FIRENZE. La Regione Toscana, sedicente “di sinistra”, è un ben strano luogo. In questo ente si richiama (giustamente) il personale dipendente al risparmio di carta, mediante la riduzione di stampe, fotocopie, ecc.; si costringe il personale medesimo a svuotare da sé i cestini riservati al materiale non cartaceo; si decide, con una disposizione appoggiata su un cavillo giuridico al limite condivisibile nella forma, ma ridicolo e indisponente nella sostanza, di incamerare i gettoni di presenza (nella gran parte dei casi consistenti in trenta euro circa a seduta: sai che ricchezza!) che finora venivano corrisposti ai dipendenti impegnati nelle più svariate Commissioni Tecniche in seno ad enti ed associazioni; all’interno di queste i soprarichiamati dipendenti vanno a rappresentare la Regione, ad illustrarne le posizioni, a formularne le proposte.
Coerenza vorrebbe che, se questa è la direzione politica che si vuole imprimere, tutta volta alla sobrietà, al risparmio, alla austerità, l’esempio dovrebbe arrivare dall’alto.
E invece, andando un po’ indietro nel tempo, ma con effetti ben presenti anche nell’attuale anno e, pensiamo, per sempre, constatiamo che: con Delibera di Giunta Regionale n. 537 del 27/6/2011 – firmata, si badi bene, come tutte le altre dello stesso tipo, dall’identico dirigente che ha emanato la circolare con la quale si avocano all’amministrazione regionale i gettoni corrisposti ai vari dipendenti da parte degli organismi nel cui seno questi ricoprono ruoli commissariali – è stata decisa una modifica della dotazione organica dell’Ufficio di Gabinetto del Presidente della Giunta Regionale, assegnando la qualifica di Coordinatore d’Area (attuali € 109.339 circa lorde annue) al Responsabile dell’Ufficio di Gabinetto medesimo (vedi); assegnando altresì la qualifica di dirigente responsabile di settore di alta complessità (sic!) al Portavoce del Presidente (vedi); trasformando con la bacchetta magica altri due posti di funzionario di categoria D in posti di dirigente, senza neppure spiegare bene per fare cosa; individuando infine altri otto posti da assegnare a varie categorie da definire.
Alla fine di tutto questo ambaradan, il testo della delibera dà atto che l’aggravio di spesa per tutta questa batteria di promozioni sarà di euro 172.000 annue (e, con gli aggiornamenti, si può essere sicuri che nel corso del tempo la somma si accrescerà ancora).
Se così stanno le cose, hai voglia a risparmiare carta e a incamerare i gettoni erogati ai membri regionali presenti nelle varie commissioni; ed i sindacati, tranne un flebile belato della Cisl, peraltro elegantemente ignorato, tutti zitti e muti come pesci! Una vergogna, viene da dire: una decisione castale ed elitaria avallata di fatto da tutti… altro che “sinistra”, “giustizia”, “equità sociale”.
Venendo a tempi più recenti (ma si tratta in pratica della reiterazione di provvedimenti già assunti, in forma pressoché analoga negli scorsi anni) abbiamo il decreto dirigenziale n. 2760 del 17/6/2014 avente per oggetto: “Retribuzione di risultato dirigenti-Anno 2013”.
Con tale provvedimento si eroga, sulla base di un precedente e non meglio precisato accordo (quindi, formalmente, come sempre, siamo a posto!) la somma di euro 1.912.699,69, a titolo appunto di retribuzione di risultato, a n.132 dirigenti, con differenze abbastanza insignificanti tra l’uno e l’altro, mentre notevolissime appaiono semmai le differenze di capacità e di carico di lavoro affrontati da ciascuno; una ingiustizia nell’ingiustizia, dunque, questo tipo di retribuzione. Tanto per avere una idea, si tratta di euro 16.456,97 lorde ciascuno per i migliori, contro i 13.890,44 erogati, per lo stesso motivo, nell’anno 2012. Un aumento, in un solo anno, di euro 2.566,53 solo per questo “premio”!
E sempre per avere un’idea, un normale dipendente di categoria B ad inizio carriera percepisce, di stipendio annuo lordo, euro 19.358; un dipendente di categoria C (e sono forse la maggioranza), euro 21.783; un dipendente di categoria D, euro 23.725, sempre lorde, naturalmente.
Per la completezza dell’informazione aggiungiamo che il sopracitato decreto è preceduto dai decreti n. 2670 e 2671, anch’essi del 17/6 u.s, con i quali si gratificano di altre tipologie di indennità i responsabili delle strutture di supporto agli organi di governo della Giunta Regionale e del Consiglio Regionale, il tutto per altri euro 233.756,67.
Infine sembra doveroso sottolineare come i nostri cari rappresentanti politici di Giunta e di Consiglio, non abbiano minimamente ritenuto di compiere per adesso alcun “sacrificio” (anche se ogni tanto ne parlano) e si siano mantenuti un corposo vitalizio.
Ovviamente, non è finita qui per quanto riguarda i begli esempi che l’amministrazione regionale dà ai propri cittadini, ma, forse, è meglio proporre una cosa per volta, se non si vuole annoiare.
O far morire di colpo i toscani che pagano le tasse…
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[*] – «Io avea già il mio viso nel suo fitto; | ed el s’ergea col petto e con la fronte | com’avesse Regione a gran dispitto» (Dante, Inferno, X, 34-6).
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