LA MONTAGNA SCRIVE A MATTARELLA: MA… “PANCIA PIENA LO SENTE IL DIGIUNO”?

L’appello che sarà spedito domani 3 giugno
L’appello che sarà spedito domani 3 giugno

SAN MARCELLO-MONTAGNA. Stamattina, alle 11:27 abbiamo ricevuto per mail queste righe di accompagnamento a una lettera (con accorato appello) inviata al presidente della repubblica (tutto volutamente minuscolo, da parte nostra) dai promotori di un’azione di sensibilizzazione volta a suscitare una qualche attenzione ai problemi della disastrata Montagna Pistoiese.

Ce l’hanno inviata Daniela Fratoni, Sauro Romagnani e Roberto Prioreschi «ritenendo il fatto di pubblico interesse». Perciò ci hanno trasmesso una copia dell’appello «al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sottoscritto da 1.335 cittadini della Montagna Pistoiese e che, datato San Marcello Pistoiese 2 giugno 2015, sarà inviato per posta domani 3 giugno 2015».

Siccome noi crediamo davvero che tutti abbiano il diritto di manifestare le proprie idee e altro ancora con ogni mezzo, ci rendiamo disponibili a fare da cassa di risonanza all’iniziativa.

Dobbiamo tuttavia sottolineare che già alcuni giorni fa, parlando con Roberto Prioreschi, che ci aveva avvisato di questa iniziativa, ci eravamo mostrati piuttosto scettici: anche e soprattutto sul fatto che gente di buona volontà si rivolgesse a un fu-giudice della Corte Costituzionale, che prima ha stigmatizzato il parlamento come illecito parto di un porcellum, poi se n’è fatto eleggere e, di colpo, è salito al Colle come un Papa in carrozza.

Il nostro problema è che siamo troppo farisei – come una volta ci scrisse pubblicamente, con tono sostenuto da piccola saccente, una candidata del Pd alla Regione, la signorina Alice Giampaoli – e che, come farisei, siamo ligi alla lettera e allo spirito della legge; quella sempre invocata dal Pd, ma mai rispettata dal Pd (anche in questi ultimi teNpi, come scrive il Vernacoliere).

Farisei & Pubblicani
Farisei & Pubblicani

Essere farisei – specie oggi nell’èra Pd – sarebbe una vera e propria garanzia di uguaglianza per tutti. E invece in questo Partito Dominante/Democristiano, tutti fanno come gli pare: ossia predicano bene, razzolano pessimamente; sputano sul parlamento (minuscolo) e si fanno eleggere presidenti di una repubblica (come ho scritto stamattina) defunta, mater et magistra corruptionis.

Che credito dare a un homo moralis di questa accomodante accondiscendenza a ciò che gli torna comodo? E se il presidente è così poco fariseo da adattarsi anche all’illecito, perché bastonare chi ha messo in lista De Luca?

E una repubblica defunta come questa nostra, o uomini di buona volontà della montagna, starà a sentire le grida di dolore che spinsero i Savoia a unificare (che disastro!) l’Italia, o spingerà, piuttosto, chi ha il sedere al caldo a farvi rispondere con una letterina morbida morbida, tenera tenera, dolce dolce, così, tanto per fare, perché… pancia piena non sente digiuno?

Perdonàteci. Siamo troppo Farisei per darvi una pacca sulle spalle dicendovi «Bravi! Voi sì che sapete come si porta il cappello!».

Noi non ce la facciamo proprio. Tutto questo facile consenso lo lasciamo a un Pd pubblicano (ma per niente contrito) che anche voi, in Montagna, avete volentierissimo rivotato 24 ore fa, come se non vi avesse mai troncato e fatto a pezzi a dovere e anche di più!

Buon 2 giugno della repubblica defunta a tutti!

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