«LA MACCHINAZIONE» DI DAVID GRIECO

Ranieri e Pasolini
Ranieri e Pasolini

ROMA. David Grieco fu una delle prime persone a giungere sul posto insieme al medico legale Faustino Durante, all’Idroscalo di Ostia dove il 2 novembre 1975 fu trovato il corpo senza vita di Pier Paolo Pasolini.

Allora 23enne, aveva iniziato a lavorare nel cinema giovanissimo con Pasolini, i due erano molto amici così la famiglia gli chiese di scrivere la memoria di parte civile del primo processo per l’omicidio. Sono quindi iniziate a Roma le riprese del film “La macchinazione” di Grieco, che racconta gli ultimi tre mesi di vita del celebre regista e scrittore ed il suo rapporto con Pino Pelosi.

Abel Ferrara, Willem Defoe e Massimo Ranieri vestono i panni del poeta, sceneggiatore, drammaturgo e giornalista italiano. Il 2015 sarà infatti l’anno dedicato al genio pasoliniano, un caso, quello del suo omicidio, che ancora oggi rimane uno dei misteri del Belpaese più discussi.

Nella pellicola Grieco ricorda Pasolini quale coscienza critica ed anticonformista dello Stivale italiano, alla vigilia di cambiamenti epocali, mentre sta scrivendo “Petrolio” opera di denuncia sociale delle trame di un potere politico corrotto fino al midollo.

«Le verità ipotetiche sulla morte di Pasolini che circolano da anni sono tante – dichiara Grieco – Pasolini è stato ucciso da Pelosi che ha fatto prima da informatore per il furto delle bobine di Salò e poi da esca per l’agguato all’Idroscalo. Pasolini è stato assassinato dalla Banda della Magliana.

«Pasolini è stato eliminato su ordine di Eugenio Cefis perché indagava sui loschi traffici del presidente di Eni e Montedison che avrebbe fondato la P2 e nel ’62 fatto precipitare l’aereo di Mattei. Pasolini si è fatto uccidere pianificando il suo martirio nei mini dettagli come sostiene l’amico pittore Giuseppe Zigania? “La macchinazione” sposa tutte queste ipotesi – continua Grieco – intrecciandole in una trama semplice e verosimile, perché c’è del vero in ognuna di queste tesi. Una verità sepolta sotto tante verità».

E su Ranieri: «È un attore straordinario ed è l’interprete ideale di questo film. Pochi mesi prima di morire, Pier Paolo si trovò seduto accanto a Ranieri prima di una partita di calcio. Lo guardò intensamente e gli disse: “Sai che è proprio vero che tu ed io ci somigliamo molto?» ricorda, ritenendo “La macchinazione” un film politico ma anche un noir intrigante anche per chi non sa nulla degli eventi dell’epoca.

La pellicola è una coproduzione Italia-Francia, nel cast tra gli altri Milena Vukotic, il giovane Alessandro Sardelli, Libero De Rienzo, Roberto Citran.

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