la forma è sostanza. E MENTRE SI VEGLIA IL DOTT. BARONTINI…

Se davvero la Costituzione pone tutti sullo stesso piano e la legge è uguale per tutti, c’è da chiedersi perché Claudio Curreli è così sollecito a smistare il traffico-migranti con Terra Aperta ma non permette, come don Biancalani, a nessun clandestino di accamparsi nell’atrio del tribunale di Pistoia o nei corridoi del terzo piano o nelle aule dove si svolgono i processi


C’è chi veglia e c’è chi dorme


 

Claudio Curreli su Tvl di Luigi Egidio Bardelli. Oltre che capo scout è anche coordinatore della rete Terra Aperta

 

Sarebbe veramente stupefacente, bello ed egualitario, poter vedere che, mentre Gaspari o Billet o la giudice Martucci fanno i Minossi della giustizia, qualche nero dorme in santa e beata pace in un angolo, come capitava di vedere a me all’epoca in cui insegnavo letteratura latina all’università per stranieri di Perugia e mi trovavo davanti qualche arabo chino sul tappeto da preghiera con la testa rivolta alla Mecca.

Ma siccome la legge non è – come mi ha insegnato il giudice Gaspari in aula – uguale per tutti, se a casa di dio la gente fa come vuole e anche mentre il vescovo somministra la cresima ai soldati di Cristo, va tutto bene; se si pretende, incece, che ci sia la parità di razza, genere, religione e quant’altro nel sacro tempio della legge in piazza Duono, Jaweh s’incazza e scaglia fulminozzi.

Paritaria è, in linea generale, la condizione del potere: don Biancalani = Curreli & C. Non Scandalizzatevi. Vi spiego. Il parroco fa stare in chiesa chi vuole; la procura, Curreli & C., accettano per via irrituale le denunce dell’avvocata del Perrozzi, Giovanna Madera, ma respingono, le nostre (di Linea Libera) segnalazioni non appena si avverte l’odore dell’irritualità.

Come si vede: la legge del fo come mi pare a prescindere è identica, paritetica e paritaria. Chi esercita il potere, qualsiasi potere, lo esercita comunque con violenza e tracotanza, perché, operando a capriccio e arbitrio, fa tutto fuorché rispettare quella bellissima Costituzione pluri-recitata a sproposito durante la veglia del dottor Barontini.

Sembra facile vivere. Ma lo è solo per chi può agire senza il pericolo di dovere pagare i propri errori, anche se magari dice a un finanziere di lasciare in pace la sorella del procuratore aggiunto di Firenze…

Sto offendendo qualcuno? O sto semplicemente riflettendo ex art. 21 della Costituzione?

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]


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