LA GRANDE BELLEZZA

La Democrazia delle Flebo
La Democrazia delle Flebo

CREDO che questo titolo si adatti perfettamente alla realtà di questo ventennio non berlusconiano, ma sinistro-berlusconiano (o se siete troppo suscettibili: berlusconian-sinistro).

Del resto, fàteci caso: non è forse vero – come ha detto l’altra sera Crozza sulla 7 – che la sinistra ha fatto fuori il Governo di Letta con Alfano, per fare un Governo di Renzi con Alfano?

Alla fine tutto torna, come direbbe qualche ispirato di sinistra che si vanta di essere libero, indipendente, repubblicano ed editore di sé stesso.

Sì, tutto torna: ma male, come la storia di questo assalto al potere portato avanti (e fino in fondo) da destre e sinistre, indistintamente. Ma, come verrebbe di pensare: dalle destre è fisiologico; è dalle sinistre che non dovremmo aspettarcelo. Mai.

E vengo finalmente al dunque. Che è il dunque di quel che accade in queste ore e che raffigura l’illegalità istituzionale di questo Stato in cui niente è in regola con quella Costituzione che – come scrive Giuliano Ciampolini – è la migliore del mondo.

Sto parlando delle Primarie, per ora del Pd, ma anche di qualsiasi forma di primarie del mondo: la grande bellezza della “prise de cul” (è più tollerabile come francesismo).

Agliana, Buggiano, Lamporecchio, Montale, Pescia e Pieve a Nievole scelgono i candidati Pd che correranno per Sindaci. Di per sé sembra davvero la cifra della democrazia reale e avanzata: ma – sempre per citare Ciampolini – poiché la perfezione non esiste, provate a riflettere e a leggere la faccenda sotto un’altra luce, con altri punti cardinali di riferimento.

Di fatto, un’esigua minoranza di una minoranza (le sinistre votanti fra tutta la sinistra: andate qua a vedere quanti elettori, a mezzogiorno, si erano presentati alle urne per esprimere la propria opinione) entro stasera designerà un nome che farà fuori un altro nome o altri nomi se sono più di due. Poi però domandatevi: ma è davvero democratico che chi esce da queste “urne da 2 €”, sia l’unico da votare come Sindaco?

Ammesso e non concesso, per esempio, che Oreste Giurlani, a Pescia, sia votato da più di mille elettori (ed è un’ipotesi non poi così peregrina), è giusto che quel ‘birbaccione’ simpatico di amico sia indicato – a mo’ di verità evangelica – come “il Sindaco di tutti i Pesciatini”? E questo vale, ovviamente, per Eleanna Ciampolini  a Agliana o per altri altrove…

È una scelta ristretta, ripeto (e credo di non poter essere aritmeticamente smentito da nessuno), fatta tra pochi e da pochi fatta scendere in campo con il sistema della flebo: quando vi piantano nel braccio – anche se non volete, ma perché… è necessario – un bell’ago e, dalla boccia che è appesa al gancio di ferro sopra la vostra testa (perché ve le fanno passare sopra la testa…), goccia a goccia, la sostanza che scende, l’Oreste o l’Eleanna di turno, vi entrerà nel sangue: che volgiate o no.

Se questa è democrazia, io sono Padre Pio. E personalmente vi garantisco che non lo sono nella maniera più assoluta.

Una tempo ci poteva essere un capolista: ma la gente, tutta, votando, poteva rovesciare ogni previsione e ogni maldestro colpo di mano di partito – senza dovere esporsi per andare a scegliere, pagando 4mila lire, e per giunta con la protezione del segreto della cabina elettorale. Oggi invece non c’è scelta se non una “libera scelta” che è già stata scelta e liberamente precondizionata da una “minoranza della minoranza”.

Poveri giovani! Non solo, allora, non esiste la perfezione: ma non esiste nemmeno il rispetto della Costituzione più bella del mondo.

È solo che se non si fa così, come si può andare all’arrembaggio del potere?

Vale per destre, centri e sinistre. Tanto non c’è differenza: o non governano tutti e tutti insieme alla Crozza…?

P.S. – Sarà interessante, più tardi, vedere i risultati di Pescia e di Agliana. Per interpretarli alla luce dell’articolo Primarie: confronto di idee o regolamento di conti fra le fazioni Pd?

direttore@linealibera.it

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2 thoughts on “LA GRANDE BELLEZZA

  1. Possono fare tutte le primarie che vogliono, ma se coloro che vengono scelti con le primarie “regolari” poi sono come i piddini che siedono in parlamento o nei comuni o province, non credo che cambierà nulla, sembrano solo dei polli d’allevamento, ho come l’impressione che questi futuri piddini eletti o scelti anche dal gabibbo, non mi sembrano liberi intellettualmente ma mi sembrano solo robottini che ubbidiscono a ordini che provengono dalle stanze di via nazareno, per cui con questi piddini non si cambierà nulla in politica finché saranno polli da batteria. Per non dire della vergognosa richiesta di 2 euro come se i soldi che RUBANO, visto il referendum abrogativo del finanziamento ai partiti, non gli bastassero mai!!!

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