LA “MARGUERITE” DI SANDRA PETRIGNANI

L’invito
L’invito

PISTOIA. Domani, giovedì 6 novembre alle 18, presso Lo Spazio di via dell’ospizio, in collaborazione con l’Associazione culturale Isole nel sapere, Sandra Petrignani presenterà il suo ultimo romanzo, Marguerite (Neri Pozza, 2014, pp. 272, euro 16,00). Interverrà, insieme all’autrice, Giuseppe Grattacaso.

Nell’anno dell’anniversario della nascita, Sandra Petrignani racconta la vita di Marguerite Duras, dall’infanzia, quando è per tutti Nenè, agli anni centrali in cui gli amici più intimi, come Jeanne Moreau, Godard, Depardieu, Lacan, la chiamano Margot, fino al delirio megalomane e alcolico della vecchiaia in cui la scrittrice parla di sé in terza persona autocitandosi con il solo cognome: Duras.

È la storia di una vita irripetibile che si è intrecciata al colonialismo, alla Resistenza, al Partito comunista francese – con l’adesione prima, la ribellione e l’espulsione poi – al 68, al femminismo, all’École du Regard, alla Nouvelle Vague. La storia di una donna dai moltissimi aggrovigliati amori e di una scrittrice e cineasta che, dopo la vittoria al Goncourt e il successo planetario del romanzo ispirato al suo primo amore – L’amante – ha conquistato, suo malgrado, una sterminata folla di lettori, a volte fanatici fino al culto. La storia, infine, dei trionfi e delle sconfitte di questa donna, del suo impressionante corpo a corpo con la letteratura, della sua autenticità e delle sue mistificazioni, del doloroso attraversamento dell’alcolismo, dei deliri dovuti alla disintossicazione, della sua capacità d’innamorarsi e di giocare coi sentimenti e con le parole fino all’ultimo soffio di vita. Per scoprire, infine, che nessun riconoscimento, nessuna turbinosa passione potevano guarirla dal male di vivere, dalle lontane eppure sempre attive ferite infantili e dalla lucidità con cui, in vecchiaia, avrebbe compreso che «nessun amore vale l’amore» o che «scrivere non insegna altro che a scrivere».

In una linea narrativa fra le più interessanti dello scenario contemporaneo, quella che trae dal racconto di vite vere materia di autentica letteratura, Sandra Petrignani offre un libro in cui la biografia, il reportage, la descrizione di un personaggio reale commovente e irritante, romantico e spregiudicato, illuminano un destino unico e, insieme, un’epoca straordinaria della cultura mondiale.

  • «L’autrice romana si mette sulle tracce di Marguerite per riproporre l’interrogativo sulla possibilità di salvezza che abita ogni vita » (Massimo Onofri, Avvenire)
  • «La vita di Duras come cerchio stregato di solitudine e scrittura ha trovato la sua migliore interprete in un’altra scrittrice» (S. Ge., Il Manifesto)
  • «Sandra Petrignani racconta Marguerite Duras giocando con regole narrative e piani cronologici perché Marguerite Duras non si può raccontare che nel disordine, lei che era un caotico grumo di talento, desiderio e dolore» (Cristina de Stefano, Elle)

Sandra Petrignani, autrice negli anni 80 e 90 del romanzo postmoderno Navigazioni di Circe (premio Morante opera prima), dell’incantevole Catalogo dei giocattoli, del preveggente Vecchi, delle interviste a grandi scrittrici italiane Le signore della scrittura, è nata a Piacenza nel ‘52. Vive a Roma e nella campagna umbra. Le sue opere più recenti sono l’autofiction Dolorose considerazioni del cuore (Nottetempo, 2009) e il vagabondaggio E in mezzo il fiume. A piedi nei due centri di Roma (Laterza, 2010). Nel catalogo Neri Pozza: il fortunato La scrittrice abita qui, pellegrinaggio nelle case di grandi scrittrici del ‘900; i racconti di fantasmi Care presenze; il libro di viaggio Ultima India.

Info: Lo Spazio di via dell’Ospizio – lo-spazio@libero.itwww.lospaziodiviadellospizio.sitiwebs.com.

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