LA KME DI BARGA REGALATA ALLA GERMANIA

Carlo Vivarelli
Carlo Vivarelli

MONTAGNA PISTOIESE. La chiusura della produzione metallurgica dell’impianto Kme di Fornaci di Barga, non coglie di sorpresa. Essa era già stata ampiamente annunciata, da anni.

Nel silenzio assoluto dello Stato italiano e dei vertici della Regione Toscana, gli stabilimenti fondamentali e strategici presenti nel territorio toscano vengono svenduti, o i macchinari in esso contenuti trasferiti.

Gli stabilimenti di Piombino sono stati svenduti agli algerini, la Breda di Pistoia, stabilimento che produce treni, indispensabili ad uno Stato come l’italia, è stata consegnata al Giappone, stato che ha interessi che possono diventare velocemente divergenti da quelli generali europei.

Adesso tocca alla Kme di Barga, i cui impianti saranno regalati alla Germania, fatto questo gravissimo, dopo la desertificazione attuata dalla Kme nella Montagna Pistoiese negli anni, e conclusasi oggi con la cessione anche del reparto Lime di Campo Tizzoro, anche se questo passerà, sembra, ad un’azienda maremmana.

KME Italy Spa - Ingresso di Fornaci di Barga
KME Italy Spa – Ingresso di Fornaci di Barga

La dinamica è chiara: lo Stato italiano svende o permette che i privati svendano i suoi stabilimenti o asset strategici, distruggendo le proprie capacità produttive, invece di tenerle saldamente nelle proprie mani; e questo in nome delle “leggi” dell’Unione Europea, che è in realtà un’unione di banche ed élite finanziarie, industriali ed agrarie che hanno interessi che niente hanno a che fare con i reali interessi dei popoli europei, e del Libero mercato, un principio truffaldino con il quale si ingannano le popolazioni europee, ma anche locali come la nostra, che non si rendono conto, ancora, della catastrofe economica che rappresentano per i territori, tali “cessioni”.

La Germania non permetterebbe mai che le proprie produzioni strategiche passassero in Francia, Inghilterra o in mani extraeuropee.

Intanto, la politica locale e “regionale” nostrana tace, in modo compatto, vergognoso e sconvolgente. Il futuro dei toscani e delle toscane della Montagna Pistoiese e di altri territori toscani viene condannato a morte senza pietà mentre, in un’atmosfera da orchestrina del Titanic, si discute di fusione dei Comuni (in Toscana il Partito Democratico vuole togliere circa 2/3 dei Comuni, con l’intenzione non assolutamente velata di uccidere anche il principio sul quale si basa l’essenza stessa di autonomia locale), che toglieranno in realtà migliaia di posti di lavoro, e che rientrano nella stessa logica delle svendite alle aziende straniere, e redditi di cittadinanza, che andranno largamente a favore anche dei non toscani, e che hanno lo scopo di favorire la distruzione etnica del popolo toscano.

Intanto, l’unico stabilimento di una certa importanza stabilitosi a Campo Tizzoro dopo la chiusura della Kme impiega decine di extracomunitari, un vero e proprio, violentissimo, schiaffo alla decenza, visto che in Montagna Pistoiese ci sono circa 1.000 disoccupati registrati nelle liste ufficiali.

Rossi Monarca del Granducato
Rossi Monarca del Granducato

Il governatore Rossi, intanto va alla Leopolda a fare la passerella.

Perché questo signore non viene qui in Montagna Pistoiese, a spiegarci perché lo Stato italiano permette che si trovi nel nostro territorio lavoro a centinaia di non toscani, romeni, albanesi, africani, e si regalino 35 euro al giorno a sedicenti profughi che hanno l’ambasciata a Roma, mentre la nostra forza lavoro continua a pagare le tasse dirette ed indirette per questi soggetti che invece non hanno nessun diritto di lavorare, vivere, e fare figli nel nostro territorio, mentre il nostro popolo sta scomparendo?

Carlo Vivarelli

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