LA DESTRA PISTOIESE DICE NO AL PRIDE, DICE NO ALLE PERSONE

Oggi la grande manifestazione LGBTQIA+  torna a Firenze con migliaia di persone. Il comunicato del gruppo consiliare Pistoia Ecologista e Progressista

Il percorso di oggi pomeriggio

PISTOIA. Negando il patrocinio al Toscana Pride in forza della propria maggioranza in consiglio comunale, lunedì scorso la destra pistoiese ha perso di nuovo un’occasione per distinguersi rispetto alla tendenza ormai consolidata di sminuire fino ad azzerare ogni rivendicazione di diritti i quali, benché siano espressione della libera autodeterminazione delle singole soggettività, non rientrano nella loro logica “Dio, patria e famiglia”.

Purtroppo, nonostante sia in crescita una coscienza nella società, la politica nazionale non è in grado di rispondere alle richieste di ascolto, anzi i diritti e le conquiste della comunità LGBTQIA+ sono sempre di più in pericolo, il recente caso della Procura di Padova che ha impugnato 33 atti di nascita di figlie e figli di coppie omogenitoriali ne è una riprova.

La narrazione secondo la quale il Toscana Pride sarebbe uno strumento manipolatorio guidato da pura ideologia non tiene conto della natura trasversale della manifestazione, promossa e organizzata da una moltitudine di associazioni che con i bipolarismi e le dinamiche di partito hanno ben poco a che vedere. Questi spazi democratici dove si manifesta anche il proprio dissenso verso una politica nazionale distante dovrebbero essere uno spunto di riflessione e di confronto.

La realtà è che questa destra continua a legittimare la paura del diverso e ad avere una base elettorale significativa nelle lobby antigender e antiabortiste (ricordiamo la sovvenzione di 400mila euro della regione Piemonte alla onlus Pro-Vita erogata con il chiaro intento di ostacolare la legge 194).

Questo lo abbiamo visto anche lo scorso gennaio quando fu respinto un nostro emendamento al DUP che chiedeva all’amministrazione Tomasi un impegno concreto per tutelare l’autodeterminazione della donna e il suo diritto ad esercitare l’ivg sul territorio comunale.

La consegna, evidentemente anche a livello locale, è chiaramente quella di difendere invece che rimuovere gli ostacoli che limitano la libertà, l’eguaglianza e l’autodeterminazione delle persone.

Le cittadine e i cittadini pistoiesi sappiano che solidarietà, uguaglianza, libertà di scelta e di orientamento sessuale sono a rischio anche nella loro città. Pistoia Ecologista e Progressista auspica che non se ne accorgano quando sarà troppo tardi e ribadisce la propria adesione al Pride di Firenze.

Gruppo consiliare Pistoia Ecologista e Progressista

[giacomo carobbi]

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