane» (si dice a Agliana). Se c’è da premiare qualcuno non sarà certo chi fa, ma chi – come dice il proverbio – non fa e perciò dirige. Così il fangoso Inc Cool 8 di Crozza va avanti a tutto spiano.

Il sindaco di Agliana Luca Benesperi

Stasera sarei tentato di venire anch’io al Magnificat di Maria Vergine. Solo che, se mi presento, lo so… Mi viene una voglia irresistibile di dire al Benesperi e alla sua giunta addomesticata al politically correct, di ricordare alla sua dama di compagnia, la dottoressa Paola Aveta, segretaria sovrastimata dal Ciottoli, di rilasciarmi le copie delle lettere anonime ottenute con i peggiori illeciti penali di questo mondo, con cui l’amministrazione, in buona sostanza, sembra che minacci e/o ricatti i suoi dipendenti.

O aglianesi/agrumiesi: voi vivete in un salubre clima di questo genere.

Allora? Dottor Luca Benesperi, che fo? Stasera vengoooo…?

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]
Libertà va cercando ch’è sì cara…

Se avessi volsùto aver paura, avrei fatto il politico e non il giornalista come lo fa la maggior parte dei miei non-colleghi!


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