LA GESTIONE RIFIUTI SECONDO IL M5S MONTAGNA PISTOIESE

M5S Montagna Pistoiese
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SAN MARCELLO-MONTAGNA. Riceviamo e pubblichiamo:

Su La Nazione il Sindaco Cormio rimarca come unica soluzione per la gestione dei rifiuti, la cessione a Cosea dei rsu (rifiuti solidi urbani – n.d.r.) in quanto il Comune di San Marcello ha una raccolta differenziata pari al 19%. Con questa scelta potrà arrivare, dice, al 50%, come se la raccolta differenziata venisse fatta dal gestore e non dal cittadino .

Dimostra poi coerenza ricordando la promessa elettorale e l’attuazione del programma, infatti se avesse dichiarato di non essere in grado di gestire la raccolta dei rifiuti, aggiungendo che la più grande entrata a voce di bilancio sarebbe stata data ad un consorzio gestito da privati e avesse rimarcato questo concetto con forza e vigore avrebbe vinto anche a ruote sgonfie.

Il nostro primo cittadino inoltre adduce una serie di benefici che ricalcano motivazioni già sentite durante l’imbonimento propinato per sbolognarsi della nostra limpida e pura acqua: ci sono investimenti insostenibili da fare sulla rete idrica, siamo presenti come soci nella partecipata, si avranno benefici economici, lo impone la legge, ecc…

Purtroppo i benefici decantati sono smentiti dal vice sindaco di Pescia Franceschini il quale su La Nazione del 21 Gennaio 2014 dichiara testuali “ Uscire da COSEA, per evitare di rimanere incastrati in scatole vuote create al solo scopo di mantenere in piedi una società votata esclusivamente al sub appalto. Già allora, quando votammo contro l’ingresso in questo consorzio avevamo capito come il nostro comune fosse una ghiotta occasione per un consorzio di piccoli Comuni. Ora che finalmente siamo riusciti faticosamente a non avere più debiti ed a pagare il servizio regolarmente, ci stiamo accorgendo delle strategie per mungere ancora le casse dei pesciatini “

Questo contrasto di vedute, se pur mosse dall’avvicinarsi della campagna elettorale per il rinnovo dell’Amministrazione pesciatina, deve far riflettere chi a breve dovrà percorrere la strada indicata dal vice Sindaco di Pescia.

Per noi grillini questo è un atto prepotente, imposto non partecipato è l’ennesimo scempio dei beni comuni che sommato all’acqua e all’energia prodotta dai privati, vedi centraline idrauliche e concessioni dei fossi della montagna tutti privatizzati, svuota di fatto le amministrazioni, relegate a bacini elettorali pilotabili dal vertice in puro stile aziendale.

State affidando l’autonomia del Comune alla sola riscossione della tassa sulla casa che sicuramente non verrà a mancare, ma c’è da chiedersi per quanto tempo ancora i cittadini saranno in grado di pagare questo salasso? Messi difronte alla decisione se pagare l’IMU o mangiare secondo voi cosa sceglieranno? Meditate dipendenti tutti, già siete stati in Regione a elemosinare.

Come noi, anche voi, sapete benissimo che esistono altri tipi di raccolta e gestione del rifiuto, ma guarda caso, dove c’è l’ombra del profitto appaiono i privati unici in grado di gestire in modo economico i beni comuni. Il futuro sarà rivolto al riuso e al riciclo spinto, per farlo, l’unico sistema valido ad oggi è la raccolta porta a porta, dove si responsabilizza il cittadino e si premia per il suo virtuosismo. Valutare solo l’aspetto economico è riduttivo e pone una visione a breve termine, mentre è già possibile per il futuro propone nuovi modelli di sviluppo sostenibili. Ad esempio il rifiuto non riutilizzabile è valutato un errore di fabbricazione. Con la tecnologia attuale a nostra disposizione, è già possibile produrre prodotti finiti interamente riciclabili, si parla infatti di vuoto a render: l’eliminazione degli imballaggi superflui e il vero problema. Le risorse e l’innovazione dei privati si indirizzino verso questi settori, qui il profitto è consentito.

Perché pubblico, perché lo Stato fornitore del servizio sanitario con delega in campo ambientale, non ha nessun interesse a smaltire in modo pericoloso e affrettato, visto che comunque deve eventualmente curare le persone e bonificare i luoghi contaminati, mentre il privato in virtù del tornaconto ed esente da spese aggiuntive nonostante comportamenti penali rilevanti è attratto dal profitto (vedi terra dei fuochi).

E allora Consiglieri e Assessori nati e vissuti in questa montagna, sicuramente onesti e in buona fede non permettete che la scelta da voi avallata sia l’ultimo scempio che questa montagna sopporti. Vi supplichiamo, informatevi, aprite una discussione interna, non accettate le solite decisioni dall’alto, ogni tanto provate a dissentire, così valuterete lo spessore dei vostri interlocutori e quali interessi proteggono. Anche se fosse l’ ultimo atto lo fareste per i vostri figli, per voi e per tutti i cittadini che ve ne saranno sempre grati.

Fate scegliere alla gente a chi dare i propri soldi, domandate se sarebbero disponibili ad impegnare un po’ del loro tempo per separare i rifiuti e pagare solo quello che non differenziano, molto probabilmente gli acquisti sarebbero già in funzione e previsione di diminuire la quota di indifferenziato e aggiungiamo che quando prendi coscienza dei benefici che apporti alla comunità tutta, differenziare diventa un modello di vita.

Il nostro è un appello a tutte quelle persone sensibili che oggi hanno il potere di decidere e che con grande impegno si sono messe al servizio della collettività, non fate l’errore di voler decidere da soli su aspetti di vitale importanza per una comunità, sono scelte da condividere con il massimo consenso.

Lo sappiamo sono battaglie difficili come per la salvaguardia dell’Ospedale, ma vanno combattute a fianco dei cittadini. Non lasciateci soli!

M5s Montagna Pistoiese

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