MONTECATINI TERME. Uno dei tratti caratteristici della giunta Bellandi è stata quella di vendere la pelle di orsi ancora in vita. Un vero e proprio modus operandi, ben visibile anche in campagna elettorale. Beninteso, con i soldi (dei cittadini) in mano si possono realizzare opere anche grandi, ma quello che è frutto di stile e carisma, non si paga a prezzo di moneta. Nel totem accanto alla giostra storica, ossia davanti al Gambrinus, possiamo ammirare le meraviglie culturali previste per l’anno 2014: meraviglie che vanno anche oltre la scadenza naturale della giunta. Una vera e propria ipoteca sul futuro di Montecatini, un monito che suona come dire “non omnis moriar”.
Ma l’orso di cui è stata venduta la pelle è vivo e vegeto. Il 30 agosto leggiamo che Montecatini sarà teatro del grande evento “La Belle Époque”, kermesse dedicata alle auto d’epoca di grandissimo richiamo e spessore, con tratti di grande livello culturale e spettacolare. Saremmo tentati di plaudire alla continuità concessa ad una manifestazione di così grande livello e valore: tanto più che poteva essere manna dal cielo che sarebbe piovuta ad una ipotetica giunta di tendenza politica opposta.
Ma l’annuncio da parte della vicina Lucca di aver inserito l’edizione de “La Belle Époque” 2014 nell’ambito dei festeggiamenti per i 500 anni delle mura cittadine ci sorprende, e nel contempo rischia di scatenare l’ilarità. L’orso se n’è scappato a Lucca, forse perché nell’ultima edizione di Montecatini non tutto è andato per il verso giusto. E non poteva che essere così, visto che il sindaco Bellandi, quella sera, si divise tra “La Belle Époque” ed un evento ippico: divisione non equa, a mio modesto parere.
Perdere l’evento de “La Belle Époque” non è una buona cosa: a parte il valore intrinseco dell’evento, era l’occasione di riempire il centro della città di gente, attirare l’attenzione nazionale su di noi e convogliare a Montecatini presenze eccellenti.
Luca Tavanti
Candidato consigliere – Fdi-An