PISTOIA. «Le opere di Bartolozzi e Tesi retro illuminate dalla luce che fa emergere la forma tracciata al negativo e la fa vivere mentre la positivizza, vogliono alludere ad un concetto universale che ha riguardato da sempre l’arte della scultura, ovvero che “ogni nuova bellezza è apparsa in marmo resuscitando quella vita organica di cui è composta la sua materia”».
Con questa suggestiva descrizione la storica dell’arte Anna Vittoria Laghi descrive le opere della mostra “La Luce del Tempo – Il Tempo della Luce” degli artisti Giuseppe Bartolozzi e Clara Tesi che verrà inaugurata sabato 9 dicembre alle 18 nell’atrio del Comune di Pistoia.
La mostra rientra in “Pistoia è Natale”, il ricco calendario di eventi realizzati dal Comune nell’ambito delle festività natalizie.
La personale dei due artisti pistoiesi ma che vivono e lavorano ormai da anni in Versilia (Montignoso) si compone di 13 opere che ritraggono soggetti dell’arte classica come Apollo e la Nike, passando da soggetti pubblicitari fino alla Luna, realizzando una pièce di teatro cosmico, nell’immaginario che muove la storia dell’uomo. Realizzate in marmo, vetro e ferro, le opere saranno posizionate intorno alla scultura il “Miracolo” di Marino Marini, in una sorta di dialogo tra gli scultori.
“L’idea che sta alla base della personale è nata dalla lunghissima ricerca chiaroscurale delle superfici e della loro illuminazione – spiegano Giuseppe Bartolozzi e Clara Tesi – tenendo ben presente il paradigma che tiene l’opera prigioniera del buio del blocco dimensionale. L’invenzione sta nel superamento di questo pensiero realizzando opere in bassorilievo negativo che attraverso la retro illuminazione appariranno sulla superficie esterna in tridimensionale visione di tipo olografico, illuminando l’opera e l’ambiente”.
“Le opere fanno capo al nostro brevetto internazionale che le protegge – continua Bartolozzi – sono lavori di grande impatto estetico contemporaneo, capaci di muovere alla rinascenza di grandi valori, gli elementi storici più importanti. Ringraziamo il Comune di Pistoia che ci ha permesso di esporre in un luogo di assoluto fascino e storia come Palazzo di Giano a Pistoia”.
La mostra resterà visibile al pubblico fino all’11 febbraio 2018.
I due artisti hanno inoltre inaugurato ad ottobre 2017 presso il Pallavicini Center a Pistoia (via Sestini) la Fondazione Giuseppe Bartolozzi e Clara Tesi l’esposizione permanente delle loro opere, un luogo dove poter ammirare i lavori dei due scultori finalizzata anche alla ideazione e organizzazione di eventi espositivi e culturali. La Fondazione, fortemente voluta e promossa dagli artisti, è anche rivolta a divulgare «Bellezza e conoscenza, fondamentali valori di ogni democrazia» secondo quanto afferma Giuseppe Bartolozzi.
Orario di apertura: 9-20
Biografia. Giuseppe Bartolozzi e Clara Tesi, nati a Pistoia (rispettivamente nel 1941 e nel 1944) e uniti da decenni nell’arte e nella vita, hanno condiviso un lungo e articolato percorso artistico “a quattro mani” ed esposto in mostre sia personali che collettive, in Italia e all’estero.
Molte loro opere grafiche, pittoriche e scultoree sono presenti in collezioni pubbliche e private e in forme monumentali in parchi e spazi aperti a Brescia, San Marcello Pistoiese, Montignoso (MS), Pistoia, Verona, Pietrasanta (LU), Roma, San Giovanni in Persiceto (BO), Carrara, Massa, Montecarlo, Singapore.
Dopo un periodo lavorativo vissuto prevalentemente tra Pistoia e la Versilia, ma con esperienze anche all’estero (Cina, Equador, Egitto, Francia, Germania, Giappone, Libano, Marocco, Polonia, Perù, Russia, Serbia, Ungheria, U.S.A., Venezuela), operano attualmente nel territorio apuo-versiliese a cui da anni sono legati affettivamente e professionalmente.
Partecipano da sempre a numerosi eventi culturali e negli ultimi anni sono stati ospiti presso “La Versiliana” (Fondazione Giacomo Puccini, Torre del Lago), le Celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia presso la Biblioteca Nazionale di Firenze, la Fondazione “Robert Kennedy” (Firenze).
Sperimentatori di molteplici tecniche artistiche e di svariati materiali, nell’ambito di Stringendo in Abbraccio presentano un’invenzione inedita: le creazioni in vetro, rese possibili grazie all’esperienza e alla perizia tecnica, unite alla passione per l’arte, degli artigiani di Pietrasanta Francesco Mutti e Lorenzo Guiducci.